Jules Bastien-Lepage “Il fieno”

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JULES BASTIEN-LEPAGE

“IL FIENO”

(1848-1884)

Olio su tela 160 x 195 cm

Musée d’Orsay, Parigi, Francia

Jules Bastien Lepage, pittore e scultore francese, nasce a Damvillers, un paesino di campagna nel 1848.

Cresciuto in una fattoria da genitori agricoltori è noto soprattutto per scene sentimentali strettamente associate con l’inizio del “Naturalismo”, uno stile artistico che emerse dopo la fase successiva del “Movimento Realista”.

Il primo insegnante di Jules Bastien-Lepage è stato il padre, lui stesso un artista.

Nonostante la passione per il disegno espresso già da ragazzo, dopo gli studi a Verdun, accetta un lavoro all’Amministrazione delle Poste.

Nel 1867, lasciato il lavoro, Jules si trasferisce a Parigi, dove frequenta la Scuola di Belle Arti di Alexandre Cabanel.

Durante questo apprendistato, Bastien-Lepage vince due premi nel disegno e nel 1870 fa la sua prima mostra.

Nel 1870 scoppia la guerra franco-prussiana, il pittore si arruola, ma rimane gravemente ferito al petto.

Guarito, ritorna alla vita civile tentando invano di trovare un lavoro come illustratore.

Espone la prima volta, senza molto successo, al Salon di Parigi nel 1870 e si guadagna da vivere facendo umili lavori di decorazione e dedicandosi a qualche ritratto.

Nel 1874 Jules Bastien-Lepage riespone al Salon ma questa volta viene accolto trionfalmente dalla critica e dal pubblico.

Ormai apprezzato, viene considerato in Francia un caposcuola con i suoi soggetti agresti in cui aderisce al gusto “curbettiano” molto in voga in quel periodo.

La figura umana ha sempre, per Jules Bastien Lepage, anche nei dipinti all’aperto, un interesse prevalente.

Dipinge le fatiche dei contadini preoccupandosi di fondere l’uomo con il paesaggio.

L’uomo ha sempre per lui, un interesse prevalente e un osservatore attento della realtà esterna, ma che non vuole trascurare la realtà dell’animo umano.

Il quadro intitolato “Il fieno” suscitò l’entusiasmo della critica che vedeva in quest’opera il capolavoro del ‘naturalismo” in campo pittorico.

Dopo aver viaggiato in Italia e vissuto ad Algeri per problemi di salute, Jules Bastien-Lepage muore a Parigi a soli 36 anni il 10 Dicembre 1884.

“IL FIENO”

La tela ottiene un successo strepitoso al Salon di Parigi del 1878.

L’artista illustra in modo molto efficace e assolutamente personale, l’epopea delle campagne francesi e raffigura i contadini in tutta la loro umiltà e fatica.

I soggetti dei suoi quadri vengono presentati con una intonazione poetica, senza nessun intento provocatorio o polemica sociale.

Dipinta su una grande tela, la giovane donna seduta in primo piano ha un’espressione stravolta, vistosamente marcata dalla stanchezza stampata sul suo viso.

Vicino a lei un contadino, anch’egli spossato, si è addormentato per riprendersi dal duro lavoro.

Tutta la composizione si rivela coraggiosa e potrae la linea dell’orizzonte insolitamente alta, lasciando così che i fieni di colore giallo sbiadito occupino il minimo necessario della tela.

Questi effetti di prospettiva, la tavolozza chiara, l’inquadratura ravvicinata sui due personaggi è per Bastien-Lepage fonte di ispirazione, come se facessero parte integrante della sua vita.

PER FINIRE:

Definito da Zola come il “successore di Millet e di Courbet”, tutti conoscono l’amore, l’ammirazione, che il pittore provava per tutto ciò che riguardasse la classe operaia.

Bastien-Lepage stesso si considerava geneticamente un “pittore contadino” e voleva infondere dignità e valore a una condizione considerata inferiore, descrivendo con partecipazione emotiva il lavoro dei campi in ogni sua forma.

Bruno Vergani

Se vuoi leggere il mio articolo precedente clicca sul link qui sotto:

Raffaello Sanzio “Resurrezione”

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