TAMARA DE LEMPICKA
(1898 -1980)
Autoritratto in Bugatti verde
Olio su tavola 35 x 26 cm.
Pittrice polacca, nata a Varsavia da una famiglia dell’alta borghesia, è considerata una delle figure più significative dell’Art Déco. Per Art Dèco si intende uno stile ed un modello estetico dalle forme simmetriche e geometriche.
Con il suo stile pittorico affascinante ed inconfondibile, nessuno ha incarnato il fascino femminile negli anni 20 meglio di lei.
Un artista che dipinse la vita e le mode del suo tempo.
Tamara Gorska, diventa in arte De Lempicka dal cognome del marito Tadeusz Lempicki, avvocato e ricchissimo proprietario terriero.
Si sposano nel 1916 e si trasferiscono a Parigi.
Nel 1920 Tamara inizia a frequentare l’Academie e gli studi di Maurice Denis uno dei fondatori del neocubismo e André Lothe.
L’anno dopo compie un lungo viaggio in Italia.
Nel 1926 il primo riconoscimento: le assegnano il premio intenazionale Arts di Bordeaux.
Si divide dal marito dopo pochi anni e si trasferisce negli Stati Uniti.
Nel 1933 si risposa con il barone Raoul Kuffner ma poco tempo dopo lo lascia, lei stessa lo descrive come impotente.
Alla fine del 1939 ha una forte depressione e inizia ad avere i primi sintomi di arterio sclerosi.
Nel 1962 dopo la morte del secondo marito si trasferisce definitivanente a Cuernavaca in Messico dove nel 1980 muore stroncata da difficoltà respiratorie.
Le sue ceneri sono state sparse sul cratere del vulcano Popocatepet.
“AUTORITRATTO IN BUGATTI VERDE”
Nell’ autoritratto ritroviamo la costruzione geometrica derivante da un’influenza cubista per nulla insensibile al fascino pittorico di Picasso, Braque e Juan Gris.
Tamara De Lempicka, in questo suo famoso dipinto, ancora oggi riprodotto su libri e video pubblicitari, rappresenta se stessa: una donna anticonformista, “libera di sfrecciare” ovunque voglia, tanto è il desiderio di libertà.
Indipendente e con uno sguardo altezzoso, è al volante di una Bugatti verde che in quel periodo era l’auto di tendenza, simbolo di virilità e di forza dell’emancipazione femminile di quell’epoca.
Avvolta in un mantello mosso dal vento, si ritrae con una espressione indifferente e sprezzante del mondo attorno a sé, padrona del mezzo che possiede.
Indossa un caschetto da automobilista e una svolazzante sciarpa intonata al copricapo.
Ha dei guanti in daino che presentano la stessa chiara tonalita cromatica, mentre in contrasto spiccano gli inconfondibili occhi di ghiaccio e le grandi labbra carnose.
PER FINIRE:
Personaggio unico e inimitabile, antesignana della ” Cultura Pop ” che vide in Andy Warhol il suo massimo esponente.
I nudi di donne sono alla base delle sue ricerche: hanno corpi sensuali, morbidi e non riempiono solo la tela ma anche lo spazio circostante.
Erotismo dallo stile raffinato, corpi imponenti assorbiti dalla pittura di Ingres, in un cubismo e neoclassicismo insieme.
Tamara De Lempicka descrisse così bene le donne proprio perché le amò. È nota infatti la sua bisessualità e le relazioni con la modella Rafaela e la duchessa Marika de La Salle che posarono per lei più volte.
Nel mondo dell’arte é stata una delle donne piu famose, insieme a pochi altri nomi come Artemisia Gentileschi, Frida Khalo, Berthe Morisot e Susanne Valadon mamma di Utrillo.
Audace, amava la mondanità, rispecchiava la donna moderna e pronta a spiccare il volo fuori dal nido del maschilismo.
Nulla é volgare nei suoi dipinti, ogni dettaglio é attentamente studiato e modellato, disegnato e colorato come la sua arte, come la sua vita.
“Vivo la vita ai margini della società e le regole della società normale non si applicano a coloro che vivono ai margini“.
( Tamara De Lempicka )