“Non sono mai tornata indietro”

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“Non sono mai tornata indietro” in concorso al Biografilm Fest di Bologna
Il documentario “Non sono mai tornata indietro”, opera prima di Silvana Costa, prodotto da Nacne, in collaborazione con Home Movies – Archivio nazionale del cinema di famiglia, con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission e del M.I.C., è stato selezionato in concorso al Biografilm Fest di Bologna nella sezione Biografilm Italia.
Il lungometraggio sarà proiettato domenica 12 giugno alle ore 21, presso il Cinema Lumiere – sala Scorsese e sarà poi disponibile anche sulla piattaforma di MYmovies, dal 14 al 17 giugno.
Alla presentazione in anteprima internazionale saranno presenti la regista e i produttori insieme ad altri membri della troupe.  
“”Non sono mai tornata indietro” si presenta come un lavoro di qualità – ha dichiarato il Commissario straordinario della Fondazione Calabria film Commission, Anton Giulio Grande  – che nelle mani della regista racconta una storia densa di contenuti. Un punto di vista che fa riflettere attraverso la forza delle immagini”.
Un film interamente realizzato da donne per una storia che ha per protagonista la vita di una donna, Iolanda Pascale. Il documentario racconta la storia di Iolanda, una delle ultime testimoni di un’usanza arcaica e impietosa: la cessione di bambine provenienti da famiglie contadine povere a famiglie benestanti, affinché venissero vestite e sfamate in cambio del loro lavoro in casa o in campagna. Iolanda era la ragazza che ha lavorato per 36 anni a servizio per la famiglia della regista, prima di fuggire in Canada.
Era una persona di famiglia ma con un ruolo subalterno, un ruolo liminare che oscillava tra l’amore e l’odio, tra ribellione e accettazione. In un viaggio a ritroso nel tempo la regista ricostruisce insieme alla sua vecchia tata il lungo percorso fisico e ideale che le ha separate per più di 30 anni.
Tra aneliti di libertà e legami inscindibili riprende vita una “micro-storia” che racconta il nostro Paese, le sue molteplici culture e il tentativo di superarle per rivendicare la propria autodeterminazione.
 
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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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