Pellizza da Volpedo (parte settima)

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Pellizza da Volpedo (parte settima)

“Le ciliegie”

Olio su tela cm. 80 x 63,7

Torino, collezione privata

Iniziata nell’estate del 1888 e completata cinque anni dopo, questa tela rappresenta uno studio che Pellizza portava avanti in quel periodo di apprendistato.

Infatti, dal gennaio del 1888 si era iscritto all’Accademia di Belle Arti di Firenze e due anni dopo anche la scuola d all’Accademia Carrara di Bergamo.

La donna raffigurata è Palmina una modella che compare in altre opere importanti di Pellizza come “Ritratto di giovane donna” (nella foto).

“LE CILIEGE”

Palmina è in primo piano, dipinta dall’artista con un viso delicato e sereno.

La scena ha un impianto, come le due figure giovanili, da forme stilizzate e in parte, come gli occhi, abbozzate.

L’opera ha una luce molto forte proveniente dal bianco accecante del lenzuolo steso al sole, ma soprattutto da un perfetto incastro di colori che ruotano attorno al rosso delle ciliegie, probabilmente attinto dal capolavoro di Cézanne che Pellizza adorava. (Nella foto).

La struttura cromatica inoltre è particolarmente piacevole: si passa dall’azzurro della gonna della ragazza, ai verdi, agli ocra e alle terre di Siena, il tutto reso con una pennellata omogenea e sintetica.

CONCLUDENDO:

La precisa costruzione del dipinto ben si accompagna anche agli insegnamenti e all’influenza toscana dei pittori macchiaioli, soprattutto di Silvestro Lega. (Nella foto).

Appare evidente che Pellizza, in questa scena, ha un atteggiamento psicologico ed emotivo.

L’artista, nell’apparente naturalezza delle figure, ricerca, in realtà, una condizione quotidiana e umana dei personaggi rappresentati.

Bruno Vergani

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