Chi è stato il più brutto artista del Medioevo?

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Chi è stato il più brutto artista del Medioevo?

Statua di Giotto, Galleria degli Uffizi (Firenze)

Stando all’hit parade di Giorgio Vasari, sulla base di una descrizione di Boccaccio, è stato proprio Giotto: “non c’era nessun uomo più brutto nella città di Firenze”, all’infuori di lui, acciderba!

Alto un metro e cinquantotto centimetri, appena zoppicante per una caduta da giovane, dalla testa grossa e rozzamente squadrata per la fronte sfuggente, con l’occhio sinistro più piccolo del destro e il collo taurino: insomma, la descrizione non è una delle migliori, ad occhio e croce!

Senza dire che la sua capacità cranica era superiore alla media di circa 200 centimetri cubi: un bel capoccione, vero!?

Si dice che papa Bonifacio VIII, in prossimità del Giubileo del 1300, si sia ben informato in lungo ed in largo prima di commissionare il proprio ritratto: alla fin fine fu nominato lui ma c’era da aspettarselo!

Giotto di Bondone, distintosi per l’affresco Storie del Vecchio e Nuovo Testamento, realizzato nella Basilica di S. Francesco di Assisi e per il Crocifisso di S. Maria Novella a Firenze, era un nome di grido e non passava inosservato.

Durante l’incontro con il fiduciario del Santo Padre, Giotto, per dar prova delle proprie abilità, pare abbia disegnato un cerchio così grande da occupare la tela intera.

La semplice opera bastò al Pontefice per comprendere le qualità dell’artista: com’è stato possibile, potremmo dire ancora noi, tracciare una circonferenza perfetta senza bisogno di compasso?

Quando i bambini fanno O…H, fa una canzone di Povia: mi sa che la sorpresa di tutti marmocchi d’allora ad oggi sia curvata, in mutolina, intorno al giro maiuscolo di quella interiezione, ne sono certo!

Per leggere il mio articolo precedente clicca sul link qui di seguito:

“La matita ed il genio di Giotto” di Francesco Polopoli

Francesco Polopoli…Quando i bambini fanno O…H…

https://www.youtube.com/watch?v=f_zcto02fWY

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Francesco Polopoli
Sono laureato in Lettere classiche, docente di lingua e letteratura latina e greca presso il Liceo Classico di Lamezia Terme (CZ), membro del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. Divulgo saggi a tema come, a solo titolo di esempio, Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli, SGF 2017, ... Ho partecipato a convegni di italianistica, in qualità di relatore, sia in Europa (es. Budapest) che in Italia (es. Cattolica di Milano). Attualmente risiedo a Lamezia Terme e da saggista amo prendermi cura dell’antico come futuro sempre possibile di buona memoria. Il mio parere sul blog? Un vascello post-catulliano ove ritrovarsi da curiosi internauti: al timone del vascello ci stanno gli autori, passeggeri sono i tanti lettori a prova di click…

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