Pellizza da Volpedo (parte quarta)

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Pellizza da Volpedo (parte quarta)

“Sul fienile”

Olio su tela, 133×243,5 cm

Collezione privata

Legato a Volpedo e sempre proiettato alla complessità dell’arte, Pellizza riflette la sua dimensione di uomo e di intellettuale.

I suoi soggetti particolari diventano simboli e racconti di valori universali.

Il pittore stesso, consapevole dell’importanza rivestita da questa opera nel suo cammino creativo, la indicò come il vero e proprio inizio di una nuova fase pittorica, attenta ai temi sociali.

“SUL FIENILE”

Ambientato nel vecchio portico di casa, “Sul fienile” rivela una scrupolosa attenzione al vero.

In primo piano si nota l’ampio fienile della cascina di Pellizza a Volpedo, aperto su una veduta paesaggistica con alcune case della sua città natale e gli alberi colpiti dai raggi di sole.

Sotto il fienile è rappresentata una commovente scena di pietà religiosa: al centro è adagiato un uomo anziano, solo senza famiglia e senza casa, che sta morendo, assistito amorevolmente da un giovane che gli sorregge il capo, da due chierici che reggono torce e da un giovane prete che gli tende la particola.

La pennellata è stesa a piccoli tocchi di colore per riflettere la luce del sole sulle case, sulle fronde degli alberi e le ombre del fienile.

Pellizza poteva così comunicare efficacemente il suo modo di sentire e di porsi nei confronti del vero, attraverso la rappresentazione del contrasto eterno tra la vita e la morte… un figlio della terra, un contadino che partito da casa per guadagnare il pane per la sua famiglia si riduce lontano da essa a morire sul fienile.

CONCLUDENDO:

Nella realizzazione di questo dipinto, l’artista, mette in pratica una complessa elaborazione contenutistica: studio della prospettiva, rapporto tra l’architettura del fienile e il paese delineato nello sfondo.

La medaglia d’oro vinta a Monaco nel 1901 confermò a Pellizza la fiducia in questa sua opera.

Bruno Vergani

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