Ostinata verità

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Ho sempre creduto nella verità
creduto che ognuno potesse vivere nell’onestà.
Ma quando tasti con mano
e subisci sulla pelle le bugie d’un baciamano
scopri il suo mando e il suo arcano.
La verità è più ostinata della falsità e torna sempre a galla
come quando sospingi sott’acqua una palla,
ed è così che la menzogna sballa.
Un individuo che vive di bugia
ne spara una dietro l’altra con astuzia e allegria.
Continua pur quando essa ferisce,
aspettando ch’essa agisce
furtiva nella mente di chi la subisce.
Il tempo, come si dice è galantuomo
e in confronto ad un piccolo uomo
rende presto o tardi ciò che ognuno ha meritato sottoforma di dono.
E’ l’Ostinata verità
che con grande abilità,
si scontra con forza con l’altezzosità
d’un falso immorale che altro non sa fa’.
Un uomo che vive nell’ipocrisia
non ha remore, non ha mai degli affetti nostalgia,
si dondola soltanto nella sua falsa apparente acrobazia.
Piccoli uomini che vivon come grandi buffoni
che spacciandosi per adoni
leccando il culo per due raccomandazioni
e che a lungo andare mostran bene il loro esser… coglioni.
Quale essere intelligente
prende per il culo l’altra gente
fingendo d’esser differente?
“Solo chi ha interesse a nasconder ciò che in lui è assente”.
La verità è come un battito animale
selvaggia e originale,
mai ti confonde e mai ti raggira per il tratto anale.
Raf canta:
“Batte e ribatte che sa di tribale
È il nostro essere naturale
Che batte, batte, batte e si ribella
A questa nostra vita e al mondo che
Ci ha cambiati molto, sì
Ma non fino in fondo”
La verità nessuno potrà mai oscurarla
per i bugiardi sarà sempre complicato affrontarla
ma chi l’ha adottata può sempre ringraziarla
peccato per chi preferisce dir bugie piuttosto che provarla.
La verità è ostinata
e’ determinata,
ed è sempre pronta a fartela pagar cara se l’hai sfidata.
Chi de bugie vive
perde ogni bene senza alternative.

Umberta Di Stefano
(Ceccano 29 agosto 2021)

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Umberta Di Stefano
Mi chiamo Umberta Di Stefano e sono nata e cresciuta a Ceccano (FR), dove vivo. Sposata, mamma di tre ragazzi (Andrea, Chiara e Valeria), grande lavoratrice fino a qualche anno fa. Oggi mi dedico alla mia famiglia, alla lettura, alla scrittura e collaboro con molte associazioni nazionali e locali. Scrivo dal 2013, dalla data della mia prima opera “L’Angelo che prestò le sue Ali ad una Fenice”, ma in cuor mio l’ho sempre fatto. Data la mia pessima “grammatica giovanile”, ciò che realmente la vita aveva in serbo per me, s’è quindi rivelato in tarda età. Sono in varie raccolte di poesie delle “Edizioni il Viandante”, Casa Editrice che mi ha tenuta a battesimo e ciò non si può dimenticare. Con loro ho pubblicato nel 2018 “Un Angelo senza Memorie”. Oggi sono una donna ancora più determinata ad imparare tutto ciò che mi manca per poter raccontare le tante verità, dal mio punto di vista, secondo la maturità che ho raggiunto in questi anni e che spesso il mondo fa finta di non vedere. Dio ci benedica tutti!

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