E se vi metteste in “terza posizione”?

181009

“Il Covid non esiste”, il vaccino è inutile, la Terra è piatta e il 5G è uno strumento in mano al “Potere” per controllare ogni individuo… ecco cosa pensano 6 mln di italiani…l’ultimo rapporto del CENSIS

Partiamo un poco da lontano: 1921…ma vi avviso subito VI ANNOIERETE A MORTE SE MENTRE LEGGETE NON PENSERETE AI GRANDI TEMI DEL NOSTRO TEMPO e a come voi stessi reagite come singoli e a come state reagendo in quanto “parti componenti di una popolazione”.

Ve ne suggerisco alcuni e magari “fate un esercizio di terza posizione” ovvero “uscite da voi stessi, dai vostri corpi” e come estranei, guardatevi dal di fuori chiedendovi “come la penso”, “cosa realmente faccio”, “cosa invece potrei fare in modo originale”…:

  1. fobie verso migranti, ebrei, minoranze;
  2. inquinamento, ambiente, clima;
  3. politica, leader vecchi e nuovi;
  4. giustizia, violenza, educazione, rispetto, donne, anziani;…
  5. CORONAVIRUS…e TERRAPIATTISTI…

Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni) il Covid non esiste e per il 10,9% il vaccino è inutile. E poi: il 5,8% è convinto che la Terra è piatta, per il 10% l’uomo non è mai sbarcato sulla Luna, per il 19,9% il 5G è uno strumento sofisticato per controllare le persone.

Ma partiamo da lontano!

Periodo difficile GLI INIZI DEL ‘900, fatto di guerre, crolli di potenti dinastie e imperi come l’austro-ungarico, inflazione alle stelle, nuovi movimenti socio-politici col fallimento della “vecchia politica” aristocratica, la rivoluzione bolscevica del 1917…

In questo panorama il primo a sospettare che le masse non si muovessero in modo autonomo ma che fossero “pilotate”, fu Freud anche in conseguenza della sua nota, scarsa fiducia nell’essere umano e nella sua capacità di “guidare in modo intelligente il proprio destino”.

Peraltro in quegli anni morì sua figlia Sofie e perse anche un nipotino, il figlio di Sofie.

Freud, molto attaccato alla famiglia, non si risollevò mai da questi lutti e si ammalò a causa di un brutto carcinoma del palato (era un accanito fumatore di sigari).

Dovette quindi sottoporsi a numerosi interventi chirurgici.

Nonostante tutto questo Freud trovò nella riflessione analitica e nella scrittura un potente rimedio capace di trasformare questo doloroso periodo nel più fecondo della sua produzione di scritti e di teorie.

In particolare, proprio dalla osservazione del momento storico, Freud si chiese come funzionasse la natura delle masse, ossia se esistesse una psicologia sociale autonoma, non derivante dalla somma dei singoli.

Si pose quindi molti quesiti sulla formazione e sul funzionamento mentale delle masse, masse che lui – in sintesi – classificò in transitorie e stabili, omogenee, composte da individui affini e masse non omogenee; masse naturali e masse artificiali, la cui coesione richiede anche una coercizione esterna; masse primitive e masse articolate, strutturate e ben organizzate.

Ad esempio in quel periodo la nascita dei grandi partiti proletari avvenne a causa dell’industrializzazione, perché enormi masse di persone furono concentrate in un unico luogo di lavoro – lo stabilimento – e sottoposte allo “sconvolgimento psicologico” della catena di produzione.

Oggi enormi masse di persone sono concentrate sui social… la nuova “catena di produzione”.

ZONA DI PURO RIMBAMBIMENTO dove proliferano i “NUOVI PROFETI DELLE STUPIDAGGINI”! (non tutti ovvio)…

Ancora e solo a titolo di esempio, Chiesa, Esercito sono masse artificiali, nate e finalizzate a salvaguardare dalla disgregazione sociale e per questo loro stesse regolate da una certa dose di coercizione attuata attraverso una gerarchia.

Di regola non veniamo consultati circa la nostra volontà di entrare a far parte di una massa, né la cosa, apparentemente atto volontario, resta completamente affidata al nostro arbitrio poiché il collante di una massa il più delle volte è un luogo (reale o virtuale che sia) una illusione, il paventare conseguenze estreme, agire sulle illogicità di paura e panico, rappresentare una possibilità di onnipotenza.

Freud per primo ha scoperto “la tecnica dell’inserimento di una illusione” che aveva nella massa un suo terreno fertile e naturale.

Il singolo individuo non è autorizzato ad essere l’autore d’illusioni: al contrario, se c’è coscienza di massa, l’illusione diventa verità, diventa fonte di potenza.

[Riguardo all’illusione di un “capo supremo”] … nella Chiesa Cattolica [è] il Cristo, nell’esercito il comandante in capo che ama d’amore uguale e paterno tutti i singoli componenti della massa, in politica è il leader.

Tutto risulta subordinato a tale illusione; se venisse lasciata cadere, chiesa, esercito, partiti, web… non tarderebbero a disgregarsi.

L’illusione nasce dagli ideali, ovvero dagli “assunti di base” come portati, comunicati e diffusi alle masse dal capo, dal leader, dal marketing, dalla pubblicità…dai Comitati Tecnico-Scientifici…

La soluzione cui Freud arriva è che questi assunti di base sono spesso presupposti soggettivi, preconcetti, pregiudizi legati da una “emozione libidica”: i singoli “depongono” il loro io e lo affidano a qualcun altro in grado di soddisfare pulsioni “naturali o indotte” attraverso “messaggi ipnotici” ovvero si trasformano in veri e propri “creatori” di nuove illusioni.

Ciò porta ogni individuo ad una sorta di regressione:

il comportamento della massa è un comportamento regressivo; la pulsione di massa è legata al transfer della libido verso stati infantili dello sviluppo”…

Tutto in fondo, ci ricorda quanti di questi fenomeni appartengano alla natura umana ed alla normale aggregazione degli umani in piccole o grandi società su cui, da sempre, l’influenza suggestiva non viene esercitata unicamente dal capo, ma anche da ogni singolo su ogni altro singolo e con ogni strumento, come quello della comunicazione nell’era dei social, “facile palcoscenico” sul quale tutti sono uguali e ugualmente infantili al tempo stesso onnipotenti: questa è una massa.

Molti uguali che possono identificarsi l’un l’altro nella costante lotta fra uguali in modo che uno soltanto sovrasti.

Tutti uguali, tutti in costante lotta a colpi di illusioni: l’uomo di oggi non è un animale che vive in gregge, egli è piuttosto un animale che vive in orda.

E il moderno fallimento, una semplice melanconia, una comprensibile difficoltà, può improvvisamente e facilmente essere condivisa e trasformarsi in ansia sociale, in mania, in psicosi: tanti onnipotenti abbandonati a sé stessi nel mare del web, diventano nevrotici, costretti a rimpiazzare con i propri deliri le grandi formazioni collettive da cui essi stessi si sono esclusi.

Ognuno si crea il proprio mondo fantastico, la propria religione, il proprio sistema delirante, e reitera in tal modo la totale perdita dell’autonomia dell’io fino a disseminare l’universo con “fette di anatomiche chiappe liberamente esposte” piuttosto che con fake news pur di essere leader di qualcosa aggregando nuove masse attorno a nuove illusioni.

Ma fosse solo questo…come già detto appare evidente che “non c’è mai limite al fondo”!

Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni) il Covid non esiste e per il 10,9% il vaccino è inutile. E poi: il 5,8% è convinto che la Terra è piatta, per il 10% l’uomo non è mai sbarcato sulla Luna, per il 19,9% il 5G è uno strumento sofisticato per controllare le persone.

“Perché sta succedendo? È la spia di qualcosa di più profondo: le aspettative soggettive tradite provocano “la fuga nel pensiero magico”. Torneremo a “bruciare le streghe?”. 
 
Per l’81% degli italiani oggi è molto più difficile per un giovane ottenere il riconoscimento delle risorse profuse nello studio.
Nello studio?
A giudicare dai “110 e lode” elargiti generosamente, il rischio reale è quello di un rimbalzo nella scarsità…altro che!

L’onda d’irrazionalità, le cause

“Accanto alla maggioranza ragionevole e saggia si leva un’onda di irrazionalità. È un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà. Per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di persone) il Covid semplicemente non esiste. Per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace. Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici. Si osserva una irragionevole disponibilità a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste”.

E intanto sempre più diffuse forme di disagio psicologico se non veri e propri problemi psichici

Dal punto di vista psicologico, il prolungato periodo di pandemia ha provocato effetti collaterali non indifferenti.

L’81,0% dei 572 dirigenti scolastici di scuola secondaria di secondo grado intervistati dal Censis segnala che tra gli studenti sono sempre più diffuse forme di depressione e disagio esistenziale anche supportate dai social che favoriscono l’allontanamento relazionale.

Il contraltare di questo scenario è l’affermazione dell’esigenza di relazionalità e di prossimità correlata alla rivalutazione dell’andare a scuola (89,6%).

Il 76,8% dei dirigenti sottolinea che gli studenti vivono in una fase di sospensione, senza disporre di prospettive chiare per i loro progetti di vita.

Per il 79,1% nella società è diffusa una immagine dei giovani troppo negativa, che non corrisponde alla realtà.

Più che apatici, indifferenti a qualunque sollecitazione (opinione del 46,3% dei dirigenti), essi sono sottoposti a continui stimoli e informazioni, di cui non riescono a operare una selezione (78,3%).

Dopo quasi due anni di pandemia, le certezze rispetto al proprio futuro hanno subito un duro colpo e in questo nuovo clima il vero protagonitsa è il disorientamento.

Consiglio di leggere anche:

https://www.agi.it/cronaca/terrapiattisti-5036408/news/2019-02-22/

 

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