Preghiera a Gesù

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Era il 12 Aprile 2020 quando scrissi questa poesia.
Quella di allora fu una Pasqua alquanto insolita.
Niente pranzi fuori porta, nemmeno visite dai parenti.

È stata una Pasqua di meditazione, un esame di coscienza in occasione di una pandemia che non ha lasciato spazio ad altro, se non a meditare sul perché il mondo si trovasse a lottare contro un male sconosciuto.

Milioni sono state le vittime di quel maledetto virus che ancora oggi, non ci ha del tutto abbandonati.
La Pasqua del 2020 è stata l’occasione adatta per la preghiera, per capire che “In fondo siamo tutti peccatori nati dallo stesso peccato!“…

Poesia premiata con “Diploma di Merito” nella Sez. “Poesia Religiosa” al IV Concorso Artistico Letterario Nazionale “Il Sabato Del Villaggio” Emozioni e melodie in versi.

Preghiera a Gesù

Sei morto in croce.
Lo hai fatto per i miei peccati,
miei e di tutti coloro che abitano la Terra.
Degli altri non m’importa!
Mi guardo allo specchio,
so per certo di aver contribuito alla tua morte.
Ho peccato mio Signore!
Lo so io e lo sai tu
ancora prima di me.
La tua morte è la mia colpa.
Mi hai perdonato,
nelle mie preghiere continuo a cercarti.
So che ci sei!
Mi tendi la mano e dici:
“non desistere!”
Io continuo a peccare.
Ti cerco solo quando
la vita sembra remarmi contro.
Ti chiedo scusa mio Signore:
scusa se non sono capace di essere come vorresti,
scusa se non cammino secondo i tuoi insegnamenti,
scusa se antepongo i miei bisogni ai tuoi.
Pasqua è il giorno della tua resurrezione,
il giorno in cui hai dimostrato ciò
che nessuno ha creduto:
“tu sei il figlio di Dio!”
L’unico nato e risorto,
l’unico idoneo a lavare e perdonare
chi come me ha peccato.

Antonia Flavio

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

La diagnosi “psiconeurologica”

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