Il senso di non appartenenza

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Il senso di non appartenenza

Nasci libero da pregiudizi e assorbi ciò che ti circonda, che sia amore o meno, come una spugna, e ti apri alla vita come il sole, ricco di energia e voglia di scoprire, curiosità e voglia di esplorare.

Una prima fase che formalmente, nessuno di noi ricorda, ma è lì, stratificata alle basi di emozioni e ricordi, che ci accompagna in tutto il nostro cammino.

Poi debutti in società e cominci ad imparare cos’è giusto o sbagliato, bello o brutto, buono o cattivo; e ancora lavoro da ricchi o da povero… ”Perché il lavoro non è dignità e diritto per tutti?!”.

Tutte queste etichette: sembriamo delle piccole scatolette confezionate in un centro commerciale e la vera fortuna sarà non essere inscatolati ed etichettati.

Ma non c’è limite: non appartieni a questo luogo, gruppo, corrente di pensiero o politico, non hai la giusta altezza o peso, colore o vestito; sei sempre fuori o dentro un insieme.

Ma un insieme di che?

L’insieme più importante è quello da cui sei composto e ti distingue come essere unico e pensante, a cui puoi accompagnarti con ciò che ti offre la vita: natura, persone, ambiente, arte…..

Dentro di te invece arde un fuoco incondizionato ed ingiustificato; un forte legame che ti unisce ad un luogo o ad una persona e ami senza saperlo spiegare neanche a te stesso. Esiste, è dentro di te, ma non è necessario palesarlo, né giustificarlo, perché tu sai che è parte di te e questo ti basta.

Poi girare il mondo, vagare nell’universo, ma tutto ciò è sempre con te, dentro di te, in armonia con il tuo corpo, la tua mente e le tue emozioni: un meccanismo di cui non puoi fare a meno e che nessuno può e deve sottrarti.

È dentro di te, sai che c’è e prima o poi ti ricongiungerai a ciò che ti appartiene, perché è parte di te…

Simona Trunzo

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“Fumìna incontra Dante”… un poeta è come un bambino 

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