Le rosse piacciono sempre!
“Dalle donne derivo la mia dottrina: esse brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo”.
William Shakespeare
Mi sono sempre chiesta perché, nella Storia dell’arte, sono tantissime le donne dai capelli rossi che sono state ispiratrici per la realizzazione di grandi capolavori. Un esempio su tutti, il capolavoro la” Nascita di Venere” di Sandro Botticelli.
Il dipinto mostra la dea nuda, ricoperta solo dai suoi capelli rossi.
E chi di noi donne, al parrucchiere non ha mai richiesto il rosso Tiziano per tingere la propria chioma? Io moltissime volte, ad esempio.
Per Tiziano l’uso del rosso fu importantissimo, lo usó in Amor Sacro e Amor Profano e in Donna allo specchio. Proprio quel quadro ne dona un’immagine sensuale, data anche dal fatto che le donne in quell’epoca, portavano i capelli sciolti solo in casa o in situazioni di intimità.
Ma noi dobbiamo ricordare una donna dai capelli rossi, Elizabeth Siddal che fu modella, musa e pittrice. La Siddal, donna bellissima e dai lunghi capelli rossi, fu scelta come modella da vari pittori ma fu artista lei stessa, creatrice di dipinti di notevole pregio, fra cui un noto autoritratto.
La vita di Elizabeth, fu molto tormentata e terminò a soli 32 anni a causa di un’overdose di laudano.
Anche l’inglese John Everett Millais ritrasse Elizabeth Siddal, nel quadro Ophelia del 1852.
Il soggetto di questo dipinto cela un aneddoto. Al fine di riprodurre nel modo più fedele possibile la giovane annegata, Millais chiese a Elizabeth di immergersi in una vasca da bagno. Era inverno e la temperatura veniva riscaldata solo da alcune candele, che però, si spensero. Il pittore, concentrato nel lavoro, non si accorse di nulla e la Siddal svenne dal freddo, ammalandosi poi gravemente.
Pare che proprio a causa della malattia, Elizabeth cominciò a fare uso di laudano come antidolorifico.
Anche il pittore britannico Edmund Blair-Leighton dipingeva temi medievali.
Nel dipinto The Accolade c’è una regina dai bellissimi capelli rossi, durante la cerimonia d’investitura di un giovane cavaliere. L’intento del pittore è chiaramente quello di far concentrare gli occhi dello spettatore sulla bellissima regina dalla fluente chioma rossa.
E sono molte le opere del francese Henri de Toulouse-Lautrec, che ritraggono donne dalla chioma fiammeggiante. Fra questi, La Toilette che è un dipinto realizzato dal pittore nel 1889. L’opera raffigura una donna dai capelli rossi, spogliata fino alla vita, seduta sul pavimento, con il volto rivolto lontano dallo spettatore, immortalata subito prima o subito dopo il bagno.
Chi osserva il quadro ha quasi l’impressione di essere uno spettatore un pó voyeur, assorto nella contemplazione della bellezza del soggetto.
Anche Amedeo Modigliani fu ispirato dalla bellezza dei capelli rossi, uno dei dipinti più noti dell’artista è la Ragazza dai capelli rossi in abito da sera, del 1918, in cui oltre all’iconico collo lungo, spicca la chioma fiammeggiante della modella. Il mio preferito è Gustav Klimt.
Klimt ritraeva le donne nella loro essenza più vera, senza ricercare la perfezione. Nei suoi dipinti troviamo donne anziane, obese o incinte. Ricorrente è invece il suo amore per le donne rosse, che ha immortalato in diversi dipinti, come “Danae” o “Il bacio”.
Tra le “sue” donne rosse la più nota è certamente Danae, una modella dai lunghi capelli rossi, che immortalò seminuda. Un soggetto inquietante e scabroso difficilmente accettato dalla Vienna benpensante del tempo.
Ma come mai la predilezione dei pittori per le rosse? Forse perché secondo la tradizione giudaica, Lilith, la prima moglie di Adamo, che era associata all’adulterio, alla seduzione e alla lussuria, da molti fu raffigurata come una donna dai lunghissimi capelli rossi. Nel Medioevo, il rosso era visto come il colore del diavolo e i capelli rossi venivano visti come degenerazione morale e impulsi sessuali esagerati. Durante l’Inquisizione Spagnola si pensava che le rosse banchettassero con il diavolo e pertanto dovevano essere bruciate al rogo come streghe.
Le donne con i capelli rossi sono sempre state al centro di dicerie e accuse oscure.
E si scopre addirittura una forma di cultura in cui le rosse sono state perseguitate perché considerate portatrici di sfortuna.
Angela Amendola
… ma sarà un caso?
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