Incontro con la scrittrice e poetessa Zaira Sellerio

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Oggi incontriamo con piacere la poetessa e scrittrice Zaira Sellerio.

1. Ci vuole parlare di sé e dove nasce? Chi è Zaira Sellerio?

Sono siciliana, nasco a San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo. Sono una donna che ha creduto da sempre nel cambiamento della condizione femminile. E, nonostante sia rimasta delusa da tante circostanze, ho comunque trovato la forza di riscattarmi. Fin da giovane, mi sono trasferita con la mia la famiglia in Svizzera. Poi mi sono sposata, non ho avuto un matrimonio felice.

2. Il romanzo ‘Dal profondo del cuore’ parla di una vicenda realistica vissuta sulla propria pelle?

Sì, ho deciso di portare la mia testimonianza sulla condizione delle donne di un tempo e ancora oggi mi batto affinché sia riconosciuta dignità alla figura femminile nel rapporto di coppia e nella nostra società.

3. Fa un altro lavoro oltre a scrivere?

Per ben 42 anni ho lavorato in una fabbrica di elettronica e adesso sono in pensione.

4. Il suo romanzo mostra una società arcaica che purtroppo in alcune zone continua ad esserci, secondo lei, come si può modificare tutto questo?

È un fatto culturale, c’era tanta chiusura in passato e certamente la società si è evoluta, anche se diversi paletti sono rimasti inflessibili. Come andare oltre? Investendo nella cultura e nelle generazioni future.

5. Da cosa nasce secondo lei e la sua esperienza, la violenza in un uomo?

L’uomo – in generale – è violento “di natura” perché vuole possedere, perché intende far valere la sua supremazia, concetti che gli sono stati inculcati fin dall’infanzia. E sempre nell’infanzia, se ha assistito o subito violenze, sarà a sua volta un portatore di violenze. L’educazione dei giovani è fondamentale per venirne a capo.

6. È frutto di particolari devianze la violenza?

Io partirei dalla famiglia. È lì che bisogna capire come è nato un atteggiamento, poi chiaramente tutto dipende dal percorso esistenziale che ognuno fa.

7. Quali sono state le difficoltà più grandi che ha trovato mentre scriveva? Come le ha risolte?

È stato difficile ripercorrere momento per momento ciò che ho vissuto, il dolore è latente e non si può certo cancellare del tutto scrivendone, ma chiaramente lo scriverne permette di alleggerirne il carico, quantomeno di metterlo da parte e di osservarlo, contenendolo meglio. Ho riversato tutte le mie angosce nel libro.

8. Nel libro racconta di una donna, che, solo giunti alle ultime pagine del romanzo vediamo che raggiunge la consapevolezza di sé, libera dalle dipendenze e dai maltrattamenti che ha dovuto subire. Ci vuole raccontare un pò del suo vissuto?

Ho dovuto lottare tutti i giorni per trovare la forza di andare avanti. Dopo un tentativo di tagliarmi le vene, ho deciso che dovevo volermi più bene. Dopo la nascita dei miei due figli, ciò che mi è costato di più e stato liberarmi delle altre gravidanze perché secondo mio marito non ce le potevamo permettere economicamente.

9. Scrive tanto, ho letto bellissime poesie. Pensa di raccogliere e pubblicarle in un libro?

In realtà, una raccolta di poesie è stata già pubblicata anni fa, si intitola “L’ultima valigia di cartone“, a cura della Michelangelo 1915 Editore.

Grazie Zaira per il tempo che ci hai concesso. Sei una donna forte, i tuoi trascorsi, benché tristi, denotano in te un forte amore per la vita, una meravigliosa dote che  consente di vedere la luce anche nella più completa oscurità.

Speriamo di incontrarci presto in Italia e attendiamo nuove pubblicazioni.

Angela Amendola

Zaira Sellerio (nome d’arte) è una scrittrice italiana, nata a San Giuseppe Jato il 10 giugno 1954.

Fino all’età di cinque anni, vive in un rione popolare di Palermo (Uditore) insieme ai nonni, da cui impara a rispettare ed amare il prossimo.

Nel 1965, terminata la frequentazione delle scuole Elementari, si reca con la famiglia a Klingnau, un paesino della Svizzera Tedesca.

Fin dalla giovane età, nutre una profonda passione per la letteratura e la poesia, anche perché la sua sensibilità si rafforza per il difficile adattamento in un Paese del tutto diverso da quello d’origine.

Zaira trova nella scrittura un valido rimedio contro la solitudine.

La sua vena letteraria esplode in alcuni scritti, molto apprezzati dalla critica e dal pubblico.

Il suo romanzo “Dal profondo del cuore”, edito dalla Michelangelo 1915 Editore di Napoli, (ristampato dalla casa editrice ARDUINO SACCO EDITORE )ottiene molteplici riconoscimenti ed un buon successo è anche quello riscontrato dalla raccolta poetica “L’ultima valigia di cartone”, sempre pubblicata con la stessa casa editrice partenopea.

Per il romanzo “Dal profondo del cuore”, giunto alla terza ristampa, ha ricevuto il PREMIO INTERNAZIONALE EUROPA e il IV PREMIO 2014 LUGANO. A SANBUCA DI SICILIA NEL MESE DI MAGGIO 2018 HA RICEVUTO IL II PREMIO NAVARRO IN SICILIA .

MENTRE NEL MESE OTTOBRE 2018 A RICEVUTO ALLA 10 EDIZIONE LILLY BROCE “LA PERGOLA ARTE” FIRENZE IL PREMIO SPECIALE

Alcuni suoi componimenti sono stati premiati in varie manifestazioni culturali:
• Premio nazionale di poesia “Arturo Massimi” Ottobre 1999, Mentana Roma;
• Targa per il premio di narrativa; concorso internazionale “Pelosa” Messina Novembre
2000;
• Targa di poesia Ottobre 2000 della Provincia di Roma;
• Concorso internazionale “Antonio de Curtis” Roma;
• Premio Poeti e società delegazione della Svizzera Tedesca (concorso internazionale, menzione di merito);
• Il premio di poesia inedita, quinta edizione premio / l’attualità – Bartolucci diploma di finalista, 27 ottobre 2001;

• Concorso internazionale artistico-letterario, Antonio de Curtis “Totò”, Roma 22 ottobre 2002;
• ALIAS (Accademia Letteratura Italo Australia Scrittori, con la collaborazione c.r.a.s.e.s di Palermo, Concorso Letterario Internazionale III Premio ex aequo di poesia, 10 ottobre 2003;
• I PREMIO DI POESIA galleria “Il salotto dell’arte ROMA 22 Marzo 2009;
• PREMIO UNA VITA PER LA CULTURA “Galleria Salotto dell’arte ROMA” Aprile 2012;
• Premio Internazionale di Poesia Dialettale “Radici Poetiche”;
• Finalista nella rassegna di testi d’antologia, dedicata a Massimo Troisi, giugno 2015.

E’ altresì autrice dell’opera “Piacevoli Equivoci”, pubblicata da Arduino Sacco Editore e nel 2014 è stata inserita nell’Antologia “Vivo da Poeta” di Torino. Si diletta a scrivere poemi in dialetto siciliano.

Attualmente vive a Neuenhof, nel cantone Argovia (Svizzera) e, dopo aver lavorato in un’industria come Tecnico Elettronico, da un anno è pensionata e ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura.

La prima moglie: Rebecca

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