Cronaca della presentazione del libro “Senza Paura” di Fiorella Grillo

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Il pomeriggio non prometteva nulla di buono… la pioggia incombeva su Molfetta e si preannunciava con il tipico cielo grigio scuro dei temporali estivi!

E infatti tanto tuonò che alla fine piovve… e diluvio fu su Trullo Beach,  location scelta per la prima presentazione del volume “Senza Paura”, autrice Fiorella Grillo, casa editrice Accademia Edizioni ed Eventi di Roma.

Venticinque minuti di pioggia intensa a compensazione dell’acqua che non cadeva da circa quattro mesi lasciando in piena crisi idrica i campi con gravissimi danni alla mandorlicoltura, all’olivicoltura, alla viticoltura e agli stessi prodotti da orto.

Ecco affacciarsi il dubbio sullo svolgimento o meno della prima uscita pubblica di “Senza Paura”.

Attimi, solo attimi… poi un raggio di sole, poi ancora un altro e poi tanti!

Il cielo si riprende il suo azzurro, il terreno assorbe l’enorme quantità di acqua caduta, il sorriso torna sulle labbra di Fiorella

La presentazione si fa!

Ancora una volta l’espressione di saggezza popolare, tramandata nel corso degli anni, “sposa bagnata, sposa fortunata”, fa sentire le sue ragioni… ed eccoci tutti a precipitarci presso Trullo Beach per mettere a punto gli ultimi dettagli della serata che si preannuncia densa non più di nuvole, ma di emozioni e sorprese.

Siamo pronti!

Il pubblico numeroso, Fiorella Grillo interrompe di salutare i convenuti e di autografare le copie vendute di “Senza Paura”.

Ci raggiunge Francesco Grillo, l’autore della copertina, che mette a fuoco la diretta dell’evento per la pagina  Facebook di Accademia Edizioni ed Eventi, e il chitarrista Gaetano Depalma con  Cavatina, brano musicale composto da Stanley Myers, reso celebre dalla colonna sonora del film Il cacciatore del 1978, dà il via alla serata.

Gaetano Depalma, attualmente fa parte del gruppo “Terra di Voci”, con cui suona musiche della tradizione sudamericana, ed è membro dell’Accademia Mandolinistica Pugliese diretta dal Maestro Leonardo Lospalluti.

Le note di Cavatina si attenuano, piano piano vanno in dissolvenza ed ecco l’affettuoso e sentito saluto della proprietaria di Trullo Beach, Maridda Poli, che, tra l’altro, sottolinea, particolarmente soddisfatta, che la presentazione di “Senza Paura” è il primo esperimento del genere presso la sua stazione marina e si augura di ospitare altri eventi del genere.

Subito dopo prende la parola il moderatore della serata ed editing del volume, il sottoscritto, che ringrazia i presenti per l’entusiasmo con cui hanno accolto l’invito dell’autrice, Maridda Poli per aver messo a disposizione la location e Gaetano Depalma per l’ottima performance introduttiva.

Inoltre mette l’accento su cos’è Accademia, sottolineando che è un’Associazione che promuove l’adesione e la partecipazione di quanti hanno passione e un talento da mettere in evidenza e fanno della propria creatività e vivacità  culturale un impegno, un messaggio da condividere, da lanciare per un futuro sempre più sostenibile e ricco di proposte idonee a trasmettere le emozioni dell’arte in senso lato.

Accademia svolge anche direttamente il ruolo di “Casa Editrice” pubblicando in ebook e carta stampata opere editoriali di propria ideazione o per conto terzi libri ed altre opere degli autori che fanno parte della propria scuderia.

Ed ecco il passaggio sull’origine di “Senza Paura” , il percorso seguito per dare la forma di libro allo scritto word di Fiorella Grillo, la scelta delle ancelle da mettere al suo fianco, come autrici della prefazione e della postfazione, la prima, Cristina Adragna di Alcamo, psicologa e poetessa, la seconda, Giorgia Butera di Palermo, sociologa e scrittrice.

Psicologia e sociologia sono supporti essenziali per i disabili e le loro famiglie che non solo vivono i limiti provocati dai danni funzionali in cui si trovano, ma anche i limiti che la società, molte volte distratta e superficiale, costruisce con l’indifferenza.

Vivere con un disabile, grave o gravissimo, o vivere da disabile può essere un tunnel senza uscita. Ed è proprio lungo questo tunnel che è possibile accendere alcune luci, è possibile trovare appoggi o sostegni socio-psicologici, stringere mani d’aiuto, ascoltare musiche che nascono sulle ali delle note dell’amore, dove non c’è posto per la pietà né per i rancori, ma solo il tempo di vivere la vita.

E qui interviene Fiorella Grillo, particolarmente emozionata, aggiungendo che «con e per le persone con disabilità, soprattutto quando sono bimbi, è impossibile non lasciarsi  entusiasmare e non entrare, sia pure in punta di piedi, con determinazione e concretezza nelle proprie famiglie.

Quando un riabilitatore entra in contatto con loro ha davanti a sè persone stanche di ospedali, di centri specializzati, di medici e professori, di genetisti e neurologi, e bisognose di aiuto, di sostegno nel quotidiano della vita e nella realtà delle loro abitazioni.

Aprendo le porte di casa è come se ci aprissero il loro cuore ed il nostro compito è di prenderci cura non solo del disabile, ma di tutto ciò che gli ruota intorno.

È una presa in carico globale, interdisciplinare, in cui ognuno deve dare il proprio contributo, ma con un obiettivo comune: la persona con problemi e la sua famiglia al centro.

Per spiegare le ragioni che mi hanno indotto a scrivere questo libro affido il testo alla voce di Mariangela.»

Entra in campo la voce di Mariangela, ragazza non vedente, che legge in Braille il brano “i pilastri del futuro” che racchiude i motivi  e le ragioni della nascita di “Senza Paura”.

Ed eccoci alla dott.ssa Maria Pia Cozzari, laureata in Sociologia e Criminologia Clinica e fondatrice della Cooperativa Anthropos, impresa sociale che dal 1988 gestisce a Giovinazzo e Bitonto una rete di strutture riabilitative residenziali e semi residenziali che intervengono su persone affette da malattia mentale e disturbi a carattere psico-sociale.

E sempre a Giovinazzo gestisce un Centro semiresidenziale, denominato “Gocce di Memoria”, per persone affette da demenza e Alzheimer attraverso aiuti sociologici, psico-educativi e di empowerment, come la Comunità amica delle persone con demenza attiva su progetti di inclusione e lotta allo stigma insieme all’Amministrazione Comunale di Giovinazzo.

La conversazione della Cozzari analizza il testo, il linguaggio, lo stile narrativo utilizzato nel racconto delle storie di “Senza Paura” con la lente di ingrandimento della Medicina Narrativa, strumento di lavoro delle Health Humanities, scienze che attingono dalla letteratura, dall’arte figurativa, dal cinema per far raccontare alle persone ammalate il proprio punto di vista e agli operatori sanitari le proprie emozioni, con la consapevolezza che questi due aspetti, quando si incontrano, facilitano il processo di cura, in quanto sviluppano empatia e passione.

«Assolutamente vero!» – afferma Fiorella Grillo – «Infatti senza l’incontro e l’abbraccio di questi due aspetti non potrebbe esistere alcuna cura, senza alcuna reciprocità e scambio di emozioni e sensazioni, attraverso le mani per esempio, tutto risulterebbe vano e inutile. Quelle mani che, anche senza avere occhi per vedere, orecchie per udire, bocca per parlare, consentono a Gabriella di avvertire e assaporare i brividi e le gioie dell’amore perché con le sue mani parlava, si faceva sentire, vedere, conoscere e riconoscere.»

Ed ecco irrompere la lettura del sesto puzzle del libro, Gabriella, con la dolce,  elegante, appassionata, ma ferma voce di Mariangela Di Capua cui fa seguito la sua esibizione nel cantare, accompagnata dalla chitarra di Gaetano Depalma, “la cura” di Battiato in perfetta simbiosi con il tema delle storie di “Senza Paura”.

Mariangela Di Capua muove i suoi primi passi nel teatro e nell’arte dal 1997 entrando a far parte del Gruppo Teatro Moduloesse, diretto dal Prof. Francesco Martini, con il quale ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in ambito nazionale nella categoria di “migliore attrice protagonista”.

Nel 2013  dà vita all’ensemble “Terra di Voci” con cui attualmente si esibisce in un repertorio che riscopre alcuni tra i più importanti classici della tradizione sudamericana, da Astor Piazzolla ai Buena Vista Social Club, ottenendo un sempre più ampio riscontro del pubblico.

Attualmente si occupa anche di laboratori teatrali e d’animazione per bambini, presentazione di libri ed eventi culturali presso associazioni ed enti vari.

E sulle ultime note de “la cura” un ulteriore mio intervento evidenzia come “Senza Paura”, dopo aver ottenuto l’imprimatur del Direttore del Centro Socio Sanitario Residenziale della Onlus Lega del Filo d’Oro di Molfetta, Sergio Giannulo, che invita con la lettura del volume a contaminarsi ed uscirne con abiti diversi e arricchiti di “altro”, ha conseguito nella sua costruzione una empatia geografica e spirituale con altre regioni italiane, come il Lazio, attraverso il patrocinio morale dell’Accademia del Notariato di Roma e la casa editrice Accademia Edizioni ed Eventi, e la Sicilia, come a voler dare vita a una sorta di Regno di Sicilia e Puglia.

E il tutto è avvenuto in un intreccio di sentimenti, sensazioni e mani, che si sono a vicenda aiutate a vicenda e si sono lasciate cullare in uno spazio di empatia come si apprende dalla lettura di “Federico – Parla l’acqua” sempre con la voce di Mariangela Di Capua e il sottofondo musicale della chitarra.

Non a caso a pagina 147 del libro il polimaterico su legno dell’artista Gaetano Grillo con due mani che si prendono a simbolo d’amore e di protezione.

Interviene ancora Maria Pia Cozzari e sottolinea come una delle chiavi di lettura di “Senza Paura” è la metafora, come la bellissima metafora delle manine di Federico somiglianti a tanti pesciolini che si tuffano ed emergono, simbolo di quell’oltre che è in ognuno di noi e che, dopo essersi tuffato nella nostra intimità, esplode con tutta la sua forza e coinvolge all’unisono chi ti sta vicino.

«E in questo – aggiungo io –  c’è la forza di “Senza Paura” che non solo è intimità, ma è sentimento, amore, cuore, poesia, vita e soprattutto messaggio per il futuro, per le generazioni che verranno, per la nipotina di Fiorella, Iris, a cui il libro è dedicato

E Vito dice: «Grazie a te, Fiorella, per ciò che fai e, soprattutto, per la divulgazione di questi temi così importanti. La nostra comunità ne ha bisogno. Ci sarebbe piaciuto rimanere fino alla conclusione ma fa un po’ freschetto e non vogliamo rischiare con la bambina poiché siamo in partenza per il Gemelli. Complimenti per tutto, a presto.»

Ivana incalza: «I fulmini alle tue spalle e il tuo sguardo fiero davanti, come se dietro non ci fossero nubi, ma un cielo splendente… questo mi porterò nel cuore per sempre di ieri sera! SENZA PAURA, un mood ormai…»

Roberto: «Scusami per il disturbo… doverosa la mia stima, stanchissimo ma deciso a partecipare alla diretta della presentazione.

Magnifica ed emozionante ti sei ritrovata…

Ti auguro di saper chiudere nel palmo delle tue mani le paure e renderle libere perché possano in ogni momento diventare padrone del mondo e della propria vita.

Ti auguro di emozionare il tuo cuore di gioia ogni volta che i desideri, anche quelli più stupidi o meno importanti, si realizzano.

Ti auguro di amare sempre l’amore nel bene e nel male perché possa ogni tuo gesto regalare un semplice sorriso a chi avrà il piacere di incontrare il tuo sguardo, oltre ogni muro che divide.

Sei riuscita a portarmi nelle tue storie, credevo di viverle con te, di essere dentro senza esclusione, emotivamente coinvolto, in alcuni momenti di averle vissute.  Grazie per tutto questo che chissà per quanto tempo ancora vivrà dentro me!

Hai la facoltà di scrivere facendo vivere le emozioni e di questo i lettori di “Senza Paura” te ne saranno grati per aver reso i loro cuori liberi da ogni pregiudizio.»

Fiore – Nella emozionante presentazione del tuo libro il fioraio Garden Stella ha contribuito con una composizione di fiori molto bella che hai donato a Maridda Poli e Monica Poli. Perché la barca?, chiedo a Fiorella.

Grillo – La famiglia che vive la disabilità è come una barca nella tempesta… perde l’equilibrio, perde le certezze e gli orientamenti. Ciò che ha costruito rischia di piegarsi da un lato e di perdersi. Perciò serve l’ aiuto.

L’aiuto discreto di chi non piange con te, ti aiuta a guardare oltre il cielo della tempesta e ti fa intravedere l arcobaleno.

Per questo c’è una rete… una rete fitta fitta, fatta di professionisti competenti, di multidisciplinarietà che ascoltano il rumore delle onde sotto lo scafo e ti fanno alzare lo sguardo SENZA PAURA.

E questo è il messaggio del mio libro.

E sulle ali dei ringraziamenti a tutti gli intervenuti da parte di Fiorella Grillo e delle note di “Beautiful that way “ di Nicola Piovani cantata da Mariangela Di Capua si chiude la serata.

Il mio pensiero in tre parole sull’evento?

Una fantastica presentazione.

E non sto esagerando!

Vincenzo Fiore

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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