Auguste Renoir (parte undicesima)

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Auguste Renoir (parte decima)

AUGUSTE RENOIR (parte undicesima)
“Gli ombrelli”
1886, olio su tela 180 x 114 cm. “National Gallery”, Londra

Renoir lavorò a questo dipinto per diversi anni, durante i quali il suo stile subi’ notevoli modifiche.

Anche i colori hanno l’aria di seguire un nuovo schema che mette in risalto il contrasto dei toni caldi e dei toni freddi, mentre le pennellate formano una specie di disegno che copre tutta la tela e la fa sembrare, grazie alla pioggia, luminosa.

Ma Renoir ha fatto tutte queste cose di proposito, perché il dipinto non presenta tratti disarmonici, anche se è sorprendentemente originale per la concezione e la vivacità dei dettagli.

“GLI OMBRELLI”

“Gli ombrelli, di Renoir mostrano una affollatissima strada sotto la pioggia.

Il pittore cattura un momento della quotidianità di una Parigi uggiosa, sferzata dal vento e dalla pioggia, ma non per questo meno dinamica e piena di energia.

Prima di tutto però dobbiamo osservare come l’opera si presenta.

La composizione del dipinto, dove il blu predomina, non si focalizza solo sul centro dell’immagine.

Vediamo infatti un insieme di figure in movimento che Renoir rappresenta come uno scatto fotografico.

Accompagnati dai loro ombrelli, uomini, donne e bambini, si muovono disordinatamente tra le vie della città.

Ognuno animato da una profonda forza interiore che li spinge a collocarsi nello spazio affollato.

In primo piano una giovane donna alza elegantemente la gonna per evitare di bagnarla, mentre dietro di lei una signora si affretta ad aprire l’ombrello seguita da sua figlia.

La figura a sinistra invece appare in uno stile più nitido, con una tavolozza di colori più smorzati.

Al centro del dipinto una ragazza guarda in alto per capire se piove ancora.

Sebbene abbia raffigurato solo una parte del suo volto, Renoir ha saputo rendere, magistralmente, la sua espressione interrogativa.

Particolare ultimo del quadro: la bambina, vestita elegantemente, tiene tra le mani il cerchio di legno e la bacchetta per farlo correre e guarda con aria quasi civettuola verso noi spettatori.

La piccola è anche una figura esemplare dell’abilita’ di Renoir nel dipingere il fascino dell’infanzia.

Infatti la bambina si è fermata, e mentre si aggrappa al vestito della madre ci guarda con gli occhi fissi, innocenti, come se partecipassimo attivamente alla scena di vita raffigurata.

CONCLUDENDO:

Ogni personaggio porta con se’ la propria storia.

E ognuno sembra motivato da uno scopo, come se avesse una destinazione da raggiungere, una persona da incontrare o semplicemente qualcosa da realizzare.

Bruno Vergani

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