La domanda sorge spontanea …

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Davvero certe volte rimango perplesso di fronte alla visibilità data ad alcuni eventi dai media mondiali.

È il caso della incoronazione di Re Carlo di Inghilterra.

Di tutto e di più…Harry seduto in terza fila, tutti gli ospiti intervenuti e quelli non invitati, il cavallo che si impenna e sfonda una barriera, abiti e gioielli, chi ha portato la spada di Re Carlo, le signore commosse che assistono alla cerimonia sedute sul prato davanti al maxi schermo allestito dalla Ambasciata di Inghilterra a Roma …

Carlo III è diventato ufficialmente ieri (già lo era di fatto dallo scorso 8 settembre) il Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth.

Figlio maggiore della Regina Elisabetta II e del marito Filippo di Edimburgo, appartiene al casato Windsor.

È nato il 14 novembre 1948 ed ha quindi 74 anni.

Dopo l’infelice matrimonio con Diana Spencer (conosciuta anche come Lady Diana o Lady D) – durato dal 1981 e fino al 1996 – da cui ebbe due figli, William e Harry, l’attuale moglie di Re Carlo è Camilla Parker Bowles, dall’8 settembre 2022, Regina del Regno Unito e degli altri quattordici reami del Commonwealth delle nazioni.

L’8 settembre 2022, infatti, alla morte di Elisabetta II, Carlo è di fatto diventato il nuovo Re e Camilla Regina consorte. A volerlo è stata proprio la Regina Elisabetta II, che nel giorno del giubileo di platino del suo regno – 70 anni, il 6 febbraio 2022 – aveva deciso che Camilla sarebbe diventata Regina consorte.

Camilla è nata il 17 luglio 1947 ed ha quindi 75 anni, uno più di Carlo.

In prime nozze, nel 1973 col maggiore dell’esercito Andrew Parker Bowles, è madre di due figli, Tom e Laura Parker Bowles. Andrew e Camilla resteranno sposati fino al 1995.

E fin qui…direi può bastare…fatti loro se Carlo ha preferito Camilla a Diana, se Camilla “è stata una marpiona”, se Diana era molto più bella e vivace (il paragone Camilla lo perde in partenza), se i figli di Diana “sono un tantino incavolati”… “casotti del genere” sono successi, succedono e succederanno anche nelle famiglie cosiddette “normali”.

A me, francamente, “quei due vecchietti” hanno fatto solo tenerezza.

Pieni di rughe ancora più evidenti sotto il peso di oggetti che più che corone sembravano monumenti scultorei di Giò Pomodoro…

Oltre a diversi capi di stato e leader politici di altri Paesi, alla cerimonia di incoronazione del Re Carlo III del Regno Unito hanno partecipato alcuni sovrani di altre monarchie invitati all’evento, tra cui il Re Felipe VI di Spagna e il principe Alberto di Monaco.

Insieme a Carlo III sono tra i 29 monarchi rimasti nel mondo, gruppo di cui fanno parte oltre a quelli europei e africani, i sovrani delle famiglie reali più ricche e potenti del Sudest asiatico e del Medio Oriente.

A prescindere dal titolo assunto da ciascun sovrano, i paesi in cui i monarchi hanno da soli un potere assoluto sono Arabia Saudita, Bahrein, Brunei, Emirati Arabi Uniti, eSwatini, Oman e Qatar.

Quelli in cui condividono i poteri con un organo eletto e hanno un’influenza minima o quasi assoluta, a seconda dei casi, sono Bhutan, Giordania, Kuwait, Liechtenstein, Malaysia, Monaco, Marocco, Thailandia e Tonga.

E quelli, più numerosi e perlopiù in Europa, in cui hanno un ruolo cerimoniale sono Andorra, Belgio, Cambogia, Danimarca, Giappone, Lesotho, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia.

I re sono 17 (Arabia Saudita, Bahrein, Belgio, Bhutan, Cambogia, eSwatini, Giordania, Lesotho, Malaysia, Marocco, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia, Thailandia e Tonga). C’è soltanto una regina, dopo la morte di Elisabetta II: Margherita II di Danimarca.

Ci sono due prìncipi, uno in Liechtenstein e l’altro a Monaco, un granduca, in Lussemburgo, e un co-principe, ad Andorra, un principato piccolissimo tra la Francia e la Spagna in cui vige una diarchia parlamentare.

È l’arcivescovo cattolico Joan Enric Vives i Sicília, della diocesi di Urgell, in Tarragona, che esercita i propri poteri ad Andorra insieme al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

Ci sono un solo imperatore, in Giappone, e due sultani, uno in Brunei e l’altro nell’Oman.

Gli emiri sono due, uno in Qatar e l’altro in Kuwait, mentre negli Emirati Arabi Uniti – una monarchia elettiva – c’è un presidente che ha il titolo e i poteri di un monarca assoluto.

A seconda dei criteri utilizzati per compilare le liste dei monarchi nel mondo, ci sarebbe anche un altro sovrano la cui carica è elettiva: Papa Francesco, che di fatto è sovrano assoluto del Vaticano, lo stato più piccolo d’Europa.

Il monarca più anziano è il re saudita Salman bin Abdulaziz al Saud, che è in carica dal 2015 e ha 86 anni (il leader di fatto del paese è il figlio e principe ereditario Mohammed bin Salman).

Il più giovane monarca di un paese del mondo è il quarantaduenne emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, in carica dal 2013 in seguito all’abdicazione del padre Hamad bin Khalifa. La famiglia Al Thani governa il Qatar da quasi due secoli: da molto prima della dominazione dell’impero Ottomano, nel 1871, e anche in seguito all’indipendenza del paese dall’Impero britannico, ottenuta un secolo dopo.

E poi, per fare un poco di gossip, perchè non parlare anche di Jetsun Pema del Bhutan, la Regina più giovane, più bella e più felice al mondo, che compie 33 anni il prossimo mese di giugno?

Jetsun Pema, Regina del Bhutan, è la consorte del Re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck.

La sopravvivenza delle monarchie in Europa è stata favorita da una capacità di trasformazione e adattamento ai tempi, che si è storicamente concretizzata in una progressiva riduzione del potere politico e, più di recente, in un graduale ridimensionamento delle famiglie reali.

Ad esempio nel 2022 la regina danese Margherita II, incoronata nel 1972, ha privato dei titoli reali quattro dei suoi otto nipoti: ufficialmente per permettere loro di condurre vite normali e prive degli obblighi legati agli impegni della famiglia reale.

Più o meno per le stesse ragioni, nel 2019, il re svedese Carl Gustaf XVI aveva tolto il titolo di “Altezza Reale” a cinque dei suoi nipoti, quelli non in linea diretta per ereditare il trono.

Estremo opposto nell’eSwatini il re Mswati III regna in maniera autoritaria dal 1986, attraverso una repressione sistematica e violenta delle opposizioni politiche e ha il totale controllo del parlamento.

A questo punto la domanda sorge spontanea: come mai tutto questo clamore per i due “vecchietti neo regnanti” in Inghilterra?

E comunque a prescindere dalla risposta, concluderei con un “lunga vita al Re e alla sua Regina”…

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

1 Maggio 2023… giornata di “concertoni”

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