Rosalia, la Santuzza salva i Palermitani dall’Epidemia – (Ultima parte)

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…Il 26 maggio del 1624, in piena Pandemia, Girolama la Guttusa, una donna di origini umili,  sale sul Monte Pellegrino per adempiere  ad un voto che aveva fatto, e beve l’acqua che sgorga dal monte Pellegrino.

Improvvisamente ha la visione  della Madonna e di una giovane donna che si manifesta come Rosalia, la quale le indica un punto in cui, scavando, avrebbero trovato le sue reliquie.

In un primo momento nessuno crede a Girolama, ma dopo tanta insistenza,  alcuni frati del convento vicino, iniziano a scavare.

Con molta meraviglia, nel luogo indicato, trovano ossa umane che emanano un intenso profumo di fiori.

I resti vengono puliti e portati nella città di Palermo nella Cappella dell’Arcivescovo Doria Giannettino, il quale, per volere del popolo in pellegrinaggio sul Monte Pellegrino che continua a ricevere grazie,  malgrado non abbia  la certezza sull’autenticità dei resti, dichiara Rosalia la Santa Padrona di Palermo.

L’Epidemia, però, persiste…

Il saponaro Vincenzo Bonelli, un uomo disperato per avere perso la moglie a causa della peste, si reca sul Monte Pellegrino travestito da cacciatore per sfuggire alle guardie, con l’intento di suicidarsi.

Ma all’improvviso gli appare la figura di un Angelo…Rosalia!

Avvolta da una luce splendente lo blocca dicendogli che morirà di peste, ma prima dovrà confessarsi e riferire all’Arcivescovo Doria  di non dubitare sull’autenticità delle ossa rinvenute. Quelle ossa dovranno essere portate in processione per la città, invitando  il popolo a cantare il “Te Deum laudamus”.

Tutto avviene come predetto e, dopo avere accertato la veridicità delle ossa di Rosalia, il 9 Giugno del 1625 l’Arcivescovo dà ordine di svolgere la processione con le ossa della Santa, e mentre la gente  canta il “Te Deum laudamus” gli ammalati guariscono e il contagio si arresta.

Tre mesi dopo, il 3 Settembre del 1625, il Governatore dichiara l’estinzione dell’Epidemia, grazie all’intercessione di Santa Rosalia.

Ogni anno, da allora,  il 15 Luglio, a Palermo, viene celebrato il “Festino” durante il quale si svolge la processione con la Santuzza che viene trasportata su un carro, in  processione, per essere ricordata e commemorata.

Oggi, Santa Rosalia è venerata sia nelle’Eremo di Santo Stefano di Quisquina, ad Agrigento, che nel Santuario sul  Monte Pellegrino, a Palermo, i luoghi in cui Rosalia ha vissuto da eremita.

Da buona Palermitana anch’io sono devota alla Santuzza, ma ancora di più, lo era il mio Papà, ed è proprio nel suo ricordo che spesso vado in visita presso il Santuario sul Monte Pellegrino, in cui si arriva dopo aver percorso una scalinata immensa, e tutte le volte mi sento avvolta da una grande serenità.

La Chiesa è situata in una grande grotta scavata nella montagna dove Rosalia ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.

Il luogo invoglia alla preghiera e molta gente, soprattutto chi ha ricevuto una grazia,  vi arriva facendo il percorso a piedi, dalle falde del Monte, attraverso svariati sentieri.

Chi arriva al Santuario solitamente accende il cero, e chi ha ottenuto una grazia, a volte lascia un oggetto, solitamente in argento, che raffigura la parte del corpo guarita come un piede, una gamba, un braccio ecc.

Dentro alla Chiesa dove si svolgono le cerimonie, si sente il fruscio dell’acqua che scende dalla grotta.  Davvero “attraente” è la Statua della Santa ricoperta in oro zecchino, posta in un’urna di vetro, dove anni fa la gente lasciava le sue offerte, ma dopo avere subito vari furti è stato posto il veto.

Per concludere l’escursione, il momento più suggestivo si ha quando si arriva sulla cima del Monte Pellegrino, percorrendo un altro tratto di strada dal quale si vede tutto il Golfo di Palermo, con una vista mozzafiato,  dove è stata eretta la statua di Santa Rosalia che da lassù domina tutta la città di Palermo, fungendo da Patrona.

Miei cari lettori, spero di averVi emozionati ma soprattutto incuriositi, invitandoVi a constatare di persona tutto ciò che vi ho descritto…

Sono sicura ne rimarrete estasiati…e abbiate Fede!

Grazia Bologna

 Scatti Grazia Bologna – Santuario e Grotta Monte Pellegrino – Palermo

Immagine “Festino” dal Web (Canale 8)

Clikka sul link per leggere il mio articolo precedente…

Rosalia, la Santuzza salva i Palermitani dall’Epidemia – (Racconto in 2 Parti)

 

 

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Grazia Bologna
Mi chiamo Grazia Bologna e vivo a Palermo. Affascinata sin da piccola dallo scrivere, ho rafforzato il mio “Estro Artistico” ispirandomi, soprattutto, all’Amore verso la Vita e alla Foto. Adoro tutto ciò che è arte. A volte posso rimanere ore ed ore ad ammirare un quadro ed emozionarmi. Amo viaggiare perché mi porta ad esplorare nuove culture, ma sono orgogliosa di vivere nella mia amata Sicilia che mi regala paesaggi di mare che, per me, sono un’immensa fonte d’ispirazione. Ho partecipato a vari Concorsi di Poesie e Racconti in cui ho raggiunto, per ben due volte il Podio, ed ho ricevuto varie menzioni e premi speciali. Imprenditrice in attività di Call Center, ho condotto trasmissioni televisive e radiofoniche in emittenti regionali private, trattando varie problematiche legate alla famiglia. Da Marzo 2018 collaboro con “ScrepMagazine” come Socio di Accademia Edizioni ed Eventi curando la rubrica “Racconti di Vita Vissuta” e trattando argomenti vari.

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