Il mondo artistico di Rina Minardi

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È diventata ricordo Rina Minardi…

Un’eco nel vento, immagine poetica così com’è stata nel suo percorso terreno, donna di gentilezza e di sorriso, ha abitato il mondo con stupore, un fiore con radicate e solide radici.

Rina è stata un’artista che ha interpretato il mondo attraverso l’uso del colore. Ho apprezzato la sua pittura fin da subito, ho amato le sue tele fin da quando ho avuto modo di ammirarle nei salotti culturali che ha organizzato per diversi anni nella sua casa.

Dipinti che hanno colto perfettamente il mio sentire artistico e di questo parlavamo insieme molto spesso, chiacchierate interessanti, scaldavano il cuore e rendevano la nostra amicizia sempre più salda.

Con grande piacere ho presentato le sue mostre, felice di esprimere il mio pensiero a riguardo. L’arte di Rina si basa sul colore e sui colori organizzava gli spazi sulla tela, un utilizzo che annulla l’immagine per farla rinascere qua e là fusa nella natura.

Dalla ricchezza dei colori si possono ricavare messaggi esistenzialisti sulla sua visione del mondo, del metafisico e del rapporto degli esseri umani con la loro dimensione interiore e con la loro spiritualità. Invero la unicità natura/persona ha caratteri di panismo in atmosfere affascinanti e indelebili.

La pittura di Rina Minardi si distingue per la sua “personalità”, un suo dipinto lo riconosci anche senza firma, è un marchio, ha un suo imprinting e questo ci dimostra come la pittrice abbia saputo ricercare la propria strada artistica, l’abbia saputa portare avanti in armonia al suo essere donna ed essere umano nell’ambito della società in cui ha vissuto durante il suo percorso terreno.

Ora immagino di vederla far capolino tra i fiori grandi variopinti evanescenti dei suoi quadri, immagine smerigliata, con il suo sorriso che sintetizzava le sfumature del cielo con gli elementi più belli della terra.

Rivedo la sua felicità la sera dell’apertura della sua mostra nell’aprile del 2019.

Avevamo altri progetti, poi la vita spesso decide altri viaggi e altre mete, rette metafisiche che non coincidono con i cammini fisici di questo mondo, cambi di dimensione si traducono in ricordi che spargono rimpianti.

Ciao, Rina…

Tommaso Cozzitorto

Ho incontrato…

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Tommaso Cozzitorto
Sono nato a Salerno, ho trascorso la mia infanzia a Sapri e vivo a Lamezia Terme dall'età di dieci anni. Laureato in Lettere moderne ad indirizzo filologico-letterario presso l'Università di Salerno con una tesi dal titolo "Cesare Beccaria e il dibattito sulla pena di morte" discussa con il prof. Valentino Gerratana. Abilitato all'insegnamento in materie letterarie, filosofia e storia, storia dell'arte, insegno Italiano, Storia e Geografia nella scuola secondaria di primo grado. Mi occupo anche di critica letteraria e di arte attraverso conferenze e presentazioni di libri. Ho scritto prefazioni a romanzi e saggi, collaboro al mensile "Lamezia e non solo" da diversi anni. Sono stato protagonista nella trasmissione televisiva Confidenze Culturali ed ho presentato la rubrica "Imagine" su Ermes TV. Per dieci anni ho curato la rassegna "DiMartedìCulturando" in un noto locale di Lamezia Terme. Ho fatto parte della Commissione Calabria "Premio la Giara" indetto dalla RAI. Ho pubblicato due libri: Palcoscenico e Along the way. Nel 2011 ho ricevuto il "Premio Anthurium" città di Lamezia Terme e successivamente il "Norman Academy" a Roma, entrambi per meriti culturali. Ho ricevuto nel dicembre scorso un riconoscimento dal Liceo Scientifico Galilei di Lamezia Terme nell'ambito del Festival della Scienza. In ambito prettamente scolastico sono stato Valutatore ed esperto in PON e POR.

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