Silvio e Francesco

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Ieri 12 giugno 2023 si sono spenti Silvio Berlusconi e Francesco Nuti, il primo nato a Milano il 29 settembre del 1936, il secondo a Prato il 17 maggio del 1955.

Il primo aveva 86 anni il secondo, ironia dei numeri, 68numeri speculari.

Era il 2006 quando l’attore toscano e produttore cinematografico è stato vittima di un terribile incidente domestico che ne ha compromesso la salute: una tremenda caduta dalle scale di casa che gli provocò un ematoma cranico.

Come non ricordare, fra gli altri, “Ad Ovest di Paperino” (1981), “Io Chiara e lo Scuro” (1982), “Tutta colpa del Paradiso” (1985), “Caruso Pascoski” (1988), “Il signor Quindicipalle” (1998), “Concorso di colpa” (2005).

Nuti, più di tanti altri artisti, è stata l’incarnazione del detto per cui i comici, in realtà, sono tristi. Triste lui lo è stato davvero, sicuramente a partire dagli anni Novanta quando, dopo una carriera più che brillante, ha conosciuto il mostro dell’insuccesso e della depressione.

È doveroso comunque ricordare che Francesco Nuti ha ricevuto numerosi riconoscimenti nella sua carriera. Tra i tanti, due David di Donatello (come attore protagonista per “Io Chiara e lo Scuro” e “Casablanca, Casablanca”), tre nomination allo stesso premio, un Nastro d’Argento (migliore attore protagonista per “Io, Chiara e lo Scuro”) e due candidature allo stesso premio.

Ed era il 17 maggio dello stesso anno, il 2006, quando “cadeva anche” il terzo Governo Berlusconi, il cinquantottesimo esecutivo della Repubblica Italiana…altra ironia dei numeri…

Berlusconi ne ha presieduti 4: Governo Berlusconi I, dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995; Governo Berlusconi II, dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005; Governo Berlusconi III, dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006; Governo Berlusconi IV, dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011.

Per Francesco Nuti tutto era iniziato “con il vento in poppa”: è la fine degli anni Settanta quando Francesco, che ha già cominciato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo amatoriale e ha proseguito anche dopo essere stato assunto come operaio in un’impresa tessile di Prato, entra a far parte del trio cabarettistico dei Giancattivi con Alessandro Benvenuti e Athina Cenci.

I tre sono divertenti e il successo è immediato in tv e al cinema.

Berlusconi, primo di tre figli (due maschi e una femmina), prende la maturità classica al liceo salesiano Copernico di Milano e s’iscrive all’Università Statale, facoltà di Giurisprudenza. Non voglio parlare della sua vita politica e delle sue vicende giudiziarie ma vorrei solo dare alcuni spunti di riflessioni dalla sua storia imprenditoriale.

Silvio inizia a tempo perso, vendendo spazzole elettriche porta a porta, fa il fotografo ai matrimoni e ai funerali, suona il basso e canta nella band dell’amico d’infanzia Fedele Confalonieri (anche sulle navi da crociera).

Nel 1957 il primo impiego saltuario nella Immobiliare costruzioni. In parallelo studia e nel 1961 si laurea in legge con 110 e lode: tesi sugli aspetti giuridici del contratto pubblicitario vincendo pure una borsa di studio di 2 milioni messa in palio dalla concessionaria Manzoni.

Evita il servizio militare e si dà all’edilizia, acquistando un terreno in via Alciati, grazie alla garanzia fornitagli dal banchiere Carlo Rasini, che gli procura anche un socio, il costruttore Pietro Canali. Nasce la Cantieri Riuniti Milanesi. Nel 1963 fonda la Edilnord Sas: soci accomandanti Carlo Rasini e il commercialista svizzero Carlo Rezzonico. Nel 1964 apre un cantiere a Brugherio per edificare una città-modello da 4 mila abitanti. Nel 1965 è pronto il primo condominio, di cui però non riesce a vendere nemmeno un appartamento. Poi, dopo un po’ di tempo, riesce a venderlo al Fondo di Previdenza dei dirigenti commerciali.

Nel 1968 nasce l’Edilnord 2, acquista terreni a Segrate, sorge Milano 2.

Nel 1969 è completa la città modello di Brugherio con 1000 appartamenti venduti.

Nel 1973 fonda la Italcantieri Srl, grazie ad alcune fiduciarie ticinesi, la Cofigen (legata al finanziere Tito Tettamanti) e la Eti AG Holding (amministrata dal finanziere Ercole Doninelli).

Acquista ad Arcore, grazie al supporto dell’amico Cesare Previti, la villa Casati Stampa con tutti i terreni annessi.

Nel 1974, grazie a due fiduciarie della Bnl, la Servizio Italia e la Saf, nasce l’Immobiliare San Martino, amministrata da un ex compagno di università, Marcello Dell’Utri, palermitano.

In un condominio di Milano 2 nasce una TV via cavo, Telemilano 58, che passerà ben presto all’etere col nome di Canale 5.

Nel 1975 le due fiduciarie danno vita alla Fininvest. Nascono anche la Edilnord e la Milano 2, ma Berlusconi non compare mai fino al 1975, quando diventa presidente di Italcantieri, e al 1979, quando assumerà la presidenza della Fininvest. 1977. Appena divenuto Cavaliere del Lavoro, acquista una quota dell’editrice de Il Giornale, fondato nel 1974 da Indro Montanelli.

Dal 1978 inizia a collaborare, con commenti di politica economica, al “Corriere della Sera”, controllato da Angelo Rizzoli e Bruno Tassan Din. Nel 1980, Berlusconi fonda, con Marcello Dell’Utri, Publitalia 80, la concessionaria pubblicitarie per le reti TV.

Nel 1982 Berlusconi acquista l’emittente televisiva Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi e nel 1984 l’emittente Rete 4 dalla Mondadori: ormai è titolare di tre network televisivi nazionali e può entrare in concorrenza diretta con la Rai, ma tre pretori, di Torino, Pescara e Roma, sequestrano gli impianti che consentono le trasmissioni di programmi in “interconnessione”, cioè in contemporanea su tutto il territorio nazionale.

All’epoca le TV “private” potevano essere solo “locali”.

Craxi vara un decreto urgente (il primo “decreto Berlusconi”) per legalizzare la situazione ma il decreto non viene convertito in legge perché incostituzionale. Craxi ne vara un altro (il secondo “decreto Berlusconi”), minacciando i partiti alleati di andare alle elezioni anticipate in caso di nuova bocciatura del decreto. E nel febbraio ’85 il decreto sarà approvato, dopo che il Governo avrà posto la questione di fiducia.

Nel 1986 Berlusconi acquista il Milan Calcio e ne diviene presidente (nel 1988 vincerà il suo primo scudetto).

Unico “neo impenditoriale di Silvio è l’operazione La Cinq in Francia, che chiuderà definitivamente i battenti nel ’90. E’ Jacques Chirac a cacciarlo dal suolo francese, definendolo “venditore di minestre”…si sa i francesi colonizzano in casa degli altri ma non amano farsi colonizzare in casa propria…

Nel 1988 Berlusconi acquista la Standa e dal 1989 al 1991 si svolge la lunga battaglia fra Berlusconi e De Benedetti per il controllo della Mondadori, la prima casa editrice che controlla quotidiani (La Repubblica e 13 giornali locali), settimanali (Panorama, Espresso, Epoca) e tutto il settore libri. Grazie a una sentenza del giudice Vittorio Metta, il Cavaliere “letteralmente strappa” la Mondadori al suo concorrente. Una successiva mediazione politica porterà poi alla restituzione a De Benedetti di Repubblica, Espresso e giornali locali.

Tutto il resto rimarrà a Berlusconi. Nel 1990 il Parlamento vara la legge Mammì, fra mille polemiche: Berlusconi può tenersi televisioni (nel frattempo è entrato anche nel business di Telepiù) e Mondadori, dovendo soltanto “spogliarsi” de Il Giornale (che viene girato nel ’90 al fratello Paolo).

Nel 1994 Berlusconi, periodo nero per la politica italiana con quasi tutti i partiti travolti dallo scandalo di Tangentopoli, entra direttamente in politica, fonda il partito di Forza Italia, vince le elezioni politiche del 27 marzo alla guida del Polo delle Libertà e diventa Presidente del Consiglio…inizia così la vita politica di Silvio Berlusconi … ed io qui mi fermo.

Due vite:

una segnata da un inizio brillante poi una depressione ed infine un brutto incidente.

L’altra caratterizzata da una incredibile vitalità, creatività ed inarrestabile “voglia di fare” a volte anche al limite e spesso oltre ogni limite.

In ogni caso sono tanti, ormai troppi, quelli che appartengono alla mia storia di vita che lasciano questo mondo … perché alla fine è sempre “Tutta colpa del Paradiso”…

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Punizione esemplare per chi non rispetta la vita…

3 COMMENTS

  1. Dal profilo che hai fatto, emerge un percorso di ascesa spesso “fuori dalle regole”.
    E’ stato un uomo a cui interessavano solo potere e denaro, con predilezione del secondo che porta ai primo.
    Ha sbeffeggiato la politica italiana, estera e gli italiani.
    Ieri è’ stato vittima di una legge che non ha potuto arginare.
    Riguardo a Nuti solo sfortuna, anche nel giorno della morte.

    • Lungi da me dare giudizi … volevo solo parlare un po’ di Nuti e mettere in evidenza come “la vita” a taluni concede a talaltri toglie…
      Grazie per il tuo commento.
      Pino De Nicola

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