Marzo pazzarello…proprio come Gabriele D’Annunzio

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Marzo pazzarello…

proprio come Gabriele D’Annunzio

“Falsario delle parole e dei sentimenti” ebbe a definirlo il francese Romain Rolland, per le tante fanfaluche che raccontava alle sue amanti, laddove Edward Morgan Foster lo apostrofava “poeta e cafone” per quegli atteggiamenti poco educati in alcova o nei salotti.

Quanto sappiamo è che avesse un incontrovertibile sex appeal, questo sì, ed è più che certo! Parola di Isidora Duncan, celebre danzatrice americana d’allora: si incontrò con lui nel 1910 a Parigi e anche lei, come molte altre donne, ne rimase subito affascinata.

Alto meno di un metro e settanta, non poteva dirsi il Johnny Depp dell’800, però ci sapeva fare! Sentite che dice la nostra Vip: «D’Annunzio era un così grande amante che poteva trasformare la donna più ordinaria e darle per un momento l’apparenza di un essere celeste […]

Quando D’Annunzio ama una donna, la innalza e innalza la sua anima al di sopra della terra fino alle regioni divine dove si muove e risplende la Beatrice dantesca».

Che gran pallonaro, mi sono spesso detto! Sulle frottole, lo sappiamo tutti, aveva una certa attitudine sin dalla nascita: suggestivo e creatore di storie nel DNA.

A salutarlo con commozione una giornata marzolina fu proprio sua madre: “Figlio mio, sei nato di marzo e di venerdì: chissà che grandi cose tu dovrai fare nella vita!”.

Anche qualche grande “palla” è entrata nella letteratura domestica delle sue relazioni: questo, lei, non lo ha mai saputo, probabilmente! Nel 1894, in una nota autobiografica sulla “Revue de Paris”, premessa alla traduzione del Piacere.

Così Il Vate o L’Immaginifico descrisse la sua venuta al mondo “Io sono nato nel 1864, a bordo del brigantino Irene, nelle acque dell’Adriatico, questa natività marina ha influito sul mio spirito. Il mare è infatti la mia passione più profonda: mi attira come una patria”.

Né in diversa maniera dovrebbe essere intesa anche l’altra affermazione del Poeta con cui inizia il Libro Segreto riguardo al “mistero della mia nascita”: “Nel nascere io fui come imbavagliato dalla morte: sicché non diedi grido. In un modo sereno, invece, venne al mondo il 12 di marzo a Pescara, l’anno prima, eh già!

Da lui venne fuori, però, la moda di nascondersi qualche anno di troppo, condonandogli una panzana bella e grossa!

Fonte fotografica: wikipedia

(https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_D%27Annunzio)

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Francesco Polopoli
Sono laureato in Lettere classiche, docente di lingua e letteratura latina e greca presso il Liceo Classico di Lamezia Terme (CZ), membro del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. Divulgo saggi a tema come, a solo titolo di esempio, Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli, SGF 2017, ... Ho partecipato a convegni di italianistica, in qualità di relatore, sia in Europa (es. Budapest) che in Italia (es. Cattolica di Milano). Attualmente risiedo a Lamezia Terme e da saggista amo prendermi cura dell’antico come futuro sempre possibile di buona memoria. Il mio parere sul blog? Un vascello post-catulliano ove ritrovarsi da curiosi internauti: al timone del vascello ci stanno gli autori, passeggeri sono i tanti lettori a prova di click…

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