“a tu per tu con…” Barbara Iurilli e le sue passioni…

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Il mio “a tu per tu con…” di oggi è con Barbara Iurilli.

Mi chiedi, caro lettore, di saperne di più?

Eccoti accontentato…

Barbara Iurilli nasce a Ruvo di Puglia, dove in tenera età si avvia allo studio della musica sino alla laurea in Pianoforte conseguita presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.

Insegna da subito nello stesso Conservatorio e nel contempo si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari dove si laurea in Lettere Moderne con il massimo dei voti e la concessione della lode discutendo la tesi “Balzac e la musica nella Parigi di Luigi Filippo”.

Dopo aver vinto i concorsi per l’insegnamento nella scuola media di primo e secondo grado si dedica all’attività didattica sino alla nascita di suo figlio Aldo, rinunciando alla cattedra vinta.

Dopo una breve interruzione torna alla sua naturale propensione didattica accostandola alla sua passione per il nuoto.

Infatti si allena costantemente in una squadra di nuoto Master, dedicandosi all’attività agonistica che le sorride con innumerevoli vittorie.

Nel frattempo consegue l’attestato di  istruttrice di nuoto FIN, specializzandosi nel nuoto in gravidanza e nel nuoto neonatale (metodo Giletto).

Ed eccola ora a bordo piscina della scuola nuoto Netium per sottoporsi a qualche vasca con le mie domande…

Fiore – Quali i vantaggi del praticare sport e il nuoto in particolare?

Iurilli – Lo sport, in particolare il nuoto, apporta benefici fisici e psicologici.

Fiore – C’è qualche sportivo che ti ispira particolarmente?

Iurilli –  Sinceramente no, nuoto per me stessa e per la squadra cui appartengo.

Fiore – L’acqua è il tuo habitat naturale. Quanto stare in vasca può migliorare una giornata difficile?

Iurilli –  Stare in vasca aiuta tantissimo il mio umore, perché l’impegno in acqua mi distrae.

Fiore – La forma fisica di un nuotatore si ottiene solo con l’allenamento in acqua?

Iurilli –  Non solo, una buona forma fisica si confà a chi integra l’attività natatoria con uno stile di vita sano.

Fiore – Le tue emozioni in vasca…

Iurilli –  Stare in vasca mi aiuta ad eliminare lo stress e le negatività del quotidiano, apportando emozioni positive nel senso più generale del termine.

Fiore – Anche nel nuoto si parla di doping, cosa ne pensi? Cosa spinge uno sportivo a doparsi?

Iurilli –  Sicuramente il grande spirito agonistico porta a voler oltrepassare i limiti imposti dal fisico. Indubbiamente il doping è una pratica che un qualsiasi sportivo onesto condanna.

Fiore – Quanto lo sport, in questo caso il nuoto, è importante per lo sviluppo del carattere e del fisico?

Iurilli –  Lo sport in generale, e quindi anche il nuoto, allena il fisico, ma anche la tenacia e la costanza.

Fiore – Come è iniziata la tua attività di istruttore di nuoto?

Iurilli – Il mio profondo amore per il nuoto ha incontrato la mia propensione pedagogica, così ho cominciato a lavorare in una struttura sportiva dopo aver concluso la mia esperienza di insegnante di Lettere.

Fiore – Quali le caratteristiche che deve avere un buon istruttore?

Iurilli – Certamente una grande empatia nonché una sconfinata pazienza, oltre alle competenze specifiche.

Fiore – So che sei particolarmente amata dai bambini che frequentano il Netium di Giovinazzo che è il più grande centro del nord barese per lo sport in acqua e in palestra, nonché punto di riferimento per sportivi amatoriali e a livello agonistico. Qual è il segreto del tuo successo?

Iurilli – Credo si tratti della mia capacità di entrare in relazione con i bambini molto piccoli dovuta alle competenze accumulate nei diversi anni di insegnamento e di studio

Fiore – Qual è il tuo motto?

Iurilli – Un uomo può essere distrutto, ma non può essere sconfitto. [E. Hemingway]

Fiore – Quali le principali differenze tra insegnare a un bambino e a un adulto?

Iurilli – Un bambino non ha esperienze pregresse nel suo rapporto con l’acqua, l’adulto ha un bagaglio di esperienze positive e negative con cui misurarsi.

Fiore – Cosa serve, oltre la competenza, a far vincere ai bambini e agli adulti la paura dell’acqua?

Iurilli – Saper trasmettere sicurezza.

Fiore – Come diventare un bravo istruttore di nuoto?

Iurilli – Avere come principali qualità la propensione, la competenza e l’esperienza.

Fiore – Cosa ti ha insegnato il nuoto?

Iurilli – …che non è sempre possibile vincere e bisogna lavorare duramente e credere nelle proprie capacità.

Fiore – Quanti sono i livelli di nuoto?

Iurilli – La FIN (Federazione Italiana Nuoto) ha delineato sei livelli di apprendimento con relativi brevetti, che vengono riconosciuti quando si dimostra di aver raggiunto gli obiettivi didattici previsti per il livello corrispondente.

Fiore – Cosa potenzia il nuoto?

Iurilli – Oltre alle capacità motorie, la forza di volontà.

Fiore – Quale stile di nuoto è il più veloce?

Iurilli – Dipende dalle caratteristiche del nuotatore, ma in assoluto lo stile libero.

Fiore – Come nuotare senza fatica?

Iurilli – Non è possibile parlare di sport in generale omettendo la fatica, che è il prezzo da pagare per poter raggiungere gli obiettivi.

Fiore – Cosa bisogna fare per aiutare un bambino a familiarizzare con l’acqua ed imparare a galleggiare?

Iurilli – Sicuramente il gioco che è una importante porta d’ingresso per facilitare l’esperienza acquatica.

Fiore – Quando il bambino sembrerà meno intimidito, quali oggetti per galleggiare meglio si possono usare?

Iurilli – Personalmente non utilizzo materiale didattico, come braccioli o ciambelle, preferisco che i bambini sperimentino liberamente il loro rapporto con l’acqua.

Fiore – Come inserire in acqua i neonati?

Iurilli –  Il primo approccio con l’acqua avviene tra le braccia della mamma, per recuperare la diade mamma-bambino.

Fiore – Neonati e acqua, istinto naturale?

Iurilli – Assolutamente sì, se teniamo presente che il neonato, fino ai sei mesi circa, conserva l’istinto di apnea.

Fiore – Quando portare i neonati in piscina?

Iurilli – E’ consigliabile iniziare questa esperienza non appena si è cicatrizzato il cordone ombelicale.

Fiore – Le reazioni di un bambino all’acqua spesso sono la diretta conseguenza di esperienza negativa e dell’atteggiamento del genitore. Come superare queste negatività?

Iurilli – Rassicurando il genitore in modo tale che l’ansia o la negatività non venga trasmessa al bambino.

Fiore – Il tuo sogno nel cassetto?

Iurilli – Lasciare un buon ricordo nei bimbi che ho avuto modo di incontrare.

Fiore – Grazie, cara Barbara, e perdona la distrazione dalla tua attività di istruttrice…

Iurilli – Grazie a te e a ScrepMagazine per avermi dato questa importante finestra di comunicazione per la mia passione che amo tantissimo…

Vincenzo Fiore

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

“a tu per tu con…” Sabrina Morelli e il suo “Un attimo di vita”

 

 

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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