Torna la tanto amata rubrica sui libri da leggere al mare sotto l’ombrellone e torna con un classico della spiaggia: il libro sull’amore.
Così può definirsi Finché il caffè è caldo, romanzo di esordio di Toshikazu Kawaguchi (regista e sceneggiatore giapponese).
Edito da Garzanti nel 2020, il romanzo è un volume romantico ma non sdolcinato, che narra anche di famiglia, valori, relazioni sociali, sentimenti da esternare.
Un romanzo a tratti onirico, dallo stile leggero e adatto ad una lettura estiva.
Trama
In Giappone c’è una speciale caffetteria : è antica e ha più di 100 anni, avvolta da un alone di leggenda.
Si racconta che una volta entrati in questo magico luogo si cambi per sempre e che bere il suo caffè fa rivivere dei momenti passati, in cui si è compiuto un errore, avendo la possibilità di rimediare.
Un amore lasciato andar via, una frase sbagliata detta al momento sbagliato, un gesto da fare o non fare. In una sorta di Sliding door, si può ritornare sui propri passi, ripiegare gli eventi e modificarne l’andamento. Regola fondamentale: non far raffreddare il caffè.
Naturalmente ci vuol coraggio ad entrare nella caffetteria e modificare il proprio destino. In tanti ci provano: Katake che cerca di trattenere i ricordi del marito, Fumiko che rimpiange di aver lasciato andare via il ragazzo che amava, Kei che vuol essere una brava madre, Hirai che ha un rapporto conflittuale con la sorella.
Il valore del presente
La lezione che impariamo tutti nel caffè è che ciò che conta è il presente e che bisogna lasciar andare via il passato.
Il caffè diventa metafora di un tempo da gustare, sorso per sorso, prima che l’attimo fugga via.
Regole della caffetteria :
1) si possono incontrare solo le persone entrate nella caffetteria;
2) il presente non potrà essere cambiato;
3) sedersi solo sulla sedia della donna in bianco;
4) alzarsi dalla sedia farà finire il viaggio;
5) non far raffreddare il caffè.
Concludendo possiamo affermare che il libro sia una storia magica, di viaggi nel tempo, fatalità e destino. Sicuramente il messaggio è ben chiaro : il valore del tempo presente, del tempo che si sta vivendo, dando importanza ad ogni momento vissuto.
In realtà non abbiamo le possibilità offerte dal magico caffè e non possiamo cambiare il nostro passato viaggiando nel tempo ma, sicuramente possiamo cambiare direzione compiendo nuove scelte e rischiando.
La narrativa giapponese si conferma sempre interessante, proiettata nella tematica del tempo e del viaggio, legata ad un’analisi sui sentimenti e sulle umane relazioni, senza fare a meno di una sana e leggera divagazione mentale.
E voi?
Cosa cambiereste del vostro passato?
Pensateci finché iil caffè è caldo…