La nuova consapevolezza

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A volte mi fermo a pensare e assumo col viso espressioni varie in base a ciò che in quel momento elabora la mia testa…

Ho sulla scrivania del mio studio lampade, foto, portapenne e, fra calendari e tagliacarte, i due leoni alati della buona fortuna, regalo di un mio amico cinese.

Ricordo ancora quando me li portò.

Entrò nel mio studio, salutò, si inchinò e con la testa sempre bassa e le braccia verso di me, mi porgeva un pacchetto colorato con un piccolo fiocco rosso.

Educazione vuole che il pacco venga aperto con cura, alla presenza di chi porta il dono e, appena “il regalo si palesa”, occorre ringraziare con ampi sorrisi e vari inchini.

Solo in questo momento il mio amico alzò il capo e disse “un piccolo dono per un vero amico di questa bella Italia“.

Fra le foto anche una di quando ricevetti a Matera, presso il Centro Spaziale, una delegazione di alti funzionari militari e istituzionali di Taiwan.

Dopo una mattina di riunioni e presentazioni, mentre tutti ci si recava verso il ristorante, alcuni di loro, dopo aver spento e buttato le cicche delle sigarette appena fumate, scoppiarono a ridere fragorosamente.

Incuriosito chiesi come mai.

Un militare mi rispose che da loro buttare per terra la cicca di una sigaretta non è possibile perché ci si becca una multa di almeno 500,00 euro…

Ridevano felici perché in Italia lo potevano fare, perchè in Italia ciò è normale, tutti buttano cicche ovunque e non solo…ognuno fa quello che gli pare, in Italia…

E mi vengono in mente le parole di “un fedele islamico, un membro della moschea di Torpignattara“ quartiere della periferia romana, che, a proposito di Silvia Romano afferma: “Trattata come una signora. Ma quali terroristi? I terroristi siete voi che buttate le bombe sopra i bambini insieme agli americani. Ma quale Al Shabaab? Quando le rapiamo noi, non le violentiamo, non gli facciamo le porcherie, gli insegniamo. Stando lì Silvia ha capito, ha preso l’educazione con la prigionia, è educata, ha studiato. Hai visto come é arrivata? Felice “.

Quando le rapiamo noi (??? Ma stiamo scherzando ???)… che differenza di testa fra il mio amico che mi regala i leoncini della fortuna e questo tizio sedicente fedele di una delle tante religioni che parla con serenità di un atto di violenza come rapire e plagiare una donna di 24 anni per un anno e mezzo, scroccare soldi a uno Stato occidentale e con quei soldi pagare poi chi viene mandato in giro a farsi saltare per aria.

Oggi tutto appare opinabile e possibile.

E mentre “questa Italia” va avanti giorno dopo giorno a “trattarsi male”, pezzi di altre “presunte civiltà” che, onestamente non hanno nulla da insegnare alla nostra, abusano di noi dal semplice gesto di “gettare una cicca per terra” alla logica del “ti rapisco per convertirti”.

A questo punto appare legittimo anche riaprire gli “impianti di Auschwitz” per coloro che, refrattari a qualunque conversione, conviene eliminare…

Già questa Italia si tratta male.

Non smetterò mai di ripetere che gran parte di coloro che abitano questo fortunato pezzo di Mondo, non lo meritano… Manco per niente! 

Parliamo male dei troppi preti che si macchiano di innegabili delitti ma continuiamo ad ospitare tutti coloro che “buttano cicche sul nostro suolo”!

E noi italiani, dalla politica al gossip, litighiamo, pensiamo di saper fare tutto e meglio da soli, diamo il cattivo esempio ai turisti buttando noi per primi bottigliette di plastica e incarti di brioches nelle aree verdi attorno al Colosseo, lasciamo indelebili e sgrammaticati messaggi d’amore sui muri romani attorno a San Giovanni con bombolette spray multicolore…

E le mascherine per terra?

Buttate magari infette per strada…

E va bene che i Galli avevano tradotto SPQR con “Sono Porci Questi Romani”… ma a tutto c’è un limite! 

Ma cosa pretendiamo… ovvio che rapiscono le nostre donne per “farle studiare” e magari fra qualche anno ci fanno smontare pure l’Altare della Patria da rivendere a pezzi al miglior collezionista offerente per sanare il nostro debito pubblico…

Qui non si tratta di destra o di sinistra ma di pura e semplice consapevolezza.

E questa Italia tutto appare fuorché consapevole di quanto sia bella e, non temo a dirlo, molto ma molto più avanti rispetto a “personaggi e predicatori vari” su tutti quei temi che normalmente compongono il termine “cultura”…a noi proprio nessuno può insegnarci nulla, figuriamoci tramite un “atto criminale” come un rapimento.

Questo è il primo, indispensabile passaggio verso una vera, nuova e forte CONSAPEVOLEZZA… A NOI ITALIANI SONO DAVVERO POCHI QUELLI  CHE POSSONO INSEGNARCI QUALCOSA!

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