Fèlix Vallotton (parte prima)

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FÈLIX VALLOTTON (parte prima)

“Nudo”

Olio su tela

Collezione privata

Fèlix Vallotton è nato a Losanna, Svizzera, da una famiglia borghese il 28 Dicembre 1865.

Artista precoce, già all’età di 17 anni si trasferisce a Parigi per studiare all’Académie Julian.

Durante questo periodo lavora al Louvre come copista di opere di Holbein e Rembrandt, permettendogli di coltivare la sua ammirazione per i classici.

Sino al 1890 si esprime con una pittura accademica lontana dai fermenti delle avanguardie “postimpressioniste”.

Dopo questo periodo entra in contatto con P. Bonnard e É. Vuillard elaborando soluzioni di grande sintesi formale e cromatica.

Due anni più tardi entra a far parte del gruppo artistico dei “Nabis”.

Questo gruppo era costituito da giovani studenti d’arte, tra cui Paul Gauguin.

Terminato il periodo “Nabis” Vallotton ritorna, come questo dipinto, al “Realismo”.

“NUDO”

È uno dei primi ritratti di nudo che Félix Vallotton dipinge in un interno, un tema che riprenderà ripetutamente fino alla morte.

Nell’incontro tra la modella e Vallotton nasce qualcosa di più che un rapporto artistico esteriore, nasce la scoperta di una bellezza intima.

In questa composizione limpida, con tonalità calde ed armoniose, egli mostra la figura di una donna vestita di luce come se fosse giorno.

La donna, interamente in primo piano, quasi sembra uscire dallo spazio pittorico.

Eretta, con la mano ferma per non fare cadere lultimo indumento, non priva di imbarazzo, domina la tela.

La scelta dei colori, in particolare l’uso del giallo-terra bruciata dello sfondo, enfatizza il pallore della modella.

Non volge lo sguardo all’osservatore e non si presenta come Dea, ma come donna, consapevole e fiera della propria bellezza, senza curarsi della sua nudità, con una posa ambigua a metà strada tra il pudore e l’invito.

L’arredamento è volutamente inesistente per risaltarne il corpo.

L’ innegabile carica erotica coinvolge noi osservatori nella magia dell’immagine.

Il suo sguardo pudico con gli occhi diretto verso il basso, ci spinge a sospettare d’una relazione d’amore segreta tra la modella e l’artista.

Ma a questa immagine manca un qualsiasi dettaglio aneddotico che dimostrerebbe ciò, pertanto possiamo soltanto dedurre che siano una semplice posa voluta dell’artista per allestire un nudo nella maniera classica.

Il nudo femminile era un soggetto molto comune per Vallotton; il suo diario registra circa cinquecento dipinti di questo genere.

I primi nudi, quando era con i “Nabis”, erano stilizzati e semplificati.

Successivamente sono diventati più dettagliati e realistici.

PER FINIRE:

Félix Vallotton, è un artista a cavallo tra due secoli, due paesi e molteplici tendenze estetiche che spaziano dai “Nabis” alla “Neue Sachlichkeit” [Nuova oggettività].

Ancora oggi questo artista è più conosciuto in Svizzera che in Francia, ma è proprio a Parigi che nell’ultimo decennio del XIX secolo, per merito dei suoi dipinti, il suo nome si diffonde in tutta Europa.

Fèlix Vallotton artista poliedrico scrisse anche dei romanzi e delle opere teatrali e realizzò molte sculture prima di morire di cancro nel 1925.

BRUNO VERGANI

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