E’ un mattino come tanti, bevo un sorso di caffè,
guardo attraverso i vetri della finestra e vedo cadere la neve
offuscata dal grigiore delle nubi.
Tanti fiocchi di neve si adagiano al suolo, soffici e delicati,
mi lascio trasportare da una pace eterea
e penso a come sarebbe bello lasciarsi cadere sotto quella coltre bianca.
Da lontano, una canzone cattura la mia attenzione…
Incuriosita esco per vedere quel suono da dove proviene…
Cade la neve…
Il paesaggio è coperto
da una coltre bianca.
La neve scende sul mio viso,
ha un suono così delicato e bello
come se qualcuno mi coprisse di baci.
Chiudo gli occhi,
immagino che il mondo si fermi
per consentirmi di viaggiare
in un luogo immaginario
che ultimamente
frequento sempre meno.
Mi lascio cullare dal suo candore
che mi bacia con tanta gentilezza.
Tutto tace!
Sento in lontananza dolci note musicali
che si disperdono nell’aria,
vorrei raggiungerle,
ma come un uccellino impaurito
mi perdo in un limpido manto bianco
ove i rumori,
con il candore di quel paesaggio,
si attutiscono.
Grazia Bologna
Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:
[…] Cade la neve […]