Il dipinto, olio a tempera, Madonna di Ognissanti che si trova al Museo degli Uffizi a Firenze, di Giotto, dà, a mio parere, pienamente, il senso della festa religiosa che ricorre il primo di novembre, perché il dipinto è come se ti invitasse ad entrare nel significato più profondo del ruolo che i Santi hanno per i popoli cattolico-cristiani.
La centralità della Madonna con il Gesù bambino benedicente assisi in trono tra gli angeli e i Santi, rappresenta l’importanza del ruolo di Maria sul cammino verso la Santità, fonte ispiratrice e modello spirituale, tramite tra il Cielo e la Terra.
Le figure sono inserite nelle tonalità dell’oro creando un effetto di “calore spirituale“, di vicinanza con tutti i Santi che si sono susseguiti nel corso dei secoli.
I doni, da parte degli angeli, alla Madonna e al bambino sono simboli di purezza, purezza che si esplica attraverso i fiori e i colori dello sfondo.
Giotto mette in rilievo come il cammino di Santità, che sulla terra può essere faticoso e doloroso, giacché il limite umano viene a scontrarsi con il concetto di spiritualità ed eternità, diventa, una volta compiuto attraverso il passaggio nella dimensione metafisica, una festa di pace e di beatitudine, di quella autentica felicità che in Terra non ci è dato di conoscere.
Il primo novembre dovrebbe essere vissuto con questo spirito: una meditazione sui Santi che ci hanno preceduto, sentirli vicini nel loro cammino umano e di esempio nel loro cammino spirituale.
L’oro del dipinto può considerarsi come una sintesi di ogni esperienza di ricerca verso la Luce, intesa come senso primo e ultimo del passaggio terreno e del viaggio che tutta l’umanità intraprende dalla nascita del mondo e finchè il mondo continuerà ad esistere. Una autentica cognizione del passato, del presente, del futuro.
La Madonna di Ognissanti di Giotto ci invita a riflettere sull’essenza dell’Ente, di Colui che è fin dal primo battito dell’universo.
Il mondo è nato dall’amore, è sostenuto dall’amore, va verso l’amore ed entra nell’amore
(San Francesco di Sales)
Tommaso Cozzitorto
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