Giornata mondiale della salute: My health my right

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La mia salute, un mio diritto.

My health, my right per celebrare la salute come diritto umano fondamentale.

World Health Day 2024 (who.int)

Questo il tema scelto per la giornata mondiale della salute, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si celebra il 7 aprile.

E’ importante  “difendere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, nonché ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalle discriminazioni”.
L’Oms mette in luce come nel mondo il diritto alla salute di milioni di persone è sempre più minacciato.

Le malattie e le calamità – scrive -incombono come cause di morte e disabilità. I conflitti devastano vite umane, causando morte, dolore e disagio psicologico. L’uso di combustibili fossili sta alimentando la crisi climatica e allo stesso tempo sta togliendo il diritto di respirare aria pulita, con l’inquinamento dell’aria interna ed esterna che miete una vita ogni 5 secondi“.

4,5 miliardi di persone  ancora nel 2021 non erano completamente coperte dai servizi sanitari essenziali.

140 Paesi riconoscono la salute come diritto umano nella Costituzione, ma non stanno approvando e mettendo in pratica leggi per garantire un diritto maggiore .

Diverse le iniziative in Italia:

Dal 6 al 12 aprile l’Asst Papa Giovanni di Bergamo offre screening dell’Hpv e dell’epatite C, incontri informativi e postazioni di educazione alla salute nei Consultori, nelle Case di Comunità e al SerD.

Al Policlinico di Milano sono in programma dal 9 all’11 aprile giornate di prevenzione dedicate alle vaccinazioni Hpv e ai Pap test.

Un focus sull’Italia

Nel nostro paese solamente il 7% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 69 anni inserisce nella propria dieta quotidiana 5 porzioni di frutta e verdura, ovvero la quantità consigliata dall’Oms, mentre il 52% ne assume solo 1-2 porzioni, il 38% circa 3-4 porzioni e il 3% non ne consuma affatto. La conferma è arrivata dal Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, in occasione della “Giornata Mondiale della Salute”. Il consumo, è stato spiegato, è quasi sempre inferiore nelle regioni del Centro-sud rispetto a quelle del Nord, a eccezione della Sardegna, dove si registra una percentuale fra le più alte della Penisola (14%). Le regioni sopra la media nazionale sono Liguria, Piemonte, Veneto, la provincia di Trento e la Basilicata che, con il 10% della popolazione che consuma tutte le porzioni raccomandate, si stacca dalle quote delle regioni limitrofe. Tra le aree con la “maglia nera”: Calabria e Campania, ma anche Puglia e Molise.

Come già detto per celebrare la Giornata Mondiale della Salute, sono state dunque previste diverse iniziative che prevedono incontri ma anche visite e screening in diversi casi anche gratuiti, da Nord a Sud del nostro Paese. gli Enti del Sistema Sanitario Regionale della Lombardia, da domenica 7 aprile fino a sabato 13 aprile, organizzano su tutto il territorio regionale iniziative dedicate alla salute in tutti i suoi aspetti, dalla prevenzione, alle vaccinazioni, passando per la promozione della salute o dell’ambiente.

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