Gli amici a 4 zampe e i vip

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Da diversi anni, grazie ai social network si possono seguire i personaggi famosi nella loro vita quotidiana.

È diventato semplice non solo seguire i vip ma anche gli animali domestici con cui dividono la loro vita.

Sono star che nonostante gli innumerevoli impegni trovano il tempo per prendersi cura di loro.

Alcuni hanno creato con gli amici a quattro zampe legami così importanti da non riuscire a separarsene neppure in tournée o per altri impegni di lavoro.

Sono tantissimi i vip che diventano paladini di petizioni e di lotte a favore degli animali.

Come Elisabetta Canalis che possiede due pinscher. Il suo amore per gli animali l’ha vista più volte in prima linea nella lotta contro l’abbandono. Lorenzo Jovanotti con la moglie amano immensamente gli animali, non facendo distinzioni di alcun tipo. Questo grande amore trova sfogo nelle generose donazioni che regolarmente fanno all’associazione “Amici di Zampa”.
O come Francesco Facchinetti che è stato protagonista di una rissa quando cercò di difendere un cane maltrattato dal proprio padrone.

Paris Hilton, l’ereditiera più famosa al mondo è apparsa innumerevoli volte in compagnia dei suoi amati chihuahua. Cani fortunati dato che la loro mamma adottiva non gli fa mancare proprio nulla, compresa spa, yoga, massaggi ed allenamenti giornalieri.

Fedez e Chiara Ferragni vivono con Matilda.

Il bulldog francese ha trovato davvero tanto amore in casa Ferragnez, anche se è costato un tapiro alla Ferragni per aver lasciato un “ricordino sul tappeto dei vicini“.

Ora Matilda che ha subito un intervento in Svizzera per tumore,  fortunatamente sta bene.

Invece Leonardo di Caprio è uscito fuori dai soliti schemi cane o gatto e, dopo il successo del film Inception, decise di regalarsi un animale domestico.

È così ora nel cortile della sua villa passeggia una tartaruga di 20 chili.

Questi sono alcuni dei vip che amano vivere con angeli a 4 zampe.

Ma molti personaggi famosi sono stati sempre amanti degli animali, facendo i benefattori.

Sapevate che Alain Delon, quando era giovane, indossava sempre una giacca militare?

Lo faceva perché era l’indumento migliore per riscaldare tutti i cuccioli che trovava quasi giornalmente sulla sua strada.
Oggi l’attore francese, che ha 83 anni, vive in Svizzera e ha 5 rifugi per cani e gatti randagi.
Un giorno di anni fa, venendo a sapere che alcuni sadici nei Pirenei avevano cosparso di benzina e dato fuoco a un cane, mandò subito il suo veterinario di fiducia lì e fece anche processare i colpevoli.

Per la prima volta, un giudice ordinò nella pratica giudiziaria che la vittima, un cane chiamato Mambo, fosse presente in aula e così i carnefici furono condannati ad una pena più severa.

Alain Delon sta anche cercando di far sì che i cani abbiano i propri avvocati in cause così.
Il suo primo animale domestico fu una femmina di dobermann e si chiamava Gala.
Una volta le ho urlato contro e le ho anche colpito la coda. Lei si è seduta e mi ha guardato. Ho visto che stava piangendo. Da allora ho capito tutto, e ora i miei cani sorridono sempre“.

Attualmente è uno dei collaboratori di Brigitte Bardot. A casa sua c’è un cimitero con i 45 cani che hanno vissuto con lui e dopo numerose richieste, ha ricevuto il permesso ufficiale di essere sepolto lì quando arriverà il momento della sua dipartita.
Alain Delon è disposto a ricorrere a tutti i mezzi per proteggere gli animali vittime dell’uomo.

Una volta ha mandato l’elicottero per salvare una gatta, alla quale qualcuno aveva strappato una zampetta, legandola ad un’automobile. La gatta a tre zampe ora vive nella sua villa insieme ad un coniglietto a tre zampe…

Ma da non dimenticare è Brigitte Bardot che aveva 38 anni quando lasciò il cinema per aiutare gli animali. Iniziò la sua crociata dopo essere stata folgorata sul set da una capra che dovette comprare pur di salvarle la vita. B.B. ricorda le parole della proprietaria dell’animale: «Si sbrighi a girare la sua scena, perché domenica è la comunione di mio nipote e dobbiamo farla allo spiedo».

Durante le riprese di “Colinot l’alzasottane“, il suo ultimo lavoro cinematografico del 1973, Bardot maturò una decisione estrema, portare la capra con sé nell’hotel a cinque stelle dove alloggiava. Da lì la lotta a favore dei nostri amici.

Il regalo più bello, chiesto anni fa ad Hollander per Natale , è stato quello di mettere fine alla macellazione rituale e considerare i cavalli animali di compagnia.

Ora ha contatti con Macron e insieme stanno promuovendo iniziative a favore degli animali. Vive nella sua villa e non riesce quasi più a camminare.

È circondata da una cinquantina di animali.

Maiali, capre, pecore, cavalli, pony, cinghiali, asini, oche, anatre, galline, gatti e ovviamente cani. Sono i suoi compagni di vita.

Spesso se li ritrova davanti alla porta di casa, scaricati lì da furgoni o macchine.

La sua fondazione va anche a cercarne molti per salvarli dal macello.
Passa tutto il suo tempo a coccolare gli animali, ad accudirli, nutrirli, rassicurarli.

E non dimentichiamo Totò.

Non tutti sanno che Totò, nel 1965 fece costruire un canile a Roma, “L’Ospizio dei Trovatelli”, un canile moderno e attrezzato, per il quale spese ben 45 milioni di lire, una cifra assai consistente per l’epoca.

Perché il principe della risata era generoso come pochi. E questa sua generosità si esplicitava anche e soprattutto nella cura dei “trovatelli” (e non “randagi”, parola che a quanto pare irritava Totò).

Lietta Tornabuoni, critico cinematografico, una volta lo accompagnò in uno di questi canili. “Durante le sue visite, si poteva osservare sempre la stessa scena. Totò scendeva dall’auto e entrava dai suoi trovatelli. Una festa: gli si precipitavano addosso tutti insieme abbaiando, mugolando, scodinzolando, puntandogli le zampe sul cappotto. Lo riconoscevano, mentre Totò aveva la vista troppo danneggiata per riuscire a individuarli. Né avrebbe potuto distinguerli dal nome. Ai cani quasi mai attribuiva un nome (“Mica sono figli”). Li chiamava tutti “cane” e basta”.

In questa definizione, “cane” e basta, era racchiuso tutto il suo grande amore per ciascuno di loro, indistintamente. Sono tanti i nomi da fare come esempio, è più che giusto che chi ha più visibilità come gli attori, i cantanti, i vip insomma, facciano qualcosa per scuotere l’opinione pubblica a favore degli animali.

“Già in giovane età ho rinnegato l’abitudine di cibarmi di carne, e ritengo che verrà un tempo nel quale gli uomini conosceranno l’anima degli animali e in cui l’uccisione di un animale sarà considerata con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo”.

LEONARDO DA VINCI

Angela Amendola

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

La ragazza di neve

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