Daniela Santelli da avvocato a procuratrice sportiva e scrittrice

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Daniela Santelli è una giovane donna della provincia di Cosenza, di Rende per la precisione.
Daniela è stata per anni un valido avvocato, successivamente nel 2021, è diventata Responsabile Nazionale Esse Sport Calcio, una passione che l’ha resa una valida procuratrice di giovani promesse del calcio.

Daniela però, è anche una bravissima e talentuosa scrittrice.

Il suo romanzo “A un passo dal cuore” pubblicato nel 2018 è stato fin da subito un enorme successo.

Andiamo per ordine e conosciamo meglio questa poliedrica donna e artista.

Daniela raccontaci di te…

Daniela odia la noia e ha sempre bisogno di sentirsi viva, di provare forti emozioni. Amo la scrittura e il calcio da quando ero piccola. Sono fondamentalmente una donna romantica e sensibile, ma sicuramente molto difficile caratterialmente da conquistare. Da buona gemelli, amo il bello e tutto ciò che è estetica e sana follia. La vita calma e piatta non mi si addice, devo sempre trovare nuovi stimoli. Credo nell’amore, nella verità, che ritengo sia una prerogativa delle persone coraggiose e non codarde, e sicuramente sono cresciuta con valori molto elevati. Amo i tacchi alti, i colori nero e rosa, sono interista e golosa di dolci. Non conosco il significato della parola arrendersi. La mia vita è una sfida continua con la voglia di vincere.

Da avvocato conosciuta e stimata, decidi di rivoluzionare completamente la tua vita
lavorativa. Parlaci di questo tuo cambiamento e cosa ti ha spinto a prendere questa decisione…

Come ti dicevo il calcio è stato sempre una mia passione. Da piccola guardavo le partite dell’Inter con mio padre. Un giorno mi contattò un giovane calciatore, mi chiese di diventare la sua procuratrice sportiva, all’inizio gli dissi di no perché io facevo l’avvocato a tempo pieno. Poi vista la sua insistenza nel voler una procuratrice donna, accettai la sfida, entrando così nel mondo calcistico, prevalentemente maschile. In un paio di anni sono arrivata ad avere una nomina Nazionale nell’ambito di Esse Calcio e tante soddisfazioni per avere realizzato sogni di calciatori e calciatrici. Ringrazio quel giovane ragazzo che mi convinse al cambiamento, Giulio Mauro.

Hai scritto anche un bellissimo romanzo “A un passo dal cuore” che ha venduto e sta
vendendo numerose copie. Parlaci di questo tuo romanzo…

A un passo dal cuore è stato la mia terapia, la mia cura ad una storia d’amore finita. La scrittura mi ha aiutata a superare quel “trauma”. Ho amato moltissimo quell’uomo e forse inconsciamente l’ho voluto legare a me con qualcosa di bello. A un passo dal cuore è una storia di vita reale, forse per questo ha avuto tantissimo successo. Un amore con una persona impegnata, difficile ma allo stesso tempo indimenticabile. Tantissime copie vendute e io ringrazio sempre i miei lettori e le mie lettrici. L’amore è un grande privilegio, da vivere sempre, anche quando forse ha una fine già scontata. Gli appuntamenti con il destino vanno sempre rispettati.

“A un passo dal cuore” è anche un cortometraggio di successo. È stato in concorso per “Sorriso Rai Cinema Channel” al Festival internazionale della cinematografia sociale “Tulipani Di Seta Nera” XV Edizione. Parlaci di questa esperienza e dell’emozione provata…

È iniziato tutto per caso. Il primo gennaio dello scorso anno, decisi di iscrivere il cortometraggio A un passo dal cuore, al Festival dei Tulipani di seta nera. Siamo stati selezionati tra 400 cortometraggi nazionali e internazionali. Siamo arrivati quinti nella categoria Web Sorriso Rai Cinema Channel. Il corto è ancora sulla piattaforma Rai e sulla locandina c’è l’importante corona di allora di uno dei Festival più importanti in assoluto. Per me e per gli altri che hanno partecipato al progetto, è stata un’emozione unica. Anche un orgoglio per la mia terra di Calabria, visto che è stato girato qui. Ci tengo a precisare che l’idea di un cortometraggio sul mio libro, nasce in un evento di Ermanno Reda e Gianfranco Confessore, durante il concorso For Lady. È merito loro. Aggiungo che Reda è stato Produttore Esecutivo del cortometraggio e Confessore Direttore della fotografia.

Presto potrebbe divenire anche un film?

Ora è oggetto di interesse di una produzione cinematografica romana. Si pensa al film con la regia del regista napoletano, ma che vive a Roma, Antonio Centomani. Lui è da poco sceso qui a Cosenza per chiudere con me la sceneggiatura. Tra me e Antonio, c’è molto feeling artistico, mi piacciono le sue idee. È una persona molto preparata e competente, e come tale umile. Ora ci si avvia a partecipare ai vari bandi in Italia. Poi confido sempre in Dio.

Quanto di autobiografico c’è nel romanzo?

Giulia è il mio alter ego. Dolce, lunatica, passionale e un po’ stronza. Solo apparentemente debole e fragile. Ti confesso che le mie storie d’amore, le ho sempre chiuse io. Mi piace avere l’ultima parola. È un libro autobiografico, con un seguito che uscirà il prossimo anno, ma con una sorpresa.

La storia trattata è una storia d’amore difficile. Per Daniela cosa rappresenta l’amore?

L’amore è un sentimento molto raro da provare. Credo di averlo provato massimo due volte nella mia vita o forse anche una. Va coltivato, altrimenti diventa abitudine, noia. Merita rispetto e sincerità.

In questo momento Daniela è innamorata?

Ti rispondo che il mio cuore batte.

Per finire regalaci un pezzo tratto dal tuo romanzo…

Lo trovai all’ingresso, il mio cuore batteva fortissimo. Gli passai volutamente accanto ignorandolo. Il suo profumo, fu però peggiore di qualsiasi sguardo. Finite le udienze tornai a casa. Trovai la mia mamma sorridente. La fissai negli occhi e per un attimo fui tentata dal bisogno di confidarmi con lei, come quando ero una bambina. Poi decisi di non farlo, l’idea di dirle che ero innamorata dell’uomo di un’altra, non mi piacque, me ne vergognavo”.
(A un passo dal cuore)

La redazione di ScrepMagazine e il direttore Giuseppe De Nicola ti ringraziano per questa
tua intervista.

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Ansia, depressione, disturbi alimentari…quando stomaco e corpo somatizzano

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