L’amicizia

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Lo ricordo bene quell’amico speciale che mi parlava d’amicizia:

Altro che, se ci tengo alla tua amicizia!” continuava a ripetere!

Che amara delusione scoprire che invece si trattava di una bugia, d’una menzogna per tenermi lì ferma, a bada per i suoi bisogni.

Un amico c’è a prescindere da tutto, se deve andare via lo fa per validi motivi e non cercando banali scuse.

Oggi la parola “amicizia” è costantemente abusata, ma il vero significato lo si ignora.

Un amico c’è, è presente, a prescindere da tutto ti sta vicino, ti tende la mano, ti abbraccia e nei momenti di sconforto t’asciuga le lacrime prima che arrivino a terra.

Un amico ti sa sostenere, accompagnare e all’occorrenza ti tira le orecchie quando capisce che stai sbagliando o esagerando.

Un amico è colui che ti sa rialzare dopo una caduta e che farà le notti in bianco assieme a te e, sempre assieme cercherà le più svariate soluzioni ai problemi, alcune volte totalmente inesistenti.

È facile dire “ci sarò!”

Il difficile è poi esserci per davvero, dimostrarlo insomma.
L’amicizia vera è ancora più rara dell’amore.

Quante volte mi sono sentita dire “io ci sono, se hai bisogno sai dove trovarmi, con i fatti e non con le parole!“…Però poi?… Alla prima richiesta di aiuto si defilano, aggrappandosi a delle banali scuse.

Io ci sono stata veramente per i miei “amici”, come qualcuno si è messo a disposizione per me, reciprocamente.

Ad esempio, la mia più cara amica Annalisa ha fatto le notti quando ho partorito, mai lo dimenticherò! È stato in assoluto il gesto del più grande affetto ricevuto nella mia vita.

Un grazie non sarà mai abbastanza. Oltretutto sarà difficile disobbligarsi.

Questa è la vera amicizia “fraterna”.

Amico è colui che ti sostiene, e se anche le distanze non lo permettono, per frequentarsi, si sente e si avverte comunque la presenza, ti ascolta e ti parla attraverso le parole del cuore.

Le amicizie delle bevute, si possono davvero paragonare a chi realmente ti ha soccorso quando sanguinolenta piangevi? Gli amici antepongono i propri interessi per offrire il proprio aiuto a chi aiuto chiede!

È stato così che ho imparato la lezione. Chiedendo aiuto!

Mi sono illusa o forse ho preferito volutamente illudermi, di aver trovato “l’amico perfetto!”

Un amico vero è colui che si manifesta senza avere il bisogno di chiedere.
Pensare che ho fatto il possibile per esserci costantemente per qualcuno in particolare.

Ho lasciato sempre la porta aperta perché credevo fermamente al bene comune da parte d’entrambi.
Ed invece si arriva al punto tale che si capisce qual è la linea di confine da non superare per essere “l’amico perfetto!”.

Chi ci vuole essere ci sarà a prescindere da tutto.

Perlomeno con Annalisa è stato davvero così.

Senza chiedere si è presentata con la sua sdraio tre notti di fila ad assistere me e il mio piccolo in ospedale. Un cuore grande! Come potrò mai dimenticare un simile gesto? Solo se colpita dall’Alzheimer, questo è certo.

Oppure il mio caro amico Emanuele che, poverino, assorbe i miei continui lamenti, e pur non essendoci mai visti è costantemente presente!

Nulla a che vedere con chi invece mi ha sempre detto “altroché se ci tengo alla tua amicizia!“.

Mi voleva così tanto bene che se oggi gli capita di incontrarmi per strada fa pure finta di non conoscermi! Che bella l’amicizia quella vera e spontanea, eh?…

Come i vomitevoli “ti voglio bene” che costantemente leggo e sento.

Ma il bene lo si dimostra e lo si fa, non soltanto per ripulirsi la coscienza.
Ah, con te stessa devi volerti bene!
Quando io affermo di voler bene a qualcuno è perché lo sento e faccio il possibile per dimostrarlo! Non antepongo i miei bisogni per abbandonare un’amica in difficoltà, mai.
Ancora rimembro quel “ci tengo altroché“!

Possibile che solo con te sia stata così ingenua?

Possibile che abbia veramente sperato che ci saresti stato?

Non posso credere che la mia ingenuità sia arrivata a tanto, darti così tanta fiducia quando invece non meritavi nemmeno una semplice conoscenza.

Ora che il tempo ha messo ogni piccolo pezzo, o per meglio dire “gesto” al proprio posto, sarò io a far finta di non averti mai conosciuto, sarò io a rinnegare il tuo nome, e sarò sempre io non volerti mai più nella mia vita, né come amico né come banalissimo conoscente!

Ora so che devo farcela da me, devo essere io e soltanto io a sapermi rialzare ad ogni caduta, ad ogni errore.

Devo essere io ad avere la forza di non chiedere.
Dovrò superare le mie paure ed imparare a dire di no e solo all’occorrenza sì!

Io, dannata ingenua che crede ancora che in questo mondo, in questa società, possa esistere del bene senza pensare al proprio tornaconto… stupida!

Fortunato chi ha anche un solo amico sincero e spontaneo al proprio fianco!

Antonia Flavio

 

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Magiare, magia e arti divinatorie

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