San Nicola

210103

Il giorno di San Nicola nella tradizione rumena.

San Nicola o Babbo Nicola, come viene chiamato in Romania, è una delle feste più allegre.

Secondo la leggenda di Babbo Nicola, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre (San Nicola morì il 6 dicembre) ai bambini disobbedienti e pigri verrà data un’asta come monito, mentre quelli bravi, rispettosi e obbedienti troveranno la mattina, al risveglio, dei regali (di solito dolci o giocattoli) negli stivali o nelle scarpe che dovevano pulire con cura la sera prima.

Si dice che San Nicola vivesse in un villaggio con tutti i tipi di persone.
Era molto gentile e speciale e il suo più grande desiderio da quando era bambino era quello di aiutare i meno fortunati.

Quando è cresciuto ha fatto del suo meglio per realizzare i sogni di chi lo circondava.
Poiché era rimasto orfano ed aveva ereditato una fortuna piuttosto cospicua, Nicola ogni notte si travestiva e offriva alla gente del suo villaggio cibo, vestiti e quant’altro necessitasse loro.

Il tempo passava e un giorno Nicola venne a sapere che un padre del suo villaggio era pronto a perdere le sue tre figlie perché era molto povero.
Un mercante aveva messo gli occhi su di loro e voleva prenderle per farle diventare le sue schiavi.

Una cosa del genere non è possibile”, pensò Nicola.
Così si è intrufolato di notte in casa loro e ha gettato una borsa piena di soldi nella stanza della figlia maggiore.
Guarda, padre, qualcuno ci ha mandato questi soldi e potrò sposarmi!”…
E così è stato.

La ragazza ha sposato un ragazzo che amava ed era felice.
Lo stesso è successo con la seconda ragazza.
Il vecchio padre era contento ma anche molto curioso di vedere chi fosse il benefattore della sua famiglia.

Così, dopo un altro anno, si decise che, prima del matrimonio della piccola, sarebbe rimasto in attesa di notte per vedere chi aiutava la sua famiglia.
Per non farsi scoprire, Nicola è salito lentamente sul tetto e ha gettato il sacco di soldi giù dal camino della casa che cadde in una calza che stava appesa per asciugare sopra il camino.

Da qui l’usanza per i più piccoli di ricevere i regali in calzini appesi sopra il cammino, o in stivali vicino alla porta, per chi non ha il camino.

Brav’uomo, come ti chiami? Voglio sapere chi è che mi ha portato tanta gioia, per ringraziarti per aver salvato le mie ragazze”, disse il vecchio padre.

Nicola è il mio nome, ma per favore non dire a nessuno quello che ho fatto! Nessuna ricompensa è prevista per una buona azione”.

Nicola ha quindi chiesto a quell’uomo di mantenere il segreto, ma lui non ha rispettato la sua richiesta e l’ha detto a tutti.

In seguito, chiunque ricevesse un regalo inaspettato pensava fosse di Nicola e lo ringraziava per il regalo.

Secondo la leggenda, le tre borse d’oro divennero il simbolo di San Nicola, sotto forma di tre palline d’oro, da qui la tradizione di offrire arance in occasione di San Nicola.

Nicola, ha continuato per tutta la sua vita a fare del bene, ogni volta che poteva.
Si dice che sia vecchio e quando scuote la folta barba, i primi fiocchi di neve cadono a terra.

Si dice anche che San Nicola veda il comportamento di ciascuno spiando fuori dalla finestra e lasci i suoi regalini (o oggetti di rimprovero) di nascosto, senza mai mostrarsi a nessuno (a differenza di Babbo Natale).

Per chi è stato buono ha doni … con una sola condizione: bisogna lasciare stivali  lucidati per bene vicino alla porta di notte.

Anche per me da piccola, era un giorno molto atteso, aspettavo impaziente l’arrivo dell’alba per trovare il mio regalo.

Di solito, ero molto buona, trovavo dolcetti e giocattoli e correvo nella mia stanza e a voce alta ringraziavo San Nicola e poi serena e felice giocavo con i nuovi doni.

Oggi vorrei che Babbo Nicola
Portasse il sorriso alle persone tristi
Serenità dove sono tanti i pensieri
Che nevichi
Con fiocchi di felicità
E a ogni persona la protezione del suo Angelo Custode

Buon Babbo Nicola a tutti voi…

Trandafira Nechita

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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