Vito Cutuli, cultore di poesia

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9 domande 9 a

Vito Cutuli, cultore di poesia

Non è stato assolutamente semplice, ma si sa quando si vuole tutto si può, anche perché quando si promette bisogna mantenere!

Ed oggi, eccomi qui a Giarre, nonostante le difficoltà per raggiungerla per quanto accaduto all’aeroporto di Catania…

Sono a Giarre per porre “9 domande 9” a Vito Cutuli sulla poesia di cui è cultore e scrittore.

Chi è Vito Cutuli?

Vito Cutuli, nasce il 25 maggio 1964 a Macchia di Giarre e risiede a Giarre.

Perito industriale, lavora presso Piante Faro, azienda leader nel settore del vivaismo, fondata negli anni ’60 dal cavaliere Venerando Faro e tra i maggiori produttori mondiali di piante.

Infatti Punto Faro vanta più di 4000 varietà di piante e offre le più belle piante da giardino, piante da terrazzo, da appartamento, da balcone, il più grande assortimento di piante grasse e una ricca esposizione di vasi, elementi d’arredo per gli ambienti esterni, terricci, concimi e fitofarmaci.

Sì, annuisce Vito Cutuli, perché Punto Faro è amore per il verde e per la bellezza.

Vito Cutuli, giunto tra le mie conoscenze e amicizie grazie ai miracoli della rete che bypassa tutte le distanze e consente di conoscere persone che altrimenti sarebbero rimaste nel limbo dell’ignoto, scrive canzoni e poesie sin dal lontano 1980.

Nella sua lunga carriera artistica ha pubblicato ben 700 poesie, ricevendo tanti riconoscimenti, tra cui nel 1980 il Premio “Arte Intelletto”, nel 2022 vince il concorso di poesie “Sorrisi e Castagne”, nella seconda edizione di quest’anno  raggiunge il secondo posto.

Sempre quest’anno si classifica al terzo posto del premio di poesia “San Valentino” – Città di Giarre.

Nel giugno ultimo scorso ha pubblicato un libricino con alcune poesie dedicate al protettore del suo paese, San Vito,  in segno di devozione al Santo e per il desiderio di far conoscere a un pubblico più vasto la sua formazione cattolica e il percorso spirituale della sua interiorità che pratica con la forza della poesia.

Fiore – Una persona o un evento della tua vita, che ti ha spinto tra le braccia della poesia… chi era e come è accaduto?

Cutuli – Sono entrato nel mondo della poesia con la massima spontaneità. Il fascino della poesia mi ha preso sin dalla scuola  elementare: quando le leggevo, mi piaceva tantissimo, dentro di me sentivo dei brividi, che mi hanno trasportato a scrivere i primi versi nel lontano 1980.

Fiore – Il primo autore, uomo o donna, che ti ha colpito come poeta?

Cutuli – Giacomo Leopardi perché da sempre sono un solitario anch’io e per natura e per scelta.

Fiore – Il primo libro di poesia che hai acquistato o cercato in una biblioteca?

Cutuli – Un libro di Alda Merini.

Fiore – Quando e in quale occasione hai scritto i primi versi?

Cutuli – Ho   scritto   la   prima   poesia nel   momento   in   cui   decisi di conquistare   una   ragazza. Ero giovanissimo… e la mia dolce ars poetica  me la fece conquistare.

Fiore – Cos’è per te la poesia?

Cutuli – Per me la poesia è tutto. Il mio scopo è sempre stato quello di far giungere la poesia ovunque: dal calcio all’automobilismo, all’arte circense e soprattutto al mondo religioso. E oggi posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo.

Fiore – Come e perché ci si appassiona?

Cutuli – Capirlo è difficile, riesco solamente a dire che la poesia riesce a coprirmi con tantissimo amore. Un percorso che è nato dentro di me in maniera lineare e che non ha limiti…

Fiore – Sembra che il silenzio sia il grembo idoneo per la nascita della poesia… sei d’accordo?

Cutuli – Non sono d’accordo, riesco a scrivere anche se di fronte a me ci sono centinaia di persone, perché gli estremi si toccano. E anche con una forte musica trovo la mia personale concentrazione.

Fiore – Da cosa trai l’ispirazione per le tue liriche?

Cutuli – Dal fascino della vita. Mi basta una lieve emozione per scrivere dei versi perché la vita è bella per chi sa sognare. Ed io dedico i miei sogni alle persone che amo.

Fiore – La poesia si legge poco… di chi è la responsabilità?

Cutuli – Oggi purtroppo la poesia è poco sentita… ecco il motivo per cui mi batto per farla conoscere in tutti i campi. Qualche tempo fa ho avuto una bellissima soddisfazione… un amico mi diceva che a scuola non studiava le poesie, ma le mie riesce a leggerle   con  tantissima gioia. La responsabilità che la poesia si legge poco bisogna ricercarla nelle scuole elementari… è a quell’età che nasce l’amore per la poesia e in questo serve la spinta degli insegnanti.

Fiore – Conclusione… ti chiedo di offrire ai lettori di ScrepMagazine 3 tue liriche…Grazie e buon tutto!

Cutuli – Eccole…

Quel silenzio

Quel lungo viale,

irto in salita…

forse da spazio ai miei passi.

Quel piccolo angolo…

forse copre il mio cuore,

dove i miei occhi…

spesso cadono a guardare

quel silenzio…

grande e immenso.

 Un tramonto dipinto d’azzurro

L’immensità del silenzio,

con dolcezza infinita,

si colora con affascinante gioia: d’amore,

nel battito del cuore…

esplode la fede.

Dall’alto dei miei pensieri,

sento la tua forza… Madonna,

vivo la mia emozione,

per poter continuare,

con un sereno sorriso,

il mio cammino di fede.

Con i tuoi occhi dentro di me,

l’alba è… più luminosa,

con un tramonto dipinto d’azzurro.

 Respiro di fede

La vita non è…

un semplice cammino,

è…

respiro di fede.

E nel frattempo accompagnato da Vito mi avvio verso il centro di Giarre ovvero verso corso Italia per dare uno sguardo ai palazzi che vi si affacciano e costruiti dalla ricca borghesia di fine Ottocento e inizi Novecento.

Eccoci in piazza Duomo dove ci attardiamo a visitare la chiesa Madre, splendida costruzione neoclassica dedicata a S. Isidoro l’Agricoltore.

Fu iniziata, dice il mio Cicerone, nel 1794 e la sua facciata, che come vedi è sormontata da due campanili a base quadrata con quattro orologi, fu progettata dall’architetto Pietro Valente, noto per avere realizzato altre importanti opere del genere e, in particolare, il teatro di Messina.

La costruzione del Duomo, aggiunge Cutuli,  durò parecchi anni e fu completata dall’architetto Sada nel 1888.

Ed ecco il suo interno con opere di notevole pregio, tra le quali un quadro del pittore acese Paolo Vasta, raffigurante la Vergine e i santi e un altro del 1849 opera dei calatini Giuseppe e Francesco Vaccaro.

Di notevole valore artistico un dipinto ad olio su tela raffigurante Tobiolo che guarisce il padre; altri dipinti ad olio sono quelli del martirio di S. Sebastiano, ad opera di uno dei maestri locali, del martirio di S. Agata, realizzato dai fratelli Vaccaro e due tele di Giuseppe Rapisarda raffiguranti la vergine SS. Del Rosario  e l’agonia di S. Giuseppe.

Il Duomo, conclude Cutuli, conserva anche un arazzo rosso con al centro un’aquila con una croce sul petto.

Sull’arazzo si nota anche uno stemma dei Borboni e le iniziali C.G. (Città di Giarre) e sette torri.

9 domande 9 a

Vito Cutuli, cultore di poesia

… a cura di Vincenzo Fiore

 

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Damiana Riccardi, autrice di “semplici scritti”

 

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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