Michele Cascella (quarta e ultima parte)

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Michele Cascella (quarta e ultima parte)

“Amarilli per San Rocco”

Serigrafia su lastra, 30×40 cm

Collezione privata

L’inconfondibile tratto rapido di Michele Cascella si evince in questa opera.

A costo di limitare la sua carriera, Cascella è rimasto fedele all’idea di dipingere “nel modo più vero possibile“, privilegiando l’osservazione diretta di tutti i più minuti aspetti del quotidiano.

“AMARILLI PER SAN ROCCO”

Un vaso di Amarilli, sopra un davanzale, è in primo piano.

Sullo sfondo una campagna rigogliosa, piena di alberi in fiore.

Elementi indicativi di esperienza pittorica, le lontananze vengono ben delineate e accentuate dalle piante che danno profondità all’opera.

I fiori dipinti da Cascella, l’Amaryllis significa fierezza, appaiono pienamente coerenti con la sua ricerca artistica.

Pieni di significati nascosti, dietro un’apparenza semplice, l’opera, scintillante come sotto un caldo sole estivo, eterna rinnovata poesia.

CONCLUSIONE:

Si intuisce che Cascella dipinge per istinto pur con una certa attenzione alla perfezione degli scorci prospettici e delle proporzioni.

Infatti, nella composta armonia delle tinte vivaci e nel fraseggio fantasioso del segno, egli innesta le emozioni con straordinaria immediatezza comunicativa.

Questo è anche un modo importante, altruistico, di donare fede e quindi vigore a chi si accosta ai suoi quadri.

Testimonianza, ancora, che la sensibilità è una grande ricchezza e un valore che non può morire, neppure nella realtà che viviamo.

Bruno Vergani

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