Cameron Diaz ha detto addio al cinema.
L’attrice, interprete tra gli altri dei cult Tutti pazzi per Mary e Vanilla Sky, ne ha rivelato le ragioni in una intervista con Gwyneth Paltrow:
“Ho trovato pace smettendo di recitare”,
ha detto la diva sul canale YouTube dell’attrice di “Shakespeare in Love“.
Cameron spiega che ha scoperto di volere nuove cose dalla vita.
“Finalmente posso prendermi cura di me“, ha detto la ex “Charlie’s Angels” che ha 47 anni e da sette mesi, con il marito musicista si prende cura di una bambina nata da una madre surrogata:
Cameron ha smesso di recitare già dal 2014, dopo aver incontrato il suo attuale compagno.
Desiderosa di pensare solo a se stessa e non sentendo pù attrattiva nei confronti del “mondo dorato di Hollywood”, la Diaz ha spiegato come a un certo punto le si siano aperti gli occhi.
“Quando giri un film non sei piu’ padrona di te stessa. Ti sequestrano 12 ore al giorno per mesi di fila e non hai tempo per null’altro”.
Chiaccherando con Gwineth Paltrow, (Iron Man) si è messa a confronto inoltre con un’amica -collega che ha compiuto la sua stessa scelta già da tempo dedicandosi al suo canale televisivo.
Dopo vent’anni e quattro nomination ai Golden Globe, la carriera di Cameron Diaz e’ dunque arrivata al capolinea.
Tanti i suoi successi e ricordiamo qui le sue più celebri pellicole:
Tutti pazzi per Mary 1998
Ted (Ben Stiller) non ha ancora dimenticato Mary (C. Diaz), la più bella del liceo a Rhode Island che nel 1985 l’aveva scelto come accompagnatore al ballo di fine anno. La ricerca, la trova a Miami, ma deve misurarsi con uno stuolo di suoi corteggiatori tra cui il più pericoloso è l’infido Pat (M. Dillon), l’investigatore da lui assoldato per rintracciarla. Super cult con scena must di un “insolito gel per capelli.
The mask 1994
Con Jim Carrey “maschera umana”, Cameron Diaz interpreta il suo “film lancio”. Un mediocre impiegato di banca trova un’antica maschera che scatena i suoi desideri più nascosti, trasformandolo in un burlone spassosissimo.
L’amore non va mai in vacanza 2006
Storie di due donne diverse Kate Winlset e la Diaz, che si scambiano casa a Natale e scoprono l’amore. Romanticismo e leggerezza con cast all star (Jude Law). Nancy Meyers alla regia.
Il matrimonio del mio migliore amico 1997
Se hai Julia Roberts come antagonista non è una passeggiata eppure la Diaz la spunta sulla Pretty woman e si sposa il bell’amico di lei. Commedia super romantica con Rupert Everett irresistibile gay friend.
Vanilla sky. 2001
Remake hollywoodiano di Apri gli occhi (Abre los ojos) di Alejandro Amenábar, è un film del 2001 diretto da Cameron Crowe, con Tom Cruise, Cameron Diaz e Penélope Cruz. Narra la vicenda di un giovane milionario accusato di omicidio. Sicuramente uno dei ruoli più intensi della Diaz.
Charlie’s Angels 2000
Le famose Charlie’s Angels Natalie, Dylan e Alex, devono indagare sul rapimento del multimiliardario Eric Knox, proprietario della Knox Tecnologies.Nel cast con la Diaz agente segreto anche Lucy Liu e Drew Barryore.
Gangs of New York. 2002
Nella New York di metà ‘800, nel quartiere di Five Points, varie bande si affrontano per il controllo del territorio e dei relativi affari illeciti. I Dead Rabbits, capeggiati dal giovane Amsterdam Vallon, si scontrano con i Native American, guidati dal feroce Bill Poole detto The Butcher. Regia di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio e Daniel Day Lewis.
La custode di mia sorella 2009
di Nick Cassavetes. Alla neonata Kate viene diagnosticata una forma di leucemia promielocitica acuta. I genitori tentano di curarla prendendo in considerazione anche l’ipotesi di donare loro stessi sangue e midollo osseo alla figlia, ma è tutto vano perché scoprono di non essere compatibili. Il medico suggerisce loro di mettere al mondo un’altra figlia, una bambina “su misura”. Ruolo intenso.
Essere John Malkovich 1999
Chiudiamo con il titolo sicuramente più curioso. Un film cult fuori dagli schemi e che porta dentro un’altra dimensione. Se “fare il burattinaio permette di mettersi nei panni altrui”, come descrive il protagonista, entrare per 15 minuti alla volta nella testa dell’attore permette di vedere il mondo con i suoi occhi e provare ciò che egli prova.
Chiusura che racchiude forse il perchè a volte gli stessi attore prendano la decisione di uscire da quel mondo di finzione e tornare per sempre nella realtà.
Sandra Orlando