Magiare, magia e arti divinatorie

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Oggi parleremo di streghe ovvero: “magiare, magia e arti divinatorie in Calabria”.

La magia affascina un po’ tutti, nonostante sia pagana e contraria ai buon credenti.

Ma chi non si è mai chiesto se effettivamente i suoi rituali funzionino?

Si sente parlare di “magia nera” e “magia bianca”, alcuni si affidano ciecamente a delle “magiare” per dei riti e delle cure, anche per malattie gravi.

Perché le persone arrivano addirittura a fidarsi di questi soggetti, per avere delle risposte anche fasulle?

Domande che ho chiesto allo psicologo, psicoterapeuta, sessuologo, ipnoterapeuta, già Docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma, nonché scrittore Eugenio Lo Gullo.

La Calabria è sempre stata una terra misteriosa e ricca di magia, misticismo, esoterismo, maghi e magare. Le Magiare (Guaritrici, Streghe) erano portatrici di un’antica sapienza fatta di arti divinatorie, incantesimi, riti propiziatori e medicina naturale.

L’Eros della natura rappresentava la via attraverso purificarsi e ricercare forti emozioni capaci di sprigionare energie di vita (magia buona) da contrapporre al male (magia cattiva).

L’unione fra i diversi elementi costituiva una via fondamentale soprattutto per le arti divinatorie e per le guaritrici che non di rado utilizzavano funghi allucinogeni, erbe e derivati animali (veleni dei serpenti), per ottenere filtri e pozioni.

La magia in Calabria era, quasi sempre, un’arte finalizzata al bene, ma non di rado le Magiare fornivano a pagamento veleni e pozioni a base di cicuta, oleandro, papavero, per indurre la morte o un lungo sonno che venivano scambiati per malocchio, magaria, malattia.

Ancora oggi le Magiare operano indisturbate e tramandano ai figli o nipoti le magarie.

Nel corso delle mie ricerche ho avuto modo di notare che i più furbi, che desiderano notorietà e soldi, scelgono di improvvisarsi veggenti o sensitivi e fingono stati di trans e contatti con la Madonna e con Gesù Cristo mercificando la fede e la Chiesa.

Difatti, in molte comunità religiose agiscono indisturbati falsi sensitivi e santoni, imbroglioni, speculatori, carismatici e guaritori di ogni genere. In tutto questo il sacro ed il profano si incontrano e scontrano continuamente.

In Calabria, al pari delle sette occulte ed esoteriche presenti ovunque, esistevano rituali di iniziazione ed il famoso Credo delle Streghe, oltre ad invocazioni di Dei, Santi, Forze della natura, Semidei e divinità dell’Occulto.

Come per la Spina Solstitialis degli Antichi Romani, anche i calabresi si affidavano ad un’erba magica per ottenere il potere di allontanare le forze del male.

Questa pianta miracolosa era ed è chiamata Erba di S. Giovanni e viene usata anche da altri popoli d’Europa per diversi scopi e che appariva nelle formule di magia persino dei druidi, dei maghi e delle streghe.

Inviare dei mazzi d’erba di San Giovanni era segno di buon augurio e voleva essere un importante gesto di pace, di amore e di fratellanza.

Inoltre, i legami che si stringevano con quest’erba fiorita potevano durare tutta la vita e unire le famiglie in cerchio magico segnato da un vincolo molto forte.

Le Magiare conoscevano i segreti dell’erba di San Giovanni, ma anche la capacità di evocare attraverso di essa le Forze occulte e nei villaggi venivano trattate con timore e con rispetto, chiamate Zie o Comari.

I francesi chiamavano queste donne sage femme o bonne dame, un modo per attirarsi le loro simpatie allontanando il pericolo di iettature e sortilegi.

Le Magiare uscivano di notte e avevano il potere di affascinare, ammaliare le persone con lo sguardo, con gesti, formule e filtri, eccitare emozioni di odio o di amore, indurre malattie, gettare il malocchio su uomini e animali.

Il potere di utilizzare le forze occulte della notte ed il potere misterioso della luna, la rendeva capaci di trasformare gli uomini in lupi e questi disgraziati passavano le notti di luna piena urlando e camminando carponi per le strade intorno ai villaggi.

Solo l’uso di formule anti malocchio (calmare o fare u carmu), recitate di notte in una Chiesa, tracciare dei segni magici, potevano salvare e preservare le persone da queste influenze.

Oggi, sono in molti a venire da me e a chiedere il mio aiuto come psicologo per trovare delle risposte alle mille domande sulla magia e sulle pratiche correlate alle superstizioni.

Difatti, si scambiano per fatture o conseguenze di pratiche magiche negative, persino la depressione, l’ansia e molte altre psicopatologie.

La maggior parte delle malattie è, in molti casi, attribuita alla magia negativa e alle fatture.

Il fascino per l’occulto permane incontrastato e persino chi come me utilizza l’Ipnosi e diverse tecniche di suggestione, nonostante la formazione specialistica ed una considerevole attività professionale, è spesso considerato a sua volta una specie di mago ed illusionista con poteri straordinari e soprannaturali.

In tutti i casi permane spesso un certo pensiero magico, tipico dei bambini, o una sensazione di magismo nonostante si tenti di far vincere sempre la scienza basata sulla ragione e sull’applicazione terapeutica della conoscenza.

ScrepMagazine la ringrazia

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Cucine dal mondo: “Lo Stampoot olandese”

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