Édouard Manet (parte decima)

172219

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Édouard Manet (parte decima)

“Rose muschiate in un vaso”

Olio su tela 55,9 x 34,6 cm.

Institute, Williamstown, Massachusetts, USA.

Édouard Manet ha dipinto una serie di nature morte di grande bellezza, trovando nelle cose più semplici e quotidiane una fonte di ispirazione e studio.

Manet ne realizza molte di più di quante non ne abbiano dipinte i suoi contemporanei (fatta eccezione per Monet, Fantin-Latour e Cézanne).

L’opera, dal formato di media dimensione denuncia l’influenza di Chardin, celebre pittore inglese di nature morte (nella foto)

dal sapore semplice e di immediatezza comunicativa.

“ROSE MUSCHIATE IN UN VASO”

Il pesante vaso di vetro a forma di clessidra non appare in nessun altro suo dipinto floreale.

Infatti la composizione sovverte lo schema utilizzato da Manet in dipinti simili, in cui di solito un’esplosione floreale fuoriesce da un vaso piccolo e delicato.

Qui al contrario, è il vaso a dominare la struttura fortemente verticalizzata, anche se in questo capolavoro esprime tutto il suo mondo interiore plasmato in mille forme.

Si ipotizza che l’artista mirasse a rappresentare la rifrazione della luce attraverso la curvatura del vetro e la solidità pesante del vaso posto sul piano del tavolo.

Con tutta probabilità apparteneva alla casa quando Manet e sua moglie affittarono una villa fuori Parigi, dove Manet già gravemente malato si limitò a dipingere scorci di giardino e nature morte.

Il bouquet, reso brillantemente con un virtuosismo che rivela una maestria ancora intatta, sembra essere stato infilato nel vaso in modo sbrigativo.

Questa mancanza di formalità e questo senso di casualità conferiscono al dipinto la sua sconcertante immediatezza; una scena di vita quotidiana rappresentata con sincerità e franchezza che affascina subito chi guarda.

Per finire, un solitario bocciolo adagiato sulla tavola, metafora toccante, forse, dal doloroso stato fisico dell’artista.

CONCLUDENDO:

Manet realizza una composizione che penetra in profondità sfiorando la poesia.

Nonostante l’infermità, l’artista è riuscito a infondere in questi dipinti un’intensità e un vigore tali da renderli tra le sue prove più affascinanti.

Bruno Vergani

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here