Claude Monet (parte settima)

180620

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Claude Monet (parte settima)

“Colazione sull’erba”

Olio su tela 2,48 m x 2,17 m

Musée d’Orsay, Parigi.

“Colazione sull’erba” fu dipinto da Claude Monet fra il 1865 e il 1866.

La tela in origine, era molto grande e avrebbe dovuto essere esposta al Salon di Parigi del 1866.

Ma Monet non riuscì mai a completarla.

Il quadro era stato pensato e realizzato come risposta a “Colazione sull’erba” di Edouard Manet, che tanto scalpore aveva suscitato al Salon del 1863.

“Colazione sull’erba” è un tema che è stato ripreso spesso dai pittori, soprattutto dagli impressionisti.

Tra gli artisti più noti che hanno replicato quest’opera, oltre a Claude Monet, vi furono Édouard Manet, Paul Cézanne e, anni dopo, perfino da Picasso.

“COLAZIONE SULL’ERBA”

Monet rappresenta un’ordinaria scena borghese tratta dalla vita quotidiana in una calda giornata primaverile.

In un vasto prato, dopo la colazione all’aperto, un gruppo di signore e di gentiluomini discorrono piacevolmente.

La scena del quadro si svolge nella foresta di Fontainebleau, dove Monet era solito recarsi a dipingere insieme agli amici Courbet, Manet, Renoir, Bazille e Sisley.

Gli abiti delle donne, abbagliante quello della figura femminile sulla destra, come il verde degli alberi e la luce diffusa, ne fanno un capolavoro

Da notare, oltre al bianco candido della tovaglia, sulla quale sono adagiati bottiglie, piatti, bicchieri, vivande, è la naturalezza e la serenità dell’ ambiente.

La particolarità dell’opera è il gioco di luce. Com’era da tradizione all’epoca infatti i quadri venivano realizzati all’aperto utilizzando la luce naturale e non quella artificiale degli atelier.

Per i personaggi femminili la modella fu Camille, che poi divenne sposa di Monet e morì dopo una lunga malattia.

L’uomo con barba, di età matura, seduto di fronte alla tovaglia, sembra essere Courbet.

L’altra figura, in piedi che sta conversando, è certamente Bazille.

CONCLUDENDO:

La colazione sull’erba con i suoi colori chiari, il raggruppamento casuale e la semplificazione del tratto, come dicevo, è un tributo a Manet.

Con questa opera Monet, realizzata a soli venticinque anni, segna senza dubbio una prima tappa fondamentale per la lunga carriera che ancora lo attende .

Bruno Vergani

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