Rosy Marelli…ovvero le dieci storie di Rosette

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Rosy Marelli è l’autrice de La ragazza dagli arcobaleni proibiti, La casa sul lago dei destini innevati, La lettrice di nuvole, La signora dei laghi, La sposa nel labirinto, I segreti della perla, La solitudine delle pagine strappate, La fragile promessa della lavanda, La sirena che sognava di volare, Ceralacca rosso addio.

Ecco il suo racconto…
“Ho iniziato a scrivere racconti brevi a 7 anni e a 13 il primo romanzo, purtroppo andato perduto. Ho partecipato e vinto diversi concorsi letterari durante il periodo scolastico, poi ho accantonato questo sogno per molti anni, restando una lettrice vorace e appassionata”.

Fiore – Quando hai ripreso a scrivere?

Marelli – Ho ripreso a scrivere circa dodici anni fa e da allora non ho più smesso.

Fiore – I tuoi libri sono tutti in auto pubblicazione. Come mai?

Marelli – All’inizio per necessità, poi per scelta. Gli editori della mia zona chiedono solo soldi per pubblicare, ma non offrono alcun servizio di distribuzione, né presentazioni, se non online.

Fiore – Come organizzi le tue idee in modo da costruirci una storia?

Marelli – Ogni volta è diverso, come nel caso di figli veri. Ciascuno avrà il suo carattere e gestazione differente. Nel caso dell’ultimo libro sono partita dall’idea di una festa misteriosa, grazie alla testimonianza diretta di un’amica che ha partecipato ad una festa di vip, scoprendo altarini di cui non aveva idea. Ne ha riportato un’impressione così negativa e impattante, che mi è venuta voglia di romanzarla e trasmetterla ad altre persone.

Fiore – Il complimento di un lettore che ti ha reso più felice?

Marelli – Una lettrice storica mi aveva scritto, in occasione dell’uscita del libro precedente, che stava attraversando una forte crisi depressiva e di non aspettarmi che l’avrebbe letto subito come al solito. Invece a distanza di pochi giorni mi ha scritto che lo aveva divorato e che, grazie a me, aveva ripreso a leggere normalmente.

Fiore – Cosa vorresti che i lettori comprendessero leggendo le tue storie? Quale traccia vorresti lasciare in loro?

Marelli – Che niente è come sembra. Che non ha senso invidiare nessuno, per esempio. Non sappiamo cosa la gente nasconda, soprattutto certi privilegiati della società. Che persone semplici nascondono universi splendidi, tutti da esplorare e da prendere ad esempio. Che l’amore è fondamentale, sotto qualunque forma.

Fiore – Dei tuoi dieci libri quale ti rappresenta di più? Vuoi parlare della sua genesi?

Marelli – Quello che mi rappresenta di più è probabilmente La signora dei Laghi. Come la protagonista Fiamma, anch’io ho vissuto un tradimento come l’occasione per ripartire, senza mai perdermi d’animo. Ho continuato a credere nell’amore e nell’amicizia, e il tempo ha dimostrato che avevo ragione. Non bisogna incattivirsi. Molte persone, dopo una delusione, finiscono per somigliare a chi li ha feriti. Fiamma, come me, cerca invece di migliorare e non cedere al cinismo.

Fiore – Dopo la pubblicazione di un tuo scritto c’è qualcosa che avresti voluto aggiungere?

Marelli – Per ora no, non mi è ancora successo. C’è anche da dire che ho una pessima memoria e, a distanza di qualche mese dalla pubblicazione, li rileggo io stessa, perché ho una terribile memoria e mi dimentico sempre di ciò che ho scritto.

Fiore – Se Rosy Marelli ovvero Rosette dovesse utilizzare tre aggettivi per definirsi, quali userebbe?

Marelli – Dolce, profonda, puntuale. Sono i miei punti di forza, ma anche quelli deboli, a volte. Dipende sempre dai punti di vista e/o dalle circostanze.

Fiore – Il tuo primo libro pubblicato è stato come un sogno che diventava realtà?

Marelli – Non essendo particolarmente ambiziosa, sì. Secondo me, molti autori si aspettano chissà cosa e perdono di vista i piccoli risultati raggiunti. Invece pubblicare è una condivisione con gli altri. E, in un Paese che legge sempre meno, bisogna avere poche aspettative e tanto cuore. E’ irrilevante il numero di lettori, quello che conta è aver raggiunto comunque qualcuno.

Fiore – Molti affermano di scrivere in ore impensabili per i comuni mortali. Tu sei una scrittrice notturna o diurna?

Marelli – Tendenzialmente serale, lo ammetto. Idem come lettrice. Leggo soprattutto la sera. Per me leggere è fondamentale. La lettura è cibo per l’anima.

Fiore – Agatha Christie affermava che il momento migliore per inventare una trama è mentre si lavano i piatti. Si narra che preparasse i suoi omicidi immersa nella vasca da bagno mangiando mele. Tu hai qualche predilezione?

Marelli – Adoro Agatha Christie! Non conoscevo questa sua predilezione, grazie per avermela fatta scoprire. No, non ho proprio abitudini particolari. L’ispirazione arriva quando vuole lei, e sempre in modi diversi. In certi casi, da un quadro, o da conversazione, o da un viaggio, o da un sogno.

Fiore – Oltre a scrivere, da sempre ti piace leggere. Quali libri e quali autori hanno contribuito al tuo viaggio creativo?

Marelli – I must sono Agatha Christie, Jane Austen, le sorelle Bronte, Guillaume Musso. Ma sono onnivora, non ho pregiudizi. Leggo davvero di tutto. L’unico limite sono i testi che indugiano troppo sulla violenza. Li ritengo troppo morbosi e potenzialmente pericolosi perché, se letti in età adolescenziale, possono ispirare qualcuno, ma penso lo stesso di certi film.

Fiore – Perché pensi si debbano leggere i tuoi libri?

Marelli – Perché li concepisco volutamente come distrazione dal tran tran quotidiano. Faccio libroterapia per le persone depresse, e so che leggere è dura per loro. Quindi ho scelto di suddividere ogni romanzo in capitoli brevi, in modo da trovare facilmente modo e tempo di leggerne anche soltanto uno al giorno. Ho notato che, con questo sistema, molte persone riescono a leggere successivamente anche testi più impegnativi.

Fiore – Quali sono i luoghi che hanno maggiormente influenzato i tuoi racconti e perché?

Marelli – Quelli in cui ho vissuto, indubbiamente. Lombardia e Piemonte, ma anche Paesi che ho visitato e amato particolarmente, Inghilterra in testa. E, in un’occasione, ho anche inventato qualche location, perché non ne conoscevo nessuna in grado di soddisfare le caratteristiche richieste dal racconto.

Fiore – È sempre intrigante conoscere come gli scrittori costruiscano le storie. Tu come le costruisci? Da dove trai le varie ispirazioni?

Marelli – Anche in questo caso non ho una tradizione ricorrente. Nel caso dell’ultimo libro, parzialmente, da una testimonianza vera. Di solito, da suggestioni raccolte qua e là. Sostanzialmente scrivo ciò che amo leggere. Anche se come lettrice sono onnivora, i miei temi preferiti sono amore e mistero.  

Fiore – Se tu potessi vivere la vita di uno scrittore a tua scelta del passato, quale sceglieresti?

Marelli – Bella domanda, ma ho difficoltà a rispondere. Quasi tutti i miei scrittori preferiti hanno vissuto esistenze tragiche, dall’epilogo disastroso. Forse l’unica che si salva è Agatha Christie, la cui vita è stata lunga e piena di rinascite e viaggi in terre lontane.

Fiore – Traduciamo in frasi i tuoi libri per suscitare la curiosità dei lettori di ScrepMagazine?

Marelli – Sì… mi sembra un’idea interessante.

 Fiore – La ragazza dagli arcobaleni proibiti

Marelli – Melisande, una ragazza che vede solo in bianco e nero. Sebastian, l’uomo che le dimostra che i colori si possono anche inventare.

Fiore – La casa sul lago dei destini innevati

Marelli –  Un romanzo corale, ambientato sul lago di Bertignano. Il tempo si ferma e riprenderà a scorrere solo quando si scoprirà l’assassino.

Fiore – La lettrice di nuvole

Marelli – Una donna senza memoria, reclamata da un uomo che sostiene di essere suo marito. Lo è davvero o sta mentendo?

Fiore – La signora dei laghi

Marelli – Ambientato nel mondo vintage, un mistero del passato torna e va assolutamente risolto.

Fiore – La sposa nel labirinto

Marelli – Chi ordisce trame sulla felicità di Veronica? Riuscirà ad uscire dal suo labirinto?

Fiore – I segreti della perla

Marelli – Nausicaa, una creatura bizzarra, dal sorriso elfico, è la protagonista. Fabrizio, il giovane Commissario che deve salvarla da sè stessa.

Fiore – La solitudine delle pagine strappate

Marelli – Il seguito spassoso de  “I segreti della Perla”.

Fiore – La fragile promessa della lavanda

Marelli – La protagonista è la collezionista di libri usati, purché abbiano una dedica scritta a mano e, un giorno, uno di questi libri sarà l’inizio di un mistero gigantesco legato a sua nonna.

Fiore – La sirena che sognava di volare

Marelli – Tutto può cambiare da un momento all’altro e una vita fallimentare può trasformarsi in vittoriosa nell’arco di poco tempo.

Fiore – Ceralacca rosso addio

Marelli – Una Cenerentola moderna che rischia di dover fuggire prima di mezzanotte.

Fiore – Qualche tuo libro ha suscitato qualche interesse all’estero?

Marelli – “La signora dei laghi” ha conquistato una traduttrice russa che lo ha proposto con successo ai lettori del suo blog,  “La ragazza dagli arcobaleni proibiti” è approdato in Russia,  in Spagna e Germania.

Fiore – Come scegli le tue copertine?

Marelli  – Tre delle mie copertine, La lettrice di nuvole; La fragile promessa della lavanda e Ceralacca rosso addio, sono opere del pittore neoimpressionista Giuseppe Faraone, un artista molto quotato anche all’estero. Ricordo ancora la prima volta che i miei occhi si sono posati su un suo quadro, è stato un tuffo al cuore, come si conviene negli amori a prima vista. Capii subito che mi avrebbe ispirato un romanzo, e così fu! Quel quadro ha ispirato il mio terzo libro, “La lettrice di nuvole”, e non solo! E’  lo spettatore dei miei risvegli assonnati, delle mie attività creative, dei giochi con mio figlio, delle emozionanti letture serali. Lui c’è, e mi tiene compagnia, come un tempo facevano gli affreschi dei Castelli. A me basta sollevare gli occhi ed immergerli nei vivaci colori di Giuseppe Faraone, per ritrovare la gioia di vivere. Ogni sua tela è una storia che si dipana sotto i nostri occhi, ed è facile immaginarsi lì dentro, da protagonisti, mai comprimari!

Fiore – E le altre copertine?

Marelli – Richiamano tutte qualche scena importante del libro. Non ne ho una preferita, ognuna è scolpita nel mio cuore. Nel caso de “La Solitudine delle pagine strappate”, è stata l’immagine a darmi l’ispirazione giusta.

Fiore – C’è un romanzo che vorresti tantissimo aver scritto tu?

Marelli – Dieci piccoli indiani scritto nel 1939 da Agatha Christie. Per me è un capolavoro.

Fiore – Grazie per il tempo dedicatomi… con l’augurio che il tuo prossimo libro possa avere come editore Accademia Edizioni ed Eventi…

Marelli – Grazie mille a te! Un caro saluto a te e a chi leggerà quest’intervista.

 

Vincenzo Fiore

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“a tu per tu con…” Valeria Tufariello e la sua poesia

 

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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