Dolce Candy: quando i cartoni entravano nel cuore

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Era Il 2 Marzo del 1980.

Candy esordiva sulla TV italiana ed era subito successo.

Un cartone “storico” lo definiremmo CandyCandy, iniziatore di un lungo filone di storie di animazione di origine giapponese con al centro un forte personaggio femminile.

Candy ha sicuramente segnato l’infanzia o l’adolescenza di molte di noi donne di oggi e la sua eredità è ancora viva.

In realtà la storia di Candy ha inizio nel 1974, con il romanzo di Kyoko Mizuki prima e il manga disegnato da Yumiko Igarashi nel 1975 poi. L’omonimo anime esce nel 1976.

Candy narra le vicende di una bambina orfana, ritrovata appena nata da Suor Maria e Miss Pony, educatrici  dell’orfanotrofio La casa di Pony.

La serie ebbe subito un grandissimo successo e le motivazioni non sono difficili da individuare:  come recita la sigla stessa dell’anime, “ Candy è fantasia, Candy è poesia, Candy Candy è armonia”.

E’ una bambina forte Candy, coraggiosa, umile, determinata, dotata di una innata maturità e di un forte senso dell’amicizia; battagliera e impavida, è sempre spinta ad agire da un profondo altruismo, accompagnata da una trascinante e contagiosa allegria.

Come resistere alla sua simpatica maniera di sorridere, al suo gran cuore nonchè alla sua irresistibile capacità di combinare guai?

Una “Tarzan tutta lentiggini” che ama arrampicarsi sugli alberi per volare da un ramo all’altro, una “signorina sbadatella” sempre di corsa nei corridoi di un severo Collegio o di un grande Ospedale cittadino.

Candy sa affrontare ogni cosa senza paura e sa vivere ogni sua disavventura concentrandosi unicamente su ciò che di bello riesce sempre a trovarvi: è per questo che per lei l’Orfanotrofio si trasforma nell’unica vera amata casa che abbia mai conosciuto e che un giorno di  “prigione” a Scuola diventa la possibilità di vivere una  bella  e avventurosa festa di Maggio.

Una volta cresciuta, Candy ci descrive anche i suoi primi turbamenti sentimentali, prima con il Dolce Anthony e poi col tormentato Terence.

Anche l’amicizia è una tematica centrale e i personaggi principali della storia sono proprio i suoi migliori amici: Annie, cresciuta con lei in orfanotrio, Archie, Stear, Patty e soprattutto il misterioso Albert.

Ognuna di noi si è immedesimata da piccola nelle tragedie vissute da Candy, dalle angherie subite dai perfidi Iriza e Neill al rapimento per il Messico, dalla vita a casa Andrew all’incidente di Anthony, dall’arrivo al Collegio di Londra al tormentato amore con Terence, dalla malattia della piccola Susie al doloroso confronto con la rivale Susanna, fino all’epilogo che non sveleremo per non rovinare la sorpresa a chi non avesse ancora avuto il piacere di guardare la serie.

Non sarà facile però rivedere la piccola grande Candy sul piccolo schermo: a causa di una lunga e controversa causa legale tra le due autrici, il cartone non viene infatti trasmesso in TV dal 1997.

Noi ci auguriamo comunque che Candy possa ritornare al più presto ad allietare i pomeriggi di molti bambini (e perchè no anche grandicelli), che nuove generazioni possano conoscerla e incontrarla sui canali ufficiali e che possano amare questa “eroina” unica perchè semplice, il cui più prezioso super potere è quello di far sorridere gli altri.

Sandra Orlando 

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San Valentino: cinque film che celebrano l’amore al cinema

 

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Sandra Orlando
Sono Sandra Orlando, mamma di Anna e Andrea, laureata in Lingue e insegnante. Faccio parte dell'Associazione Accademia e collaboro come Editor a SCREPmagazine. Dal 2020 Sono redattrice ed Editor nella redazione della rivista di Cinema Taxidrivers per cui ho ricoperto il ruolo di Programmatrice e Head of editorial Contents . Amo la letteratura, il cinema, la musica ed in genere tutto ciò che di artistico “sa dirmi qualcosa”. Mi incuriosisce l'estro dell'inconsueto e il sorriso genuino dell'umiltà intelligente.  Scrivere fa parte di me. 

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