Scalea: esiste concretamente l’eventualità che il caso riguardante Denise Pipitone subisca una svolta decisiva.
Una ragazza rumena di ventuno anni, proprio in queste ore, si troverebbe presso la Caserma dei Carabinieri della Stazione di Scalea (Cosenza), poiché si rivela impellente la necessità di effettuare una serie di controlli chiarificatori in merito alla vicenda che vede come protagonista Denise Pipitone.
Tutto ha inizio a partire da una segnalazione avanzata da una commerciante della zona, la quale avrebbe immediatamente notato, al passaggio della ventunenne, un’inequivocabile somiglianza con la piccola di Mazara del Vallo, misteriosamente dileguatasi nel settembre del 2004.
Le indagini sono condotte a partire dalla ricostruzione dell’albero genealogico della giovane donna, che pare abbia un rapporto conflittuale con la famiglia d’origine.
Proprio per tale ragione, la ragazza vivrebbe in un altro luogo rispetto a quello dei genitori.
Ma la coincidenza maggiormente pregnante viene individuata nel caso di omonimia.
Parrebbe, infatti, che la stessa ragazza si chiami, incredibilmente, Denise.
Si attende un probabile esame del DNA.
In seguito agli esiti rivelatisi del tutto fallimentari, prodotti dalla recentissima pista russa, si invita alla massima cautela ed all’estrema prudenza.
Ulteriori aggiornamenti significativi, qualora ce ne fossero, saranno puntualmente riportati su ScrepMagazine.
Maria Cristina Adragna
Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:
Che Dio faccia in modo che Denise venga ritrovata.
[…] Il caso di Denise Pipitone: una speranza che si riaccende… […]