“Poche righe bastano a mostrarci che non siamo altro che persone e tutto quello di cui abbiamo bisogno sono le persone per comprendere qualcuno che vaga alla ricerca di una casa in cui non sentire solitudine, di un piccolo gesto, di qualcosa che nessuno fa per te da tanto tempo“.
“Intro“, il saggio scritto da Tommaso Cozzitorto ed edito dalla Casa Editrice Grafichèditore di Antonio Perri, inizia con una bellissima prefazione curata dalla superba penna di Pasquale Allegro, docente, editor, scrittore.
Quella di Tommaso è una scrittura fluida, introspettiva, che coinvolge il lettore e lo invita ad una lettura senza pause. Perché si avverte il bisogno di lasciarsi attraversare dalle parole.
Sicché l’emozione non si esaurisce con una sola lettura.
Infatti, immediatamente dopo aver chiuso il libro, ci si ritrova a riaprirlo e diviene quasi naturale immergersi in una nuova lettura…
È il racconto del tortuoso viaggio nella solitudine di un uomo che si pone in ascolto del suo profondo cuore, raccoglie tutte le sue idee, prende nota dei suoi progetti, passa in rassegna desideri, pensieri sparsi, rimpianti, rimorsi…
È un uomo che intravede soltanto uno spiraglio di luce a cui aggrapparsi per concedersi il privilegio di sognare.
Quante volte ci siamo fermati in una perenne attesa, ci siamo lasciati tentare dalle occasioni, mentre la vita ci sfiorava e prendeva il largo!
Intrappolati nei se, nei ma, nelle catene invisibili che ci impedivano di infrangere la nostra corazza, incapaci di godere il momento, nonostante già si agitasse dentro di noi il desiderio di un salto di qualità.
“C’è tempo, c’è ancora tempo… per rimandare il momento…”
Un dialogo muto con i nostri pensieri più reconditi non lasciava spazio ad alcuna apertura.
Così abbiamo scelto che l’introduzione fosse la nostra casa senza mai credere che il capitolo nuovo potesse iniziare…
Sono tante, troppe, le incompiute che orbitano attorno alle nostre esistenze.
“Ogni giorno si uccide un’emozione quando questa diventa ostacolo al tuo cammino, ogni giorno si uccide un sogno senza accorgersi del dramma consumato; una telefonata distratta, una cena mal riuscita, con il cuore corazzato stai consumando una fine”.
Une porte entrouverte…
La Grande Bellezza: dialogo con lo studioso di Estetica, Raffaele Gaetano