Fummo sereni

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Il 4 aprile del 2020, scrivevo questo.
Adesso che la pandemia allenta le stringhe ai nostri polsi, ripropongo ciò che accoratamente pensavo e penso.
Un unico suggerimento: che gli sprazzi di serenità non vengano mai più dati per scontati e che si possa gioire dell’essenziale.

La libertà? Un volo sulle ali di una farfalla… 

Non fummo felici. La felicità non esiste. Cercate di credere a quel che vi scrive un’eterna malinconica, una qualunque, una di quelle che di disordine dentro ne ha sempre avuto da vendere, e all’ingrosso per giunta.
Tuttavia fummo sereni, troppo, incommensurabilmente.
Così tanto da non averne la più pallida contezza.

Ti incontravo per le vie della città e ti salutavo con un disorientato e timidissimo cenno della mano. Invece avrei dovuto attraversare la strada per venire ad abbracciarti forte, come se non avessi mai più avuto la possibilità di rivederti.
Avremmo dovuto vivere con amore, in amicizia, con gratitudine nei confronti della libertà.
Quando tutto questo avrà una fine non temerò più alcun giudizio.

Credo che sarò abbastanza imbevuta di solitudine da potermi concedere all’abbandono dei gesti più affettuosi, quelli che non ho mai elargito per un eccessivo senso del pudore.
Spero che possiate optare per analoghe decisioni.

Fummo sereni…adesso è tutto fin troppo chiaro…

Maria Cristina Adragna

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Maria Cristina Adragna
Siciliana, nasco a Palermo e risiedo ad Alcamo. Nel 2002 conseguo la Maturità Classica e nel 2007 mi laureo in Psicologia presso l'Università di Palermo. Lavoro per diverso tempo presso centri per minori a rischio in qualità di componente dell'equipe psicopedagogica e sperimento l'insegnamento presso istituti di formazione per operatori di comunità. Da sempre mi dedico alla scrittura, imprescindibile esigenza di tutta una vita. Nel 2018 pubblico la mia prima raccolta di liriche dal titolo "Aliti inversi" e nel 2019 offro un contributo all'interno del volume "Donna sacra di Sicilia", con una poesia dal titolo "La Baronessa di Carini" e un articolo, scritti interamente in lingua siciliana. Amo anche la recitazione. Mi piace definire la poesia come "summa imprescindibile ed inscindibile di vissuti significativi e di emozioni graffianti, scaturente da un processo di attenta ricerca e di introspezione". Sono Socia di Accademia Edizioni ed Eventi e Blogger di SCREPmagazine.

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