E io invece ti dico
di correre
vivitela di corsa sta vita
hai solo da guadagnarci
e chi ti insegue non ti arriva
chi vuole trattenerti non ti afferra
chi vive immobile non ti conoscerà
ma non ti preoccupare
non serve conoscere tutti
corri dico io
brucia veloce brucia giovane
guardati i tramonti
ma non perderti le albe
non dormire
c’è tempo per quello
per ora corri
fatti trovare da una parte e dall’altra
sbattiti forte, scuotiti se sei stanco
quando fai una cosa bella
non è vanità il riconoscerla
abbi la cura di darti una pacca sulle spalle
non aspettare la musica per ballare
balla, salta e corri
corri come un felino
sii ingordo di vento
il vento sta dalla tua quando corri
ti si sbatte in faccia e ti fa lacrimare un poco
ma son gocce preziose
i fiori hanno sempre sete
brucia veloce brucia giovane
dai tutto e subito
che l’unico orologio esatto della vita
indica solo l’ora e l’immediato
corri e corri
non ti preoccupare dei paesaggi
ti verranno incontro
le cose che ti servirà imparare
verranno ad abitarti dentro
spontaneamente
tu pensa a correre
a correre forte forte
che tanto
visti di sfuggita
siamo tutti più belli.
(Gio Evan)
Tu sei una
che si pulisce le lacrime da sola,
ma che pulisce anche le lacrime
degli occhi altrui
sei una che prende poco
che lascia il resto
che riceve un broncio
e consegna un sorriso
tu sei una
che gioca ma che non fa il loro gioco
dici ciao a chi non saluta mai
una che si ferma davanti alle strisce pedonali
più del dovuto,
per rassicurarsi che tornino a casa sani e salvi
sei una che abbraccia
in un mondo di mani sporche
sei una che poi torni a casa
e ti lavi forte,
per non rimanerne coinvolta
tu sei una
che dà valore al lunedì
che sorprende i giorni di pioggia
una che ha pensieri belli sulla bicicletta,
che ci tiene a vivere,
una che anche la vita
ci tiene a te
tu sei una
che quando urlo al mondo
tutti i dolori che ho dentro
mi salvo solo
se ti penso.
(Gio Evan )
Vorrei
portarti via
da tutta questa gente
che dice di amare
che ci promette
una terra migliore
e poi
ci lascia a mare.
(Gio Evan)
Chi è Gio Evan?
Io mi sono avvicinata alle sue micro poesie grazie ad un libro che mi avevano regalato.
Da subito ho intuito che non era destinato a diventare fenomeno poetico passeggero.
Gio Evan appartiene a una nuova generazione di poeti giovani, che grazie anche ai social network, hanno liberato i versi dalla gabbia elitaria in cui erano confinati.
Con Gio Evan la poesia arriva sulla carta stampata dopo aver percorso le strade, essersi sporcata con la polvere che le ricopre e delle storie che le animano.
Ormai è un fenomeno… le sue micropoesie vengono citate, condivise, scritte sui muri, appese agli alberi.
Da anni incanta il pubblico in spettacoli di quella che lui stesso chiama “filosofia comica”, dove accorrono persone di età diversa.
È scrittore, performer e cantautore.
Il suo stile non permette una classificazione, è onirico, surreale, giocoso, ironico, ma il suo stile è sempre un inno all’amore e alla vita.
Gio Evan all’anagrafe Giovanni Giancaspro, nasce il 21 aprile 1988 in Italia.
“Artista poliedrico: scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada e capitano pirata della ciurma Granché. Ma lui non lo sa e vola lo stesso.”…
Pubblica il suo primo libro nel 2008 “Il florilegio passato”, racconto che narra dei suoi viaggi, senza soldi e senza scarpe.
Denota una forte ricerca spirituale e poetica visionaria con una punta di ironia.
Durante gli anni che vanno dal 2008 al 2012 intraprende altri viaggi che lo porteranno in tutta Europa e in tutto il Sud America, con l’aiuto di una bicicletta.
Comincia a studiare e vivere accanto a maestri e sciamani del posto, dai quali riceverà iniziazioni sciamaniche e attivazioni al mondo vibrazionale-terapeutico (in Argentina verrà battezzato come “Gio Evan” da un Hopi).
Grazie a queste esperienze imparerà e consoliderà la sua arte, creando così una personalità molto forte e complessa.
Si avvicina al surrealismo, al nonsense, al gioco sacro…
Fonda nel 2013 il progetto musicale “Le scarpe del vento” con cui si esibisce in concerti in tutta Italia proponendo brani inediti di cui è autore.
È un cantautore quasi onirico che si accompagna a tratti da armonie di ottimo blues…
Inizia nello stesso periodo due progetti in strada “Gigantografie” e “Le poesie più piccole del mondo“.
Comincia a usare le città in cui si trova a passare come proprie mostre da visitare.
Il progetto comincia a suscitare curiosità da parte di molti.
Il suo primo romanzo è “La bella maniera“.
In seguito pubblica il suo quarto libro “Passa a sorprendermi” confermandosi come poeta contemporaneo nella scena italiana.
Nel 2017 in “Capita a volte che ti penso sempre“, raccoglie l’esperienza maturata con “Le poesie più piccole del Mondo”.
Dopo soli quattro giorni dall’uscita raggiunge la vetta in categoria poesia su AmazonStore.
E da lì tutto in discesa.
Simona Bagnato