‘Romeo e Giulietta’ il dramma sempre eterno di Zeffirelli

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… con Olivia Hussey, Leonard Whiting (1968)

Un manifesto dell’amore potrebbe essere definito il “Romeo e Giulietta“ di William Shakespeare.

L’amore che stupisce, che sorprende e incanta, l’amore che fa sognare, che turba e fa crescere e l’amore che tormenta, che fa paura e soffrire.

La storia ben nota dei due amanti infelici, appartenenti alle due famiglie nemiche della città d Verona, (Capuleti e Montecchi) è ormai divenuta un simbolo e ancora oggi continua ad essere un irrinunciabile punto di riferimento per gli innamorati di ogni generazione, rappresentata sotto ogni tipo di veste autoriale e non; che sia in chiave classica , moderna o contemporanea non importa poi tanto perché il pathos che Shakespeare ha saputo dare alla sua opera è tale che riesce a trasmettersi integro attraverso le sue parole qualunque sia la veste indossata.

Il merito della pellicola del grande regista toscano, è di essere rimasto fedele al testo dello scrittore inglese, producendo un film  raffinato e molto vicino a quelle che erano le intenzioni rappresentative di Shakespeare; i due attori, lei quattordici anni, lui diciassette, sono infatti giovanissimi come Romeo e Giulietta e le scenografie, i costumi , gli ambienti e le modalità discorsive sono pienamente il riflesso dei costumi dell’epoca .

Un film intenso

L’intensità del film e la grande alchimia tra i due protagonisti fanno il resto: in una commovente sequenzialità di turbamenti, lacrime, sorrisi e follia, duelli e momenti di incanto passionale e di assoluta felicità Zeffirelli riesce a restituire con assoluta veridicità quella che è la disperazione e la drammatica enfasi e irruenza adolescenziale e la grande passione di un amore improvviso impetuoso e romantico quanto combattuto, osteggiato, tormentato e sofferto; il grande amore fra Romeo e Giulietta, che Shakespeare meravigliosamente ha raccontato nei suoi versi eterni, ha nel film del regista toscano tutta la sua originaria disperazione e la sua assoluta e irrazionale grandezza, con una successione di immagini di grande impasse emotiva e una struggente colonna sonora (del grande Nino Rota) splendidamente necessaria alla storia.

Innocenza

Un film poetico, tragico, classico ma originale e dotato di una innocente freschezza che, pur conoscendo la trama, sa condurti in modo inatteso e spiazzante ad un epilogo doloroso, struggente e indimenticabile.

Sandra Orlando

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Sandra Orlando
Sono Sandra Orlando, mamma di Anna e Andrea, laureata in Lingue e insegnante. Faccio parte dell'Associazione Accademia e collaboro come Editor a SCREPmagazine. Dal 2020 Sono redattrice ed Editor nella redazione della rivista di Cinema Taxidrivers per cui ho ricoperto il ruolo di Programmatrice e Head of editorial Contents . Amo la letteratura, il cinema, la musica ed in genere tutto ciò che di artistico “sa dirmi qualcosa”. Mi incuriosisce l'estro dell'inconsueto e il sorriso genuino dell'umiltà intelligente.  Scrivere fa parte di me. 

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