Peder Severin Kroyer (parte terza)

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Peder Severin Krøyer (parte terza)

“Marie nel giardino”

Olio su tela

Collezione privata

Marie Krøyer (1867-1940) era una studentessa d’arte e proveniva da una ricca famiglia tedesca che si era trasferita a Copenaghen.

Fin da piccola aspirava a diventare un’artista e dopo una formazione privata andò a studiare nel 1889 a Parigi dove incontro Krøyer che iniziò a corteggiarla.

Marie se ne innamorò perdutamente ed ebbe una relazione con Krøyer, nonostante avesse sedici anni più di lei.

Si sposarono ad Augusta nella Germania meridionale, dove risiedevano i genitori di Marie.

Durante i periodi estivi, dal 1891 al 1894, affittarono una casa estiva nella frazione di Vesterby, vicino a Skagen.

Peder Severin Krøyer dipinse vari ritratti di sua moglie Marie, una delle donne più belle di Copenaghen, (vedi foto).

I primi anni del loro matrimonio furono molto felici, portarono alla nascita della loro figlia Vibeke nel 1895, ma a causa dei periodi di malattia mentale di Krøyer, all’inizio del 1900 trascorsero sempre più tempo separati.

Nel 1902 Marie iniziò una relazione con il compositore svedese Hugo Alfvén, con il quale rimase incinta nel 1905.

Successivamente trascorse la maggior parte del suo tempo con Alfvén in Svezia, sposandolo nel 1912, tre anni dopo la morte di Krøyer a Skagen.

“MARIE NEL GIARDINO”

In questo dipinto del 1895 Krøyer ci mostra il giardino della casa dove si era stabilito con la moglie Marie.

L’opera è uno straordinario esempio della tecnica impressionista intrapresa dal pittore nei suoi numerosi viaggi in Francia.

Il pittore dipinge il vialetto che porta all’ingresso della casa.

Marie è colta di spalle mentre cammina e si allontana lentamente.

Il sentiero è costeggiato da fiori e da alberi con esili tronchi che salgono eleganti verso il cielo.

L’aspetto meraviglioso del quadro è l’alternanza di zone d’ombra e di luce, catturata con una sensibilità prodigiosa.

Nell’opera, a parte i tronchi scuri degli alberi, predominano i colori verdi dei fiori, delle foglie, e addirittura del vestito di Marie che diventa armonia con il giardino.

La pennellata è fluida e sempre felice ed attenta nel cogliere ogni vibrazione e riverbero della luce che filtra tra le fronde.

Con una meticolosa ricostruzione, la fioritura può essere vista come un simbolo della loro felicità coniugale e una attenta analisi del profondo rapporto affettivo che lo legò alla moglie.

Peder Krøyer sembra entrare nel dipinto con la natura che lo circonda.

Sullo sfondo, attraverso gli alti ciuffi d’erba, si nota la casa che i Krøyer avevano affittato all’epoca.

CONCLUDENDO:

Oltre all’Impressionismo, Krøyer a Parigi è rimasto colpito anche dall’arte emergente della fotografia.

Nel 1885 acquista la sua prima macchina fotografica e da quel momento scatta frequentemente fotografie come punto di partenza per i suoi lavori.

Nel 1885 scrive a suo padre: “Sarai sorpreso di sapere che volevo una macchina fotografica. Il fatto è che è qualcosa che molti artisti hanno oggi, soprattutto sulla terraferma e può essere molto utile per catturare oggetti, movimenti o altre cose che sono così brevemente ferme o così raramente viste che è difficile trovare il tempo per disegnarle”.

Bruno Vergani

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