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Gli anni passavano e Sofia aveva l’aria insofferente…La voglia di evadere, di vivere la sua vita appieno, non le permettevano di stare bene in quella casa in cui si sentiva imprigionata.
In realtà non si sentiva libera di dare sfogo alle proprie ambizioni. Avrebbe voluto l’appoggio della famiglia, soprattutto della madre, ed invece discutevano spesso per divergenze caratteriali.
Giulia, al contrario, era meno petulante, il suo lavoro la gratificava molto.
Si trovava sempre a contatto con avvocati e gente di prestigio. Sovente si recava in tribunale per svolgere le sue mansioni di segretaria e questo le dava la possibilità di ampliare le sue conoscenze.
La splendida Giulia era una donna molto corteggiata.
Si lamentava spesso per la sua piccola statura, ma chiunque la notasse ne rimaneva incantato.
Era molto bella, aveva la carnagione chiara e i lineamenti sottili. Una folta chioma scura, con riflessi sul mogano, le scendeva sulle spalle, e quando camminava, i capelli svolazzavano quà e là, quasi fossero ali di gabbiano.
Da piccola aveva sempre avuto il problema dell’obesità, ma adesso, pur di mantenersi in forma, rinunciava ai piaceri della tavola.
Il suo pranzo si limitava a 30 fili di pasta lunga oppure 30 cocci di pasta corta, condita a suo piacimento, seguita dalla frutta. In realtà a lei bastava assaggiarla e sentirne il profumo.
Dopo anni, per Giulia era normale mangiare in quel modo, ma Gennaro non lo tollerava e, spesso, la sgridava.
Per fortuna, però, alla sera mangiava la carne o il pesce, la verdura a volontà con un briciolo di pane e la frutta. Solamente nei fine settimana faceva uno strappo alla regola e si concedeva qualche leccornia.
Vittoria, intanto, era diventata una bella ragazza. Adesso andava alle superiori e stava scoprendo un mondo, per lei, tutto nuovo, dopo avere frequentato le elementari e le medie presso un istituto di suore. Era una ragazza piena di risorse ma estremamente timida.
Grazie all’amicizia con i nuovi compagni, cominciava a fare le sue prime esperienze affacciandosi alla vita. Così andava alle festicciole tra amici, si recava alle prime gite scolastiche ed anche per lei era sopraggiunto il momento in cui sbocciavano i primi amori. E così, Vittoria, dalla ragazzina timida ed ingenua che era, divenne una ragazza intraprendente e scaltra.
Al suo cambiamento contribuì molto anche la madre, che era diventata per lei migliore amica e unico punto di riferimento…
C O N T I N U A…
Grazia Bologna
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