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Gustave Caillebotte (parte quarta)
“Il ponte dell’Europa”
Olio su tela, cm 125 x 81
Ginevra, museo del Petit-Palais.
Raffigurando una delle piazze più moderne e vibranti d’Europa, ovvero Place de l’Europe, con questa opera Gustave Caillebotte ci racconta la nuova Parigi rimodellata dai grandi lavori intrapresi sotto il regno di Napoleone III
Si tratta di un grande ponte ferroviario inaugurato nel 1868, che si estende sul parco binari della stazione di Saint-Lazare.
Caillebotte, qui nel periodo accademico, non vuole dare un’impressione di tumulto o di caos, ma un’immagine netta e precisa.
“Il ponte dell’Europa” inoltre e’di grande audacia per scelta dell’inquadratura, dello spazio, del ritmo, perché fissa nel quadro la forza delle strutture metalliche che i loro incroci generano.
“IL PONTE DELL’EUROPA”
La scena, illuminata dal sole, sembra decisamente benestante, in particolare nella coppia che passeggia.
L’uomo, vestito elegantemente, è accompagnato da una donna dotata di un parasole e agghindata in modo alquanto vistoso.
Si tratta con tutta probabilità di un dipinto autobiografico perché l’uomo e la donna ritratti non sono altro che lo stesso Caillebotte con la sua compagna di allora, Anne-Marie Hagen.
Probabilmente brulicante di treni in transito che liberano potenti sbuffi di vapore, un altro uomo, davanti a loro, si affaccia dal parapetto del ponte intento a osservare il traffico ferroviario della sottostante stazione .
Il grande quadro viene infine completato, oltre ai tanti passanti, da un cane randagio che zampetta verso place de l’Europe.
L’impegno di Caillebotte è particolarmente notevole nell’utilizzo di ombre che concorrono a dare rigore al dipinto come quelle proiettate dal cane, dai vari passanti e dal reticolato del ponte.
CONCLUSIONE:
Numerosi studi fatti sul posto, a matita ma anche ad olio, mostrano che la riuscita di questa tela è stata lunga e laboriosa.
Ogni passaggio, ogni elemento sono stati accuratamente studiati prima di completare la trama definitiva.
Bruno Vergani
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