Corilla Olimpica: una VIP letteraria tra onori ed onoranze solenni

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Corilla Olimpica

Una Vip letteraria tra onori ed onoranze solenni

Napoleone è alle porte, anzi è già in Italia: il governo della Toscana affidato al generale Alexandre Miollis, giusto per capirci ed inquadrare il contesto.  Di fronte a tutto ciò, Vittorio Alfieri, patriota ed ardente nazionalista, non risparmia parole tracimanti di livore e disprezzo nei confronti dell’oppressore gallico: “Se il signor Generale Miollis comandante a Firenze ordina a Vittorio Alfieri di farsi vedere da lui, purchè il suddetto ne sappia il giorno e l’ora, egli si renderà immediatamente all’intimazione. Se poi è un semplice privato desiderio del Generale Miollis di vedere il sunnominato individuo, Vittorio Alfieri lo prega istantemente di volerlo dispensare, perchè, stante la di lui indole solitaria e selvatica, egli non riceve mai nè tratta con chi che sia”.

Uno sbarramento espresso col periodo ipotetico dell’ironia, fateci caso: l’ironia del nostro Titano italiano s-piazza sempre, anche quando la piazza è visibilmente occupata dagli invasori.

Chissà cosa avrà pensato l’Astigiano, quando il governo francese concesse all’accomodante Corilla le onoranze solenni, tenutesi (dicitur!) nell’Accademia Fiorentina in memoria di questa illustre nostra letterata deceduta.

Maria Maddalena Morelli (Pistoia, 17 marzo 1727 – Firenze, 8 novembre 1800), questo il suo nome al secolo, era figlia d’arte: il padre, Jacopo, pare sia stato un violinista.

Nessuno mette in dubbio i prematuri e chiari segni di grande intelligenza sin da bambina: oltre a questo,  non possiamo fare  a meno di evidenziare conoscenze non comuni in filosofia naturale e morale o un’abilità innata per la poesia improvvisata o estemporanea (che successivamente la renderanno famosa a mo’ di  Vip letteraria).

Sicuramente si misurò col potere e ne trasse beneficio: nel 1764, ad esempio, pubblicò a Bologna, tramite Lelio Dalla Volpe, il Canto In Lode di Maria Antonietta, donde ne venne fuori un posto di poetessa laureata presso la Corte austriaca, offerto dallo stesso Imperatore Francesco I.

Ebbe persino la stima di Maria Carolina, sorella del Granduca di Toscana, che non poche volte assistette alle sue performances poetiche.

Il 16 febbraio 1775, in Arcadia, fu indetta un’adunanza per promuovere la sua incoronazione in Campidoglio, a Roma, dietro le insistenze del suo Mecenate (e amante) Don Luigi Gonzaga, principe di Castiglione.

Raccomandazione che cadde nel vuoto, ma che si concretizzò più in là grazie ad un altro suo amatore: più precisamente, il 31 agosto 1778, ottenne dal papa l’assenso all’incoronazione di Poetessa laureata e al conferimento del titolo di Nobile Romana, un onore che, in precedenza, era toccato solo al Petrarca e a Bernardino Perfetti.

«Leopoldo protesse, ed amò pure una Maddalena Morelli, meschina poetessa, conosciuta col nome di Corilla Olimpica, che volle onorata alla sua corte e fece coronare in Campidoglio a guisa dell’antica Corilla, e perché delegò ad un monsignor Maffei, vescovo di Monte Pulciano, a lui caro, ed a Pio VI, l’incarico di promuovere ad ogni costo quella ridicola incoronazione, i romani che accolsero fra le risa e le fischiate la poetessa, fecero affiggere la seguente satira contro l’infatuato Corillista: “Ordina e vuole Monsignor Maffei / Che se passa Corilla coll’alloro / Nessun le tiri bucce o pomidoro / Sotto la pena di bajocchi sei”» (Giovanni La Cecilia, Storie segrete delle famiglie reali, vol. IV, Genova, 1859, p. 656).

Vox populi…

Fortunatamente una sua grande estimatrice, Madame de Staël, si ispirerà a lei per la sua Corinne: tirando le somme, dopo il giudizio benevolo di Metastasio, è un’altra voce autorevole a darle la sua fiducia.

Per quella docile simpatia che mi lega alla baronessa di Staël-Holstein, la mia penna allenta l’abbrivio: forse è meglio…

Francesco Polopoli

Opera in foto:

Cristopher Hewetson (Kilkenny 1734 – 1798)

La fonte da cui ho ricavato l’immagine è presente nel seguente sito:

http://www.museodiroma.it/it/opera/maria-maddalena-morelli-arcadia-corilla-olimpica

Se vuoi leggere il mio articolo precedente clicca sul link qui sotto:

Leopardi…Pisa sì, Roma no: il poeta come tour operator

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Francesco Polopoli
Sono laureato in Lettere classiche, docente di lingua e letteratura latina e greca presso il Liceo Classico di Lamezia Terme (CZ), membro del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. Divulgo saggi a tema come, a solo titolo di esempio, Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli, SGF 2017, ... Ho partecipato a convegni di italianistica, in qualità di relatore, sia in Europa (es. Budapest) che in Italia (es. Cattolica di Milano). Attualmente risiedo a Lamezia Terme e da saggista amo prendermi cura dell’antico come futuro sempre possibile di buona memoria. Il mio parere sul blog? Un vascello post-catulliano ove ritrovarsi da curiosi internauti: al timone del vascello ci stanno gli autori, passeggeri sono i tanti lettori a prova di click…

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