“Supereroi” di Paolo Genovese

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I Supereroi di Paolo Genovese arrivano su Prime video dopo una sofferta uscita in sala a Dicembre, posticipata da mesi.

Nel cast Alessandro Borghi e Jasmine Trinca protagonisti assoluti di una storia, quotidiana e speciale allo stesso tempo, che parte dai sentimenti ma per analizzarne l’evoluzione.

Alessandro Borghi e Jasmine Trinca in Supereroi

La trama di Supereroi

Lui professore di fisica, lei una raggiante fumettista. Marco e Anna si incontrano per caso una sera di pioggia, riparandosi sotto lo stesso porticato, e da lì nasce una turbolenta storia d’amore. Tra alti e bassi la loro storia durerà parecchi anni. Anna decide di raccontarla tramite un fumetto che intitola “Supereroi”, sostenendo che le coppie i cui componenti siano capaci di rimanere uniti per molto e in modo stabile siano considerabili dei veri eroi.

La passione e il tempo

Quanti superpoteri deve avere una coppia per resistere al tempo che passa e amarsi tutta la vita?

È inevitabile che la passione in una relazione vada affievolendosi nel tempo lasciando il posto alla routine, alla quotidianità o ai lunghi silenzi. Perciò la domanda che il film pone è:

in che modo è possibile per una coppia superare la prova del tempo?

La pellicola invita a non confondere  però l’abitudine con la noia: la prima fondante per un rapporto duraturo mentre la seconda distruttiva e rovinosa, e suggerisce di non cadere nella trappola della gelosia e della perdita di fiducia nell’altro.

Marco tenta di trovare una spiegazione all’amore e alle separazioni ricorrendo alla scienza e sostiene:

“In fisica più aumenta la distanza tra due corpi, maggiore sarà l’attrazione che li porterà a ricongiungersi. Perciò, ragazzi, se vi amate tanto non allontanatevi troppo” consiglia ai suoi alunni.

Sebbene la tematica del tempo sia essenziale per la trama, è proprio la rappresentazione di questo tempo che rende il film scollato nella seconda parte.

Il regista decide di raccontare la relazione di Marco e Anna in due momenti diversi contemporaneamente, ricorrendo al montaggio alternato. Ma purtroppo non è sempre chiaro quando avvengano questi salti tra passato e presente e il racconto appare spesso disomogeneo e non organico. L’idea dei due piani temporali separati è azzeccata e originale, ma  crea a volte confusione nel film.

Tutto funziona abbastanza bene finchè si resta nella dimensione dell’analisi della vita di coppia, dei meccanismi che subentrano nelle varie fasi di innamoramento: calo di curiosità, abitudini, dubbi,  infedeltà vere o solo desiderate. Poi ogni cosa si smaglia e perde di originalità quando si spinge l’acceleratore sulla commozione e il dramma della seconda parte.

La pellicola non manca di pregi e quello che funziona davvero è il duo di attori principali: Jasmine Trinca, brava ad indossare questi ruoli di surreale donna dall’identità confusa  e Alessandro Borghi, uno degli attori italiani più talentuosi di oggi che presenta una delicatezza di intenzioni e una semplicità disarmante in un ruolo non banale.

Non siamo dinanzi a Perfetti sconosciuti (non privo di difetti a mio avviso), ma Genovese è sempre in grado di emozionare e questa volta navigando nello  stare insieme, nel condividere la propria vita con un’altra persona anche se diversa da noi, nel “passare tutto il giorno nel caos del mondo e sapere che quando torni a casa lui c’è”.

Blackout love Anna Foglietta vendicatrice su Prime Video

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