“Fumìna incontra Dante”
Un poeta è come un bambino
“I bambini sono come i poeti: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi…” Stanislaw Jerzy Lec
Questa citazione per introdurre il viaggio di Fumìna, che incontra Dante, e grazie alla guida del sommo poeta potrà capire e approfondire i canti dell’opera.
Attraversare Inferno, Purgatorio e Paradiso è un viaggio verso la conoscenza dell’essere umano, evidenziandone pregi e difetti e, valori e non, della vita: una guida alla crescita individuale e sociale per adulti e bambini.
La Divina Commedia, reinterpretata per i più piccoli, può diventare uno strumento di educazione sentimentale, per una crescita solida e lo sviluppo della consapevolezza del libero arbitrio, di cui ogni singolo è dotato. Le nostre scelte determinano ciò che siamo e diventiamo.
Fumìna incòntra Dante
Nél mèzzo dél cammin di nòstra vìta
mi imbattéi in una creatùra futùra…La drìtta vìa ór sì ché è smarrìta!
Ma ché succède, nón sóno cèrto quésti i vèrsi!
Quali sóno quésti avveniménti divèrsi?
Quali vìe óra attravèrsi?
Fumìna è arrivàta dal futùro
pér incontràre Dante é andàre sul sicùro,
nón voléva èssere un gèsto oscùro.
Quàlche cànto vuòl farsi spiegàre,
perché nón è sèmpre fàcile da assimilàre
é cón lui sarà più fàcile interpretàre.
Dante si dimóstra predispósto
pér la Divìna Commèdia nón è fuòri pósto
éd è felìce di offrìre a Fumìna suppòrto.
“La bòlgia dégli ipòcriti”, gènte finta:
“Càro maèstro perché parla di gènte dipìnta?”
“Risplendono délla lùce déll’òro
è talménte fòrte ché nón puòi guardàre lóro.
Il mànto indossàto, delle reali vesti
è simbolo di dignità e autorità veri.
La maschera malinconica che indossavano in vita
nell’inferno ora li accompagna in una agonia infinita.
E nel parlare del difetto della verità
ai senesi ho fatto riferimento già.
Così nel ventinovesimo capitolo
si incontrano costoro.
Questa giovane brigata
tra lussi ed eventi sfarzosi si è data a una vita disordinata.
Così com’è l’arte di Capocchio
che sa ingannare e truffare il tuo occhio.
Un personaggio arguto ed estroso
che nel suo imbroglio è anche molto ambizioso.
È ora di risalire sulla superficie della terra
e lasciare Balzebù e la sua caverna.
Ora si intravede la luce degli astri,
una via che conduce a nuove parti.
Nel Purgatorio stiamo girando
e nel sesto girone si nota qualcosa di strano alquanto.
Si tratta di un albero, ma è capovolto,
la punta e i rami son giù, è proprio stravolto.
Le radici si alimentano dal cielo
è particolare davvero.
Alla sinistra, dal monte che blocca la via
sgorga una sorgente d’acqua limpida che dalle fronde va via.
Di quest’acqua ci si potrebbe dissetare
e i frutti dell’albero assaporare.
Ma questo riflesso è l’albero della vita
che in tutt’altra maniera è definita.
Le anime del Purgatorio hanno fame e sete,
ma nulla riceveranno, a me credete.
E come giovani piante rinnovate di fronde recenti
ci allontaniamo da queste vie adiacenti.
In questo passaggio di purificazione
ci avviamo ad una nuova situazione.
Ed eccoci giunti al Paradiso:
un bagliore improvviso.
Al termine del nostro cammino
i nostri occhi una candida rosa apprezzano.
Si tratta della rosa dei beati,
che dagli Angeli in volo sono accerchiati.
Ma una nuova presenza sopraggiunge lieta:
è Beatrice che alla luce porta come una cometa.
Ma qui Dante si perde nel suo pensiero
e il suo sguardo è sempre più fiero.
E così ora Dante a Fumìna parla
e della sua amata decanta.
“Quando l’ho vista la prima volta
nel mio cuore c’è stata una svolta.
Quando penso a lei non trovo le parole
il mio essere poeta risulta essere una frode.
Sognare il Paradiso
e vederlo nel suo viso.
Le lodi più belle a lei ho dedicato,
perché il suo viso mi ha ispirato.
Di parlare a voce non sono capace,
ma il mio scrivere sarà audace.
Dante ritorna sulla retta via
e a lei pensa e scrive con tanta fantasia.
La Divina Commedia per lei scriverà
e nell’infinito con lei volerà.
Fumìna è rapita dall’ardore di questo dire
e l’incontro con Dante vorrebbe proseguire.
Ma è giunto il momento di congedarsi,
il tempo è scaduto non può più fermarsi.
Ringrazia di cuore il sommo poeta
e tutto ricorderà lieta.
La Commedia è Divina
e ancor più piace a Fumìna.
Simona Trunzo
Clicca sul link per leggere il mio articolo precedente: