Intervista a Giulia Lupetti: un’italiana ad Hollywood

205728

Visualizza immagine di origine

Abbiamo avuto la possibiltà di intervistare Giulia Lupetti, attrice, modella e regista che fa parte del cast del film Top Gun: Maverick diretto da Joseph Kosinski, con Tom Cruise.

Classe 1988, Giulia Lupetti ha preso parte anche al film Clique e  ha recitato in molti altri film internazionali . Inoltre, Giulia Lupetti è  la regista e sceneggiatrice dello short film Memento Audere Semper (che ha già vinto due awards all’Independent Short Awards di Los Angeles ) e con lei abbiamo parlato di cinema, regia e di tante altre cose.

Buongiorno Giulia . Grazie per aver accettato l’intervista per Screp Magazine .

La prima domanda è sicuramente questa: come è stato lavorare con Tom Cruise che rappresenta per tutti noi una vera icona? Che tipo è in realtà?

Grazie a voi per questa intervista, allora che dire, e’ stata una bellissima emozione, assolutamente un vero onore per me non solo a livello professionale, ma anche a livello personale; da sempre era uno dei miei sogni nel cassetto potere avere l’occasione di lavorare con Tom Cruise, sul set, e’  uno stacanovista, instancabile; devo ammettere che non ho mai visto un attore cosi attento ai dettagli, presente sulla scena e sul set, sa con precisione tutto quel che succede, genuinamente interessato a fare in modo che le performances di tutte le persone in scena siano perfette per ottenere un bellissimo risultato;  E’ una persona molto umile, gentile e garbata con tutti, a fine set ha fatto un discorso molto bello sulla importanza del lavoro di gruppo e ci ha ringraziato personalmente con parole commoventi;

Quando e come ha iniziato a fare questo lavoro? E’ successo per caso o lo aveva progettato?

decisamente progettato; iniziai a fare la modella, con l’intento di poter poi trovare il coraggio di fare quello che più amavo, cioe recitare; all’epoca i miei genitori non me lo avrebbero permesso, dunque ho dovuto anche per quanto riguarda la moda, trovare degli escamotage che mi permettessero di arrivare dove volevo;  ho iniziato a studiare recitazione all’eta’ di 17 anni, avevo molta paura all’inizio, ero molto preoccupata del giudizio altrui; inoltre l’aver lottato cosi tanto per far si che i miei mi lasciassero studiare recitazione mi faceva sentire come se avessi una grande responsabilita’ di dover dimostrare che era stata la scelta giusta.

Vediamo che ha partecipato a molte pellicole internazionali e non è facile per un’attrice italiana. E’ vissuta o vive all’estero? Da quanto tempo?

Da sempre, il mio sogno era venire a vivere in America, di fatti vivo a Los Angeles, da 3 anni; paradossalmente, anche quando vivevo in Italia, ero sempre stata scelta per lavorare in film esteri, il che e’ sempre stata una cosa che amavo molto; ho sempre amato conoscere diverse culture e avere la possibilita’ di parlare lingue diverse;

Adesso ha intrapreso la carriera della regista. A quale regista si ispira?

https://www.shockwavemagazine.it/wp-content/uploads/2020/01/memento-audere-semper-giulia-lupetti.jpgLa regia e’ diciamo una passione da sempre, come la sceneggiatura, non ho un vero e proprio role model, diciamo che amo moltissimi registi, soprattutto del passato, ma anche molti del presente; se dovessi menzionarne uno, direi Jean Pierre Jeunet, e’ stato uno dei registi che più e’ riuscito a stravolgere la mia visione delle cose e che amo molto

Quali sono i suoi attori preferiti?

Senza ombra di dubbio, Meryl StreepRobin Williams; per me sono due icone, la loro capacita’ di mutare e trasformarsi mi ha sempre strabiliata, anche se comunque ci sono moltissimi altri che amo, pero’ direi che loro sono quelli che più di tutti mi hanno ispirata a intraprendere questa carriera;

Cosa pensa del cinema italiano? Pensa di partecipare o ha in progetto qualche film in Italia?

Il cinema italiano e’ molto diverso da quello americano, questo e’ ovvio, pero’ amo i classici italiani, film indimenticabili, mi piacerebbe poter avere l’occasione di lavorare in un film come quelli di Fellini;

Al momento non ho piani di lavorare in Italia, non escludo la possibilita’ in un futuro;

E’ nel cast di una WEBSERIES in REMOTE, tramite ZOOM. É la a prima webseries interamente pensata per INSTAGRAM, “RIDDLE OF DZOOM” . Ce ne parla un po’?

Mi fa molto piacere cogliere l’occasione per parlare di questo Progetto a cui tengo molto; “RIDDLE OF DZOOM” e’ una serie diversa dal solito, non solo perche e’ fatta interamente per il pubblico di  Instagram ed e’ la prima serie Horror per questo tipo di piattaforma, ma anche per il modo in cui e’ stata girata e il momento storico che tratta e che viviamo oggigiorno;

L’idea e’ nata da Rachele Fregonese, scrittrice e regista della serie,  io sono stata coinvolta tramite una mia carissima amica, nonche’ attrice e produttrice della serie, Alida Pantone; da subito ho amato il concept e appena ho avuto l’opportunita di leggere il copione me ne sono innamorata, come mi sono innamorata del mio personaggio Zelda; Una delle cose piu strabilianti di questa serie, oltre al team che ha reso il tutto possibile, penso sia il modo in cui abbiamo girato; Ognuna di noi era in parti differenti del mondo e per quanto mi riguarda anche con un fuso orario di 9 ore; Abbiamo girato in selftape mode, con assistenza live su Zoom, dunque giravamo insieme con le direzioni di Rachele Fregonese, Alida Pantone e AJ (Alexander Lamb) il nostro direttore della fotografia;

La storia ruota attorno a un indovinello da resolvere e un segreto che sembra impossibile svelare; durante il lockdown, un Gruppo di ragazze, che al tempo del liceo  appartenevano  al Gruppo “BRUNETTE”, si ritrovano invitate a una rimpatriata virtuale durante il lockdown, il meeting da gioioso momento di ricordi si trasforma presto in un incubo, quando il Gruppo realizza che sono obbligate a partecipare a un gioco molto pericoloso.

Sono molto contenta di come e’ il prodotto finito e della attenzione che sta attirando, e’ stato divertente, appagante e una Bellissima esperienza; speriamo in una seconda serie, ma non posso ancora parlarne, nel frattempo mi godo il successo che stiamo vivendo.

Cosa pensa della situazione del Cinema oggi? Pensa che trasmettere i film in streaming possa salvare il cinema temporaneamente o la considera un’arma a doppio taglio?

Credo che il cambiamento sia sempre un’ottima occasione per migliorare. Sono certa che il cinema non puo morire e non morira cosi, penso che puo solo trovare spunti per rinascere e ricrescere, amo l’idea che  grazie allo streaming e’ ancora possibile continuare a fare questo mestiere e creare progetti, e’ una bellissima occasione per avere possibilita di lavoro su piattaforme internazionali;

Segue le serie tv su piattaforme ? Quali tipi di serie preferisce? Perché secondo lei hanno così tanto seguito a volte più degli stessi film?

Non sono una tv serie dipendente ma ce ne sono alcune che ho iniziato a vedere e che ho finito in poco in tempo, come “SCHITT’S CREEK”, “THE GOOD PLACE”, amo serie divertenti e semplici, che mi portano il buon umore; Ovviamente sono anche una grande appassionata di “GAME OF THRONES”, ho amato quella serie; direi che la differenza essenziale tra il film e una serie tv, e’ il dosaggio di adrenalina e suspance che si puo avere dalla serie; L’attenzione che mettiamo nelle serie e’ superiore a quella dei film, ogni episodio dura comunque meno di un film, ogni fine non e’ mai una fine, ma lascia spazio al prossimo episodio, e’ come una droga, immediatamente ti ritrovi dipendente dal prossimo episodio;

Progetti futuri?

Per fortuna ci sono molte belle cose che si stanno smuovendo, per quanto riguarda alcuni tv show, e anche il cinema, ancora non posso svelare molto, ma penso di poter dare qualche buona notizia per l’inizio dell’anno. Grazie infinite.

Intervista a cura di Sandra Orlando

Leggi anche:

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here